La presente tesi analizza il concetto emergente di Community Corporation, una definizione priva di riconoscimento giuridico ma adottata da alcune realtà italiane come strumento identitario e comunicativo. Attraverso il confronto critico con il modello delle Società Benefit, disciplinato dalla legge italiana del 2016, vengono evidenziate differenze sostanziali in termini di vincoli normativi, obblighi di trasparenza e accountability. Mentre le Società Benefit si caratterizzano per obblighi statutari e rendicontativi, le Community Corporation si presentano come etichette autoreferenziali, il cui valore risiede prevalentemente nella dimensione narrativa e reputazionale. Il caso ItalyPost, che si definisce Community Corporation, costituisce un esempio utile per osservare potenzialità e limiti di questa autoqualificazione. L’analisi critica mette in luce i rischi di ambiguità e di “inflazione semantica” legati all’assenza di controlli, ma apre anche alla possibilità di un’evoluzione futura verso forme giuridiche intermedie, capaci di offrire alle PMI strumenti semplificati di impegno sociale e territoriale.
LA COMMUNITY CORPORATION TRA NARRAZIONE E REALTÀ: UN CONFRONTO CRITICO CON LA SOCIETÀ BENEFIT E L’ANALISI DEL CASO ITALYPOST
ZANIN, LUCA
2024/2025
Abstract
La presente tesi analizza il concetto emergente di Community Corporation, una definizione priva di riconoscimento giuridico ma adottata da alcune realtà italiane come strumento identitario e comunicativo. Attraverso il confronto critico con il modello delle Società Benefit, disciplinato dalla legge italiana del 2016, vengono evidenziate differenze sostanziali in termini di vincoli normativi, obblighi di trasparenza e accountability. Mentre le Società Benefit si caratterizzano per obblighi statutari e rendicontativi, le Community Corporation si presentano come etichette autoreferenziali, il cui valore risiede prevalentemente nella dimensione narrativa e reputazionale. Il caso ItalyPost, che si definisce Community Corporation, costituisce un esempio utile per osservare potenzialità e limiti di questa autoqualificazione. L’analisi critica mette in luce i rischi di ambiguità e di “inflazione semantica” legati all’assenza di controlli, ma apre anche alla possibilità di un’evoluzione futura verso forme giuridiche intermedie, capaci di offrire alle PMI strumenti semplificati di impegno sociale e territoriale.| File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/102856