The following bachelor thesis deals with the increasingly popular technique of the Cover Crop, and in the specific the application of such technique in the setting of the vineyard’s row spacing with appropriate techniques of conservation tillage. After shortly presenting Conservation Agriculture, as well as Cover Crops and their several benefits, the paper will present the vineyard where the research has been conducted. The pedological area of low plains is characterized by ridged zones - where the soil is rich in sand - and in alluvial depression zones – which are rich in clay and silt. The experiments took part in two different parcels, i.e. Busco and Tabacchi, which serve as respectively representatives of ridged and depression zones. The research aims at finding the best analysis techniques to investigate the effects of Cover Crop management on both soil and environment. In order to do so, several chemical-physical soil’s parameters and biomass samples were analyzed. Moreover, field tests such as infiltration tests have been conducted, in order to evaluate the water infiltration capacity, and test with fertimeter to evaluate soil’s microbial community and fertility. Chemical-physical analysis showed healthy, fertile soil, rich in mineral elements, especially in Tabacchi parcel thanks to the high presence of clay. Soil organic matter and C/N ratio result lower than predicted, most probably because of C and N quantification methods, and because of the limited soil portion analyzed of merely the first 15 cm. Biomass production showed satisfying results, near 2 t/ha of dry plant matter considering a field cover of 35% on the total area.. While fertimeter tests turned out being not sensible enough to detect such little field management changes, on the contrary infiltrometer tests have highlighted interesting aspects in water infiltration capacity, which resulted higher in the cover-cropped rows. Overall, this study reveals the benefits of employing the Cover Crop technique in agriculture, despite its effects being still understudied. New perspectives have opened up for further studies, such as soil organic matter determination in the depth gradient and more accurate infiltration test experiments.

Il seguente elaborato tratta il tema delle sempre più diffuse cover crop, o colture di copertura, nel caso specifico del loro impiego negli interfilari del vigneto con apposite tecniche di semina conservativa. Dopo una prima panoramica riguardante l’Agricoltura Conservativa, le cover crop e i numerosi benefici e potenzialità da esse offerti, viene presentata l’azienda Cescon, ospitante delle sperimentazioni operate. L’area pedologica è quella della bassa pianura caratterizzata da suoli con reazione (sub)alcalina e una morfologia governata da zone di dosso, con tessiture maggiormente sabbiose, e zone di depressione, con frazioni argillose consistenti. Per la sperimentazione sono state prese in considerazione due parcelle. Nella zona di Busco (dosso) sono state condotte tre tesi interfilare diversificando la tecnica di semina e di trattamento dell’inerbimento precedente. A Tabacchi invece (depressione) le tesi condotte sono state due, differenti per l’anno di inizio semina delle cover. In entrambi i casi le tesi venivano confrontate con degli interfilari inerbiti adiacenti con l’obiettivo di evidenziare qualche particolarità dovuto al cambio di gestione. L’obiettivo generale della tesi rimaneva comunque di ricerca delle migliori tecniche di analisi per quantificare gli effetti benefici apportati da pratiche di semina conservativa sul sistema suolo e ambiente, anche in attività viticole. Sono state effettuate analisi di parametri chimico-fisici del suolo in laboratorio per determinare pH, conducibilità elettrica, capacità di scambio cationico, tessitura, dotazione in C (organico e non) e N, rapporto C/N, determinazione del fosforo, determinazione delle basi scambiabili e pseudo-dotazione degli elementi minerali e dei metalli pesanti. Sono stati analizzati anche campioni di biomassa vegetale aerea utilizzando il metodo francese MERCI al fine di stimarne la produzione in t/ha oltre che la mobilitazione di N, P, K e S. Infine sono state fatte delle prove in campo quali test con infiltrometro, per valutare la capacità di infiltrazione dell’acqua, e test dei fertimetri per valutare lo stato di composizione e attività della comunità microbica al suolo, e quindi il suo stato di fertilità. Le analisi chimico-fisiche hanno riportato un quadro generale rappresentante suoli sani, fertili e ricchi in elementi nutritivi soprattutto per la parcella di Tabacchi grazie all’elevato contenuto in argilla, importante colloide. La sostanza organica e il rapporto C/N mostrano valori leggermente sotto le aspettative, dovuto probabilmente ai metodi di quantificazione di C e N oltre che a una limitatezza della porzione di suolo analizzato, ristretta ai primi 15 cm superficiali. Le produzioni di biomassa per ettaro sono state soddisfacenti, con medie di quasi 2 t/ha di sostanza aerea secca (considerando una copertura della superficie limitata all’interfilare, ossia un 35% circa). I fertimetri nel complesso si sono rivelati degli strumenti poco sensibili per rilevare differenze come il cambio di tecnica di semina o di recente cambio gestionale del terreno (dall’inerbimento alla copertura con cover crop). Con gli infiltrometri infine sono state eseguite solo due prove, una in interfilare inerbito e una in interfilare con cover crop, da considerare preliminari per successivi studi, ma che già hanno fatto emergere interessanti differenze nella capacità di infiltrazione tra le due tipologie gestionali. Nel complesso lo studio effettuato fa emergere aspetti interessanti a favore di questa tecnica i cui effetti a livello di suolo e ambiente risultano ancora scarsamente definiti. Si aprono anche le prospettive per nuovi studi di approfondimento per quanto riguarda la determinazione della sostanza organica, da analizzare nel gradiente di profondità, e i test con gli infiltrometri, utili strumenti per evidenziare i benefici delle cover crop in termini di capacità di infiltrazione.

