Cantieri forestali per il recupero del legname danneggiato da tempesta e il rilascio di biomassa forestale: alcuni casi studio nelle Foreste Demaniali trentine

The Vaia storm of 2018 caused the blowdown of about 20 thousand hectares of forests in Trentino. This has upset the ordinary management of the forest with the sudden release of huge quantities of wood, thus favoring the salvage logging. These operations usually leave behind a considerable mass of residues or deadwood, fundamental for the ecosystem to maintain soil fertility and facilitate the establishment of regeneration and the reconstitution of new forest. This study aims to estimate the amount of deadwood released after the operations characterized by two different logging systems: Short-Wood (SWS) and Full-Tree System (FTS). Moreover, also the carbon and nutrient content of the deadwood was investigated and their interaction with the soil organic layer. Deadwood in the areas logged was sampled using linear transects. The collected data were divided into diameter class and the quantity of residues was estimated using the Brown method for fine wood debris (FWD) and the Van Wagner method for coarse wood debris (CWD). A higher amount of FWD was observed in the yards cleared with the FTS system and a higher quantity of CWD in the yards logged with the SWS system. The chemical analysis of the carbon and nutrient components of the soil and deadwood samples revealed an higher amount of carbon stored in 10 centimeters of soil (up to 85 Mg C/ha), compared to deadwood (up to 29 Mg C/ha).

La tempesta Vaia del 2018 ha causato l’abbattimento da vento di circa 20 mila ettari di boschi in Trentino. Questo ha stravolto la gestione ordinaria dei boschi a causa delle grandi quantità di materiale a terra, favorendo quindi l’utilizzo di moderni macchinari per il recupero del legname (salvage logging). Queste operazioni solitamente lasciano in bosco grandi quantità di legno morto, fondamentale per l’ecosistema per il mantenimento della fertilità del suolo e la facilitazione per l’insediamento della rinnovazione e quindi per la ricostituzione dei nuovi boschi. Questo studio ha l’obiettivo di stimare la quantità di biomassa rilasciata in bosco in cantieri utilizzati con due diverse metodologie di esbosco: Short Wood System e Full Tree System. Anche il contenuto di carbonio e di nutrienti del legno morto e del suolo sono stati studiati. I rilievi si sono basati su transetti eseguiti in aree esboscate con i due metodi. I dati raccolti sono stati suddivisi per classi diametriche e le quantità sono state stimate con il metodo di Brown per la il fine wood debris (FWD) e con il metodo di Van Wagner per la stima del coarse wood debris (CWD). È stata osservata una quantità di FWD maggiore nei cantieri esboscati con sistema FTS e una quantità di CWD maggiore nei cantieri utilizzati con sistema SWS. Le analisi chimiche del carbonio e dei nutrienti del suolo e del legno morto hanno rilevato un contenuto maggiore di carbonio in 10 centimetri di suolo (fino ad 85 Mg C/ha) rispetto al legno morto (fino a 29 Mg C/ha).