Amoxicillina, Trimetoprim e Ciprofloxacina sono tra gli antibiotici più venduti al mondo e tra i più rilevanti negli ecosistemi acquatici, con una concentrazione media di circa 100 ng/L. Conseguentemente al sempre maggiore uso di antibiotici, si prevede che anche la loro concentrazione nei sistemi costieri aumenterà negli anni a venire. Nello stesso lasso di tempo, si prevede che l'aumento della CO2 derivata da azioni antropiche e assorbita dall'oceano abbasserà continuamente il pH fino a -0.4 unità alla fine del presente secolo, raggiungendo un valore medio di 7.7. In questo lavoro, gli embrioni del riccio di mare Paracentrotus lividus sono stati allevati in presenza dei tre contaminanti sopra menzionati (singolarmente e in miscela) ad una concentrazione rilevante dal punto di vista ambientale (100 ng/L) in acqua di mare artificiale a pH naturale (8.1). Inoltre, lo sviluppo e la crescita degli embrioni è stata analizzata in uno scenario di stress multiplo utilizzando gli stessi contaminanti ma in acqua di mare a pH 7.7. Gli embrioni sono stati ottenuti unendo i gameti di 3 femmine e 3 maschi. L'esperimento è stato replicato 4 volte. Lo sviluppo embrionale è stato seguito per 48 ore dopo la fecondazione valutando gli effetti delle condizioni sperimentali su tasso di sviluppo, percentuale di anomalie larvali, crescita larvale e consumo di ossigeno. Né i contaminanti né il pH hanno causato un ritardo nello sviluppo o nella modifica del tasso di consumo di ossigeno. D'altra parte, le anomalie morfologiche e la lunghezza delle spicole scheletriche sono state significativamente influenzate dal pH 7.7, ma non dai contaminanti. Questi risultati suggeriscono che le larve di P. lividus sono in grado di far fronte alla presenza di antibiotici e alla riduzione del pH. Ulteriori analisi devono essere effettuate per comprendere appieno se l'esposizione combinata agli antibiotici e il pH ridotto compromettono il mantenimento delle popolazioni di ricci di mare in futuro.
Effetti combinati di tre antibiotici e acidificazione dell’acqua di mare sui primi stadi di sviluppo di Paracentrotus lividus (Echinodermata: Echinoidea)
GRANZIERO, FRANCESCA
2021/2022
Abstract
Amoxicillina, Trimetoprim e Ciprofloxacina sono tra gli antibiotici più venduti al mondo e tra i più rilevanti negli ecosistemi acquatici, con una concentrazione media di circa 100 ng/L. Conseguentemente al sempre maggiore uso di antibiotici, si prevede che anche la loro concentrazione nei sistemi costieri aumenterà negli anni a venire. Nello stesso lasso di tempo, si prevede che l'aumento della CO2 derivata da azioni antropiche e assorbita dall'oceano abbasserà continuamente il pH fino a -0.4 unità alla fine del presente secolo, raggiungendo un valore medio di 7.7. In questo lavoro, gli embrioni del riccio di mare Paracentrotus lividus sono stati allevati in presenza dei tre contaminanti sopra menzionati (singolarmente e in miscela) ad una concentrazione rilevante dal punto di vista ambientale (100 ng/L) in acqua di mare artificiale a pH naturale (8.1). Inoltre, lo sviluppo e la crescita degli embrioni è stata analizzata in uno scenario di stress multiplo utilizzando gli stessi contaminanti ma in acqua di mare a pH 7.7. Gli embrioni sono stati ottenuti unendo i gameti di 3 femmine e 3 maschi. L'esperimento è stato replicato 4 volte. Lo sviluppo embrionale è stato seguito per 48 ore dopo la fecondazione valutando gli effetti delle condizioni sperimentali su tasso di sviluppo, percentuale di anomalie larvali, crescita larvale e consumo di ossigeno. Né i contaminanti né il pH hanno causato un ritardo nello sviluppo o nella modifica del tasso di consumo di ossigeno. D'altra parte, le anomalie morfologiche e la lunghezza delle spicole scheletriche sono state significativamente influenzate dal pH 7.7, ma non dai contaminanti. Questi risultati suggeriscono che le larve di P. lividus sono in grado di far fronte alla presenza di antibiotici e alla riduzione del pH. Ulteriori analisi devono essere effettuate per comprendere appieno se l'esposizione combinata agli antibiotici e il pH ridotto compromettono il mantenimento delle popolazioni di ricci di mare in futuro.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10146