Sono ormai più di due anni che la pandemia di COVID-19 è entrata nelle nostre vite, cambiando le nostre abitudini e stili di vita. L’impatto che il virus ha avuto, e continua ad avere, sulla nostra salute, sulla nostra economia e sulla nostra società è drammatico. Il COVID-19 ha influito molto sia sulla salute fisica sia su quella mentale dei cittadini di tutte le età, complici anche le numerose restrizioni e lock-down. Sin dall’inizio della pandemia tutti gli Stati si sono mossi e coordinati allo scopo di ottenere terapie per contrastare o prevenire l’infezione virale. Tuttavia, non esiste ancora un buon trattamento farmacologico efficace per il COVID-19. Per questa ragione potrebbe essere utile identificare terapie di supporto in grado di stabilizzare il sistema immunitario e aiutare ad affrontare l'infezione. A diversi integratori alimentari e cosiddetti “nutraceutici” sono attribuite capacità di rinforzo del sistema immunitario, antiossidanti e azioni riferibili a proprietà antinfiammatorie che potrebbero essere di aiuto nei regimi di terapia o prevenzione contro il SARS-CoV-2. Tra questi ritroviamo lo zinco, la vitamina D, la vitamina C, i probiotici, il selenio e la lattoferrina. Quest’ultima è una glicoproteina con numerose proprietà, derivanti da diversi studi che ne hanno considerato azioni antimicrobiche e immunologiche. I numerosi dati già presenti in letteratura hanno fornito la base di partenza per sperimentazioni sul possibile utilizzo della lattoferrina nella terapia contro il COVID-19. In questa tesi vengono esaminati gli studi effettuati in questi due anni di pandemia. I risultati ottenuti sono piuttosto concordi nell’affermare che la lattoferrina potrebbe rivestire un ruolo importante nel contrastare l’infezione da SARS-CoV-2. Ulteriori studi su popolazioni più ampie sono però necessari per confermare l’efficacia del trattamento con questa sostanza.
Lattoferrina e sars-cov-2 : quali meccanismi e studi supportano una sua potenziale utilità?,
CORRÒ, MATTEO
2021/2022
Abstract
Sono ormai più di due anni che la pandemia di COVID-19 è entrata nelle nostre vite, cambiando le nostre abitudini e stili di vita. L’impatto che il virus ha avuto, e continua ad avere, sulla nostra salute, sulla nostra economia e sulla nostra società è drammatico. Il COVID-19 ha influito molto sia sulla salute fisica sia su quella mentale dei cittadini di tutte le età, complici anche le numerose restrizioni e lock-down. Sin dall’inizio della pandemia tutti gli Stati si sono mossi e coordinati allo scopo di ottenere terapie per contrastare o prevenire l’infezione virale. Tuttavia, non esiste ancora un buon trattamento farmacologico efficace per il COVID-19. Per questa ragione potrebbe essere utile identificare terapie di supporto in grado di stabilizzare il sistema immunitario e aiutare ad affrontare l'infezione. A diversi integratori alimentari e cosiddetti “nutraceutici” sono attribuite capacità di rinforzo del sistema immunitario, antiossidanti e azioni riferibili a proprietà antinfiammatorie che potrebbero essere di aiuto nei regimi di terapia o prevenzione contro il SARS-CoV-2. Tra questi ritroviamo lo zinco, la vitamina D, la vitamina C, i probiotici, il selenio e la lattoferrina. Quest’ultima è una glicoproteina con numerose proprietà, derivanti da diversi studi che ne hanno considerato azioni antimicrobiche e immunologiche. I numerosi dati già presenti in letteratura hanno fornito la base di partenza per sperimentazioni sul possibile utilizzo della lattoferrina nella terapia contro il COVID-19. In questa tesi vengono esaminati gli studi effettuati in questi due anni di pandemia. I risultati ottenuti sono piuttosto concordi nell’affermare che la lattoferrina potrebbe rivestire un ruolo importante nel contrastare l’infezione da SARS-CoV-2. Ulteriori studi su popolazioni più ampie sono però necessari per confermare l’efficacia del trattamento con questa sostanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10073