La tesi analizza la figura di Alfred H. Barr Jr., primo direttore del Museum of Modern Art di New York, e il suo ruolo determinante nella definizione di un nuovo approccio all’arte moderna. Il primo capitolo ricostruisce la formazione di Barr, dalle origini a Princeton e Harvard fino alle esperienze dei viaggi in Europa negli anni Venti. Decisivi furono l’insegnamento di Charles Rufus Morey, l’influenza di Paul Sachs e il metodo formalista appreso ad Harvard, che Barr seppe integrare con l’approccio storico-iconografico di Princeton. I viaggi in Europa, in Germania dove conobbe il Bauhaus, e in Russia, ampliarono la sua conoscenza. Mentre l’attività didattica al Wellesley College lo portò a strutturare il primo corso di arte moderna negli Stati Uniti e a organizzare la sua prima mostra, anticipando la metodologia che caratterizzerà il MoMA.Il secondo capitolo ripercorre la nascita e i primi sviluppi del Museo, fondato nel 1929. Attraverso esposizioni innovative come ad esempio Cubism and Abstract Art e Fantastic Art, Dada, Surrealism, Barr applicò il suo metodo di analisi, costruendo un linguaggio visivo e pedagogico che rese comprensibile il modernismo al pubblico americano. La sua opera plasmò la collezione permanente e rese il MoMA come istituzione di riferimento internazionale. Il terzo capitolo è dedicato alla mostra su Van Gogh del 1935, fu una retrospettiva dedicata interamente all’artista. Barr nel catalogo racconta della sua visione sulle opere di Van Gogh.
Alfred H. Barr Jr. e la prima mostra retrospettiva su Vincent Van Gogh al MoMA (1935)
BRUZZONE, FRANCESCO
2024/2025
Abstract
La tesi analizza la figura di Alfred H. Barr Jr., primo direttore del Museum of Modern Art di New York, e il suo ruolo determinante nella definizione di un nuovo approccio all’arte moderna. Il primo capitolo ricostruisce la formazione di Barr, dalle origini a Princeton e Harvard fino alle esperienze dei viaggi in Europa negli anni Venti. Decisivi furono l’insegnamento di Charles Rufus Morey, l’influenza di Paul Sachs e il metodo formalista appreso ad Harvard, che Barr seppe integrare con l’approccio storico-iconografico di Princeton. I viaggi in Europa, in Germania dove conobbe il Bauhaus, e in Russia, ampliarono la sua conoscenza. Mentre l’attività didattica al Wellesley College lo portò a strutturare il primo corso di arte moderna negli Stati Uniti e a organizzare la sua prima mostra, anticipando la metodologia che caratterizzerà il MoMA.Il secondo capitolo ripercorre la nascita e i primi sviluppi del Museo, fondato nel 1929. Attraverso esposizioni innovative come ad esempio Cubism and Abstract Art e Fantastic Art, Dada, Surrealism, Barr applicò il suo metodo di analisi, costruendo un linguaggio visivo e pedagogico che rese comprensibile il modernismo al pubblico americano. La sua opera plasmò la collezione permanente e rese il MoMA come istituzione di riferimento internazionale. Il terzo capitolo è dedicato alla mostra su Van Gogh del 1935, fu una retrospettiva dedicata interamente all’artista. Barr nel catalogo racconta della sua visione sulle opere di Van Gogh.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/100969