Autovalutazione delle competenze infermieristiche in ambito chirurgico: studio descrittivo osservazionale in un’Azienda Ospedaliera

INTRODUCTION: Nursing competencies are essential to ensure high-quality and safe patient care, particularly in the surgical setting, where organisational and clinical complexity is significant. Benner’s theoretical model classifies competence into five levels, describing the progression from novice to expert according to the years of experience gained. AIM: The aim of this study was to investigate the level of self-perceived competencies among nurses working in the surgical inpatient units of the Azienda Ospedale–Università di Padova. A secondary objective was to explore possible correlations with the sociodemographic and professional variables considered. MATERIALS AND METHODS: This research adopted a descriptive cross-sectional observational design. The instrument used was the Nurse Competence Scale (NCS), which consists of seven competence categories and a total of 73 items, measured using a Visual Analogue Scale (0–10). The questionnaire was completed anonymously by nurses via Google Forms. The data collected were analysed using descriptive and correlational statistics. RESULTS: Overall, the self-perceived competence level was good; no NCS categories showed significantly higher or lower scores at the statistical level. Consistent with Benner’s model, a statistically significant correlation (p < 0.001) emerged between work experience and self-perceived competence. No statistically significant differences were found between the surgical units included in the study. Participation rates were higher among nurses holding a Bachelor’s Degree in Nursing. DISCUSSION: The results indicate that experience plays an important role in the development of competencies. However, the literature highlights the need to consider additional facilitating factors, such as organisational training opportunities, interprofessional collaboration, and the wider organisational context. Competency mapping, self-assessment and annual staff appraisal processes are essential both for the individual professional—supporting personal and professional growth—and for the healthcare organisation, as they guide the planning of training activities, enhance quality and safety of care, support staff allocation across hospital settings, and improve organisational functioning. However, certain variables were not investigated in this study, including workload, the care delivery model, contract type, and organisational climate. CONCLUSION: The assessment of self-perceived competencies proves to be an effective practice for promoting reflection, awareness, and professional development among healthcare staff. This process can support organisational advancement by strengthening the culture of evaluation and self-evaluation, enhancing training, and reinforcing interprofessional collaboration.

INTRODUZIONE: Le competenze infermieristiche rappresentano un elemento essenziale per poter garantire una maggiore qualità e sicurezza dell’assistenza, in particolar modo nell’ambito chirurgico, dove vi è un’elevata complessità organizzativa e clinica. La teorica Benner ha classificato i livelli di competenza in cinque classi, descrivendo il passaggio da novizio ad esperto, in base agli anni di esperienza acquisita. OBIETTIVO: Lo scopo dello studio è quello di indagare il livello di competenze autopercepito degli infermieri che lavorano nelle Unità Operative di degenza chirurgiche dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Secondariamente, si vogliono esplorare eventuali correlazioni con le variabili sociodemografiche e professionali indagate. MATERIALI E METODI: Lo studio è di natura osservazionale descrittivo trasversale. Lo strumento utilizzato è la Nurse Competence Scale (NCS), la quale è suddivisa in sette categorie, per un totale di 73 item, misurati tramite la Visual Analogue Scale con punteggi da 0 a 10. Il questionario è stato compilato tramite Google Form in forma anonima da parte degli infermieri. I dati ottenuti sono stati analizzati mediante statistica descrittiva e di correlazione. RISULTATI: Complessivamente, il livello di competenza autopercepita è buono; non sono state evidenziate delle categorie della NCS ritenute migliori o peggiori a livello statistico. Coerentemente con il modello di Benner, è emersa una correlazione statisticamente significativa (p-value< 0,001) tra esperienza lavorativa e la competenza autopercepita. Tra le Unità Operative indagate non vi sono differenze a livello statistico. Il tasso di partecipazione risulta maggiore per gli infermieri con il titolo di Laurea in Infermieristica. DISCUSSIONE: I risultati mostrano che l’esperienza sia un elemento che favorisce lo sviluppo di competenze; in letteratura si sottolinea come bisogna, però, considerare altri fattori facilitanti come: la formazione offerta dall’Azienda Sanitaria, la collaborazione tra professionisti sanitari e il contesto organizzativo. La mappatura delle competenze e l’autovalutazione e la valutazione annuale dei dipendenti risultano essere indispensabili per il professionista in sé e per la propria crescita personale, oltre che per l’Azienda al fine di creare eventi formativi coerenti con il livello di competenze autopercepite e con le eventuali criticità riscontrate tramite la rilevazione, di migliorare la qualità e la sicurezza dell’assistenza, di supportare l’inserimento del personale nei diversi contesti ospedalieri e di migliorare l’organizzazione aziendale. Nello studio, però, non sono state indagate alcune variabili, come, ad esempio, il carico di lavoro, il modello assistenziale adottato, la tipologia contrattuale e il contesto organizzativo. CONCLUSIONE: La rilevazione delle competenze autopercepite si conferma una pratica efficace per promuovere la riflessione, la consapevolezza e lo sviluppo del professionista sanitario. Ciò si traduce in un reale avanzamento organizzativo, sviluppando la cultura della valutazione/autovalutazione, implementando la formazione e rafforzando la collaborazione interprofessionale.