SARS-CoV-2 can produce both severe clinical conditions and long-term sequelae, but data describing Post-Acute COVID-19 Syndrome (PACS) are lacking for People Living with HIV (PLWH). In our study, we aimed at assessing the prevalence and factors associated with severe COVID-19 and PACS in our cohort of HIV-positive subjects with sustained virological response. We included all unvaccinated adult PLWH on antiretroviral treatment and plasma HIV-RNA<40 cp/mL since at least 6 months before SARS-CoV-2 infection at Infectious and Tropical Diseases Unit of Padua (Italy), from February 20th 2020 to March 31st 2021. COVID-19 severity was defined by WHO criteria; PACS was defined as the persistence of symptoms or development of sequelae beyond 4 weeks from SARS-CoV-2 infection. Demographic and clinical variables were collected and data were analyzed by non-parametric tests. 123 among 1800 (6.8%) PLWH in care at the Infectious and Tropical diseases Unit in University Hospiatal of Padua, Italy were diagnosed with SARS-CoV-2 infection/COVID-19 during the study period; median age was 51 years (40-58), 79.7% were males, and 77.2% of Caucasian ethnicity. Median CD4+ T-cell count and length of HIV infection were 560 cells/mmc (444-780) and 11 years, respectively. 35.0% of patients had asymptomatic SARS-CoV-2 infection, 48% developed mild COVID-19, 17.1% presented moderate or severe COVID-19 requiring hospitalization and 4.1% died. Polypharmacy was the single independent factor associated with severe COVID-19. As for PACS, among 75 patients who survived to SARS-CoV-2 symptomatic infection, 20 (26.7%) reported PACS at a median follow-up of 6 months: asthenia (80.0%), shortness of breath (50.0%) and recurrent headache (25.0%) were the three most common complains. COVID-19 severity, psychiatric disorders, polypharmacy and previous AIDS episodes predicted PACS after adjusting for relevant demographic and clinical variables. In our study, PLWH with sustained viral suppression and good immunological response showed that the risk of hospital admission for COVID-19 was low, even though the severity of the disease was associated with a high mortality. In addition, in PLWH , the likelihood of developing severe COVID-19 and PACS was mainly driven by risk factors, like polypharmacy and the severity of COVID-19 episode, that are similar to those of the general population.

Ad oggi non è stato ancora definitivamente accertato se l’infezione da SARS-CoV-2 sia più grave nelle persone che vivono con l’infezione da HIV e pochi sono i dati sulla PACS. Gli obiettivi del nostro studio sono stati: valutare la prevalenza dell’infezione da SARS-CoV-2 in una coorte di pazienti con infezione da HIV, valutare i fattori associati allo sviluppo di una forma grave di COVID-19, valutare la prevalenza della PACS e i fattori associati al suo sviluppo nella medesima coorte. Nel presente studio retrospettivo sono stati inclusi tutti i PLWH in cura presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedale Università-Padova (Italia) che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 tra il 20 Febbraio 2020 e il 31 Marzo 2021. Altri criteri di inclusione sono stati: età maggiore ai 18 anni, assenza di vaccinazione per SARS-CoV-2, soppressione virologica stabile (definita come un valore di HIV-RNA inferiore alle 40 copie/ml nei sei mesi precedenti l’infezione da SARS-CoV-2). La gravità della patologia COVID-19 è stata definita secondo i criteri stabiliti dalla World Health Organization (WHO), mentre la presenza della PACS è stata definita come la persistenza dei sintomi o lo sviluppo di sequele oltre le quattro settimane dall’infezione di SARS-CoV-2. Sono state raccolte le variabili demografiche e cliniche e i dati sono stati analizzati da una serie di test non parametrici. Dei 1800 PLWH in cura presso l’U.O.C. di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedale Università-Padova, 123 (6.8%) hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 o il COVID-19 durante il periodo dello studio. L’età mediana era di 51 anni (range interquartile, IQR: 40 – 58), il 79.7% erano pazienti di sesso maschile, il 77.2% erano pazienti di etnia caucasica; la conta mediana dei linfociti T CD4+ era di 560 cellule/mmc (IQR: 444 – 780), la durata media dell’infezione da HIV nei pazienti era di 11 anni (deviazione standard, SD: 9) ed infine tutti i pazienti presentavano un valore di HIV-RNA plasmatico < 40 copie/mL. Il 35% dei pazienti inclusi ha presentato un’infezione da SARS-CoV-2 asintomatica, il 48% ha sviluppato una forma di COVID-19 blanda, il 17.1% ha presentato una forma moderata o severa di COVID-19 che ha richiesto il ricovero ospedaliero e il 4.1% è deceduto. La politerapia (ovvero assunzione nello stesso paziente di cinque o più farmaci non antiretrovirali) è risultata essere l’unico fattore indipendente associato ad una forma severa di COVID-19. Per quanto riguarda la PACS, sui 75 pazienti che sono sopravvissuti all’infezione sintomatica da SARS-CoV-2, 20 (26.7%) hanno sviluppato la PACS ad un follow-up medio di 6 mesi. I tre disturbi più comunemente presenti fin dall’esordio o successivamente comparsi sono stati: astenia nell’80% dei casi, respiro corto, o dispnea, nel 50% dei casi e mal di testa ricorrente nel 25% dei casi. È stato visto che la gravità del COVID-19, le patologie psichiatriche, la politerapia e la presenza di una malattia AIDS-definente nella storia clinica, dopo l’aggiustamento per le variabili demografiche e cliniche, si associavano allo sviluppo della PACS. Nel nostro studio, i PLWH con un’infezione da HIV ben controllata dal punto di vista viro-immunologico (ossia con soppressione virale sostenuta e buona risposta immunologica) hanno dimostrato che il rischio di ricovero ospedaliero a causa di una forma severa di COVID-19 è basso, anche se la gravità del COVID-19 è associata ad un elevato tasso di mortalità. Nei PLWH, inoltre, la probabilità di sviluppare una forma grave di COVID-19 e la PACS è determinata prevalentemente da fattori di rischio quali la politerapia e la severità del COVID-19, che sono sovrapponibili ai fattori di rischio riscontrati nella popolazione generale.