Cover crop in vigneto: effetti della semina conservativa sul sistema suolo e ambiente

QUAGLIOTTO, FRANCESCA
2021/2022

Abstract

The following bachelor thesis deals with the increasingly popular technique of the Cover Crop, and in the specific the application of such technique in the setting of the vineyard’s row spacing with appropriate techniques of conservation tillage. After shortly presenting Conservation Agriculture, as well as Cover Crops and their several benefits, the paper will present the vineyard where the research has been conducted. The pedological area of low plains is characterized by ridged zones - where the soil is rich in sand - and in alluvial depression zones – which are rich in clay and silt. The experiments took part in two different parcels, i.e. Busco and Tabacchi, which serve as respectively representatives of ridged and depression zones. The research aims at finding the best analysis techniques to investigate the effects of Cover Crop management on both soil and environment. In order to do so, several chemical-physical soil’s parameters and biomass samples were analyzed. Moreover, field tests such as infiltration tests have been conducted, in order to evaluate the water infiltration capacity, and test with fertimeter to evaluate soil’s microbial community and fertility. Chemical-physical analysis showed healthy, fertile soil, rich in mineral elements, especially in Tabacchi parcel thanks to the high presence of clay. Soil organic matter and C/N ratio result lower than predicted, most probably because of C and N quantification methods, and because of the limited soil portion analyzed of merely the first 15 cm. Biomass production showed satisfying results, near 2 t/ha of dry plant matter considering a field cover of 35% on the total area.. While fertimeter tests turned out being not sensible enough to detect such little field management changes, on the contrary infiltrometer tests have highlighted interesting aspects in water infiltration capacity, which resulted higher in the cover-cropped rows. Overall, this study reveals the benefits of employing the Cover Crop technique in agriculture, despite its effects being still understudied. New perspectives have opened up for further studies, such as soil organic matter determination in the depth gradient and more accurate infiltration test experiments.
2021
Cover crop in the vineyard: effects of conservative sowing on the soil and environment system
Il seguente elaborato tratta il tema delle sempre più diffuse cover crop, o colture di copertura, nel caso specifico del loro impiego negli interfilari del vigneto con apposite tecniche di semina conservativa. Dopo una prima panoramica riguardante l’Agricoltura Conservativa, le cover crop e i numerosi benefici e potenzialità da esse offerti, viene presentata l’azienda Cescon, ospitante delle sperimentazioni operate. L’area pedologica è quella della bassa pianura caratterizzata da suoli con reazione (sub)alcalina e una morfologia governata da zone di dosso, con tessiture maggiormente sabbiose, e zone di depressione, con frazioni argillose consistenti. Per la sperimentazione sono state prese in considerazione due parcelle. Nella zona di Busco (dosso) sono state condotte tre tesi interfilare diversificando la tecnica di semina e di trattamento dell’inerbimento precedente. A Tabacchi invece (depressione) le tesi condotte sono state due, differenti per l’anno di inizio semina delle cover. In entrambi i casi le tesi venivano confrontate con degli interfilari inerbiti adiacenti con l’obiettivo di evidenziare qualche particolarità dovuto al cambio di gestione. L’obiettivo generale della tesi rimaneva comunque di ricerca delle migliori tecniche di analisi per quantificare gli effetti benefici apportati da pratiche di semina conservativa sul sistema suolo e ambiente, anche in attività viticole. Sono state effettuate analisi di parametri chimico-fisici del suolo in laboratorio per determinare pH, conducibilità elettrica, capacità di scambio cationico, tessitura, dotazione in C (organico e non) e N, rapporto C/N, determinazione del fosforo, determinazione delle basi scambiabili e pseudo-dotazione degli elementi minerali e dei metalli pesanti. Sono stati analizzati anche campioni di biomassa vegetale aerea utilizzando il metodo francese MERCI al fine di stimarne la produzione in t/ha oltre che la mobilitazione di N, P, K e S. Infine sono state fatte delle prove in campo quali test con infiltrometro, per valutare la capacità di infiltrazione dell’acqua, e test dei fertimetri per valutare lo stato di composizione e attività della comunità microbica al suolo, e quindi il suo stato di fertilità. Le analisi chimico-fisiche hanno riportato un quadro generale rappresentante suoli sani, fertili e ricchi in elementi nutritivi soprattutto per la parcella di Tabacchi grazie all’elevato contenuto in argilla, importante colloide. La sostanza organica e il rapporto C/N mostrano valori leggermente sotto le aspettative, dovuto probabilmente ai metodi di quantificazione di C e N oltre che a una limitatezza della porzione di suolo analizzato, ristretta ai primi 15 cm superficiali. Le produzioni di biomassa per ettaro sono state soddisfacenti, con medie di quasi 2 t/ha di sostanza aerea secca (considerando una copertura della superficie limitata all’interfilare, ossia un 35% circa). I fertimetri nel complesso si sono rivelati degli strumenti poco sensibili per rilevare differenze come il cambio di tecnica di semina o di recente cambio gestionale del terreno (dall’inerbimento alla copertura con cover crop). Con gli infiltrometri infine sono state eseguite solo due prove, una in interfilare inerbito e una in interfilare con cover crop, da considerare preliminari per successivi studi, ma che già hanno fatto emergere interessanti differenze nella capacità di infiltrazione tra le due tipologie gestionali. Nel complesso lo studio effettuato fa emergere aspetti interessanti a favore di questa tecnica i cui effetti a livello di suolo e ambiente risultano ancora scarsamente definiti. Si aprono anche le prospettive per nuovi studi di approfondimento per quanto riguarda la determinazione della sostanza organica, da analizzare nel gradiente di profondità, e i test con gli infiltrometri, utili strumenti per evidenziare i benefici delle cover crop in termini di capacità di infiltrazione.
Cover crop
Suolo
Vigneto
Sostanza organica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10147