L’acido usnico è il metabolita dei licheni più abbondante e più studiato, molto ben conosciuto come antibiotico, ma gli si annoverano molte altre rilevanti attività: antimicotiche, antivirali, antiparassitarie, antitumorali, gastroprotettive, antinfiammatorie, antiossidanti. Nonostante queste notevoli proprietà farmacologiche, l’acido usnico presenta delle problematiche legate soprattutto alla scarsa solubilità in acqua e alla intrinseca tossicità, in particolare epatotossicità, la quale è stata al centro di numerosi studi. I meccanismi proposti per il danno epatico correlato all'acido usnico includono disaccoppiamento e inibizione della fosforilazione ossidativa, aumento dello stress ossidativo, perossidazione lipidica ed esaurimento del glutatione (GSH). L'interruzione della funzione respiratoria mitocondriale e lo stress ossidativo compromettono la vitalità cellulare rappresentando il meccanismo generale che sottende alla tossicità d’organo. Per ridurre al minimo questi effetti collaterali si sono ricercate alternative innovative ed è risultato molto funzionale l’incapsulamento dell’acido usnico in sistemi a rilascio controllato, i quali sono in grado di aumentare l’efficacia terapeutica riducendo al minimo gli effetti tossici, rappresentando quindi un interessante strumento per la nanotecnologia farmaceutica. Scopo di questa tesi è svolgere una revisione della letteratura riguardo l’acido usnico approfondendone le proprietà chimiche e biologiche, la tossicità, il meccanismo d’azione e le applicazioni nanotecnologiche.

Acido usnico: chimica, attività e applicazioni

BANZATO, ELISA
2021/2022

Abstract

L’acido usnico è il metabolita dei licheni più abbondante e più studiato, molto ben conosciuto come antibiotico, ma gli si annoverano molte altre rilevanti attività: antimicotiche, antivirali, antiparassitarie, antitumorali, gastroprotettive, antinfiammatorie, antiossidanti. Nonostante queste notevoli proprietà farmacologiche, l’acido usnico presenta delle problematiche legate soprattutto alla scarsa solubilità in acqua e alla intrinseca tossicità, in particolare epatotossicità, la quale è stata al centro di numerosi studi. I meccanismi proposti per il danno epatico correlato all'acido usnico includono disaccoppiamento e inibizione della fosforilazione ossidativa, aumento dello stress ossidativo, perossidazione lipidica ed esaurimento del glutatione (GSH). L'interruzione della funzione respiratoria mitocondriale e lo stress ossidativo compromettono la vitalità cellulare rappresentando il meccanismo generale che sottende alla tossicità d’organo. Per ridurre al minimo questi effetti collaterali si sono ricercate alternative innovative ed è risultato molto funzionale l’incapsulamento dell’acido usnico in sistemi a rilascio controllato, i quali sono in grado di aumentare l’efficacia terapeutica riducendo al minimo gli effetti tossici, rappresentando quindi un interessante strumento per la nanotecnologia farmaceutica. Scopo di questa tesi è svolgere una revisione della letteratura riguardo l’acido usnico approfondendone le proprietà chimiche e biologiche, la tossicità, il meccanismo d’azione e le applicazioni nanotecnologiche.
2021
Usnic acid: chemistry, activity and applications
Acido Usnico
Licheni
Nanotecnologie
Attività
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10070