L’elaborato prende in esame l’idea di ambiente e territorio nelle valli dell’Agno e del Chiampo, in particolare vengono confrontate le aziende Pellizzari e Marzotto per stabilire l’impatto del settore manifatturiero nelle comunità di Valdagno e Arzignano. L’obbiettivo del lavoro è quello di dimostrare quale sia la corretta idea di ambiente e territorio per un futuro sostenibile. Attraverso l’acqua, elemento che produce storie e civiltà, legando il passato, presente e futuro, si indagherà sulla risorsa, lo sfruttamento, l’inquinamento e in che modo si possa tutelare tale risorsa. La scelta di questo tema nasce dalla volontà di approfondire il tema dell’acqua, della molteplicità dei suoi usi, prendendo due comunità che hanno fatto la storia del nostro paese: esempi di una precoce industrializzazione. Inoltre, la scelta nasce dalla possibilità avuta durante il mio percorso di studi di poter studiare e acquisire un approccio innovativo, multidisciplinare, ovvero l’approccio geostorico. L’elaborato si suddivide in tre capitoli. Nel primo capitolo si introducono le due vallate prese in esame: la valle del Chiampo e dell’Agno. Si parla delle risorse idriche nelle due valli, il torrente Agno e Chiampo. Attraverso lo sfruttamento dell’acqua, emerge l’idea di ambiente e territorio, mutata dal Medioevo, all’età Moderna, sino all’età Contemporanea. Il secondo capitolo si concentra sulla nuova prospettiva che si intende promuovere, per recuperare il rapporto coevolutivo tra uomo e ambiente, rapporto andato perso con l’epoca moderna, definita anche età delle macchine, dove si pose al centro la macchina e si mise da parte l’ambiente. La nuova prospettiva consiste nel ritorno al territorio, recupero della coscienza di luogo e riacquisizione da parte della popolazione locale del proprio territorio. Il terzo capitolo si concentra sul confronto tra le industrie Pellizzari e Marzotto. Due differenti epoche vengono messe a confronto per stabilire l’impatto che hanno avuto le due industrie prese in esame nelle comunità di Valdagno nell’Ottocento e Arzignano ad inizio Novecento. Nei due paragrafi si parlerà brevemente della storia delle due aziende, di come sia stata sfruttata e utilizzata l’acqua. Ad esempio, come cambiò la mentalità produttiva e le abitudini quotidiane della popolazione, di come cambiò quindi l’impiego dell’acqua. Attraverso la raccolta di testimonianze locali, si evidenzierà in modo critico le problematiche arrecate al territorio, in particolare l’inquinamento idrico causato dalle due industrie e quindi procedere a proporre delle soluzioni per la tutela dell’acqua. Una prima soluzione di gestione integrata del ciclo dell’acqua, a livello locale, proviene dal progetto Giada, progetto che mira alla condivisione del controllo del livello di inquinanti a livello locale. Una seconda soluzione sembra possibile attraverso il Consorzio Arica, che appare esemplificativo di come la cooperazione favorisca la tutela dell’acqua. Si dimostrerà come tali soluzioni rappresentino piccoli passi per la vera svolta: il ritorno al territorio
Ambiente, territorio e acque nelle valli dell'Agno e del Chiampo. Le industrie Marzotto e Pellizzari.
BOSCAGIN, FABIO
2021/2022
Abstract
L’elaborato prende in esame l’idea di ambiente e territorio nelle valli dell’Agno e del Chiampo, in particolare vengono confrontate le aziende Pellizzari e Marzotto per stabilire l’impatto del settore manifatturiero nelle comunità di Valdagno e Arzignano. L’obbiettivo del lavoro è quello di dimostrare quale sia la corretta idea di ambiente e territorio per un futuro sostenibile. Attraverso l’acqua, elemento che produce storie e civiltà, legando il passato, presente e futuro, si indagherà sulla risorsa, lo sfruttamento, l’inquinamento e in che modo si possa tutelare tale risorsa. La scelta di questo tema nasce dalla volontà di approfondire il tema dell’acqua, della molteplicità dei suoi usi, prendendo due comunità che hanno fatto la storia del nostro paese: esempi di una precoce industrializzazione. Inoltre, la scelta nasce dalla possibilità avuta durante il mio percorso di studi di poter studiare e acquisire un approccio innovativo, multidisciplinare, ovvero l’approccio geostorico. L’elaborato si suddivide in tre capitoli. Nel primo capitolo si introducono le due vallate prese in esame: la valle del Chiampo e dell’Agno. Si parla delle risorse idriche nelle due valli, il torrente Agno e Chiampo. Attraverso lo sfruttamento dell’acqua, emerge l’idea di ambiente e territorio, mutata dal Medioevo, all’età Moderna, sino all’età Contemporanea. Il secondo capitolo si concentra sulla nuova prospettiva che si intende promuovere, per recuperare il rapporto coevolutivo tra uomo e ambiente, rapporto andato perso con l’epoca moderna, definita anche età delle macchine, dove si pose al centro la macchina e si mise da parte l’ambiente. La nuova prospettiva consiste nel ritorno al territorio, recupero della coscienza di luogo e riacquisizione da parte della popolazione locale del proprio territorio. Il terzo capitolo si concentra sul confronto tra le industrie Pellizzari e Marzotto. Due differenti epoche vengono messe a confronto per stabilire l’impatto che hanno avuto le due industrie prese in esame nelle comunità di Valdagno nell’Ottocento e Arzignano ad inizio Novecento. Nei due paragrafi si parlerà brevemente della storia delle due aziende, di come sia stata sfruttata e utilizzata l’acqua. Ad esempio, come cambiò la mentalità produttiva e le abitudini quotidiane della popolazione, di come cambiò quindi l’impiego dell’acqua. Attraverso la raccolta di testimonianze locali, si evidenzierà in modo critico le problematiche arrecate al territorio, in particolare l’inquinamento idrico causato dalle due industrie e quindi procedere a proporre delle soluzioni per la tutela dell’acqua. Una prima soluzione di gestione integrata del ciclo dell’acqua, a livello locale, proviene dal progetto Giada, progetto che mira alla condivisione del controllo del livello di inquinanti a livello locale. Una seconda soluzione sembra possibile attraverso il Consorzio Arica, che appare esemplificativo di come la cooperazione favorisca la tutela dell’acqua. Si dimostrerà come tali soluzioni rappresentino piccoli passi per la vera svolta: il ritorno al territorioFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10352