PREVALENZA E OUTCOME CLINICO DELL'INFEZIONE DA SARS-COV-2 E DELLA SINDROME POST-COVID-19 IN UNA COORTE DI PAZIENTI CON INFEZIONE DA HIV: STUDIO RETROSPETTIVO

GARZOTTO, PIETRO
2021/2022

Abstract

SARS-CoV-2 can produce both severe clinical conditions and long-term sequelae, but data describing Post-Acute COVID-19 Syndrome (PACS) are lacking for People Living with HIV (PLWH). In our study, we aimed at assessing the prevalence and factors associated with severe COVID-19 and PACS in our cohort of HIV-positive subjects with sustained virological response. We included all unvaccinated adult PLWH on antiretroviral treatment and plasma HIV-RNA<40 cp/mL since at least 6 months before SARS-CoV-2 infection at Infectious and Tropical Diseases Unit of Padua (Italy), from February 20th 2020 to March 31st 2021. COVID-19 severity was defined by WHO criteria; PACS was defined as the persistence of symptoms or development of sequelae beyond 4 weeks from SARS-CoV-2 infection. Demographic and clinical variables were collected and data were analyzed by non-parametric tests. 123 among 1800 (6.8%) PLWH in care at the Infectious and Tropical diseases Unit in University Hospiatal of Padua, Italy were diagnosed with SARS-CoV-2 infection/COVID-19 during the study period; median age was 51 years (40-58), 79.7% were males, and 77.2% of Caucasian ethnicity. Median CD4+ T-cell count and length of HIV infection were 560 cells/mmc (444-780) and 11 years, respectively. 35.0% of patients had asymptomatic SARS-CoV-2 infection, 48% developed mild COVID-19, 17.1% presented moderate or severe COVID-19 requiring hospitalization and 4.1% died. Polypharmacy was the single independent factor associated with severe COVID-19. As for PACS, among 75 patients who survived to SARS-CoV-2 symptomatic infection, 20 (26.7%) reported PACS at a median follow-up of 6 months: asthenia (80.0%), shortness of breath (50.0%) and recurrent headache (25.0%) were the three most common complains. COVID-19 severity, psychiatric disorders, polypharmacy and previous AIDS episodes predicted PACS after adjusting for relevant demographic and clinical variables. In our study, PLWH with sustained viral suppression and good immunological response showed that the risk of hospital admission for COVID-19 was low, even though the severity of the disease was associated with a high mortality. In addition, in PLWH , the likelihood of developing severe COVID-19 and PACS was mainly driven by risk factors, like polypharmacy and the severity of COVID-19 episode, that are similar to those of the general population.
2021
PREVALENCE AND CLINICAL OUTCOME OF SARS-COV-2 INFECTION AND POST-COVID-19 SYNDROME IN A COHORT OF PEOPLE LIVING WITH HIV: A RETROSPECTIVE STUDY
Ad oggi non è stato ancora definitivamente accertato se l’infezione da SARS-CoV-2 sia più grave nelle persone che vivono con l’infezione da HIV e pochi sono i dati sulla PACS. Gli obiettivi del nostro studio sono stati: valutare la prevalenza dell’infezione da SARS-CoV-2 in una coorte di pazienti con infezione da HIV, valutare i fattori associati allo sviluppo di una forma grave di COVID-19, valutare la prevalenza della PACS e i fattori associati al suo sviluppo nella medesima coorte. Nel presente studio retrospettivo sono stati inclusi tutti i PLWH in cura presso l’Unità Operativa Complessa (U.O.C.) di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedale Università-Padova (Italia) che hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 tra il 20 Febbraio 2020 e il 31 Marzo 2021. Altri criteri di inclusione sono stati: età maggiore ai 18 anni, assenza di vaccinazione per SARS-CoV-2, soppressione virologica stabile (definita come un valore di HIV-RNA inferiore alle 40 copie/ml nei sei mesi precedenti l’infezione da SARS-CoV-2). La gravità della patologia COVID-19 è stata definita secondo i criteri stabiliti dalla World Health Organization (WHO), mentre la presenza della PACS è stata definita come la persistenza dei sintomi o lo sviluppo di sequele oltre le quattro settimane dall’infezione di SARS-CoV-2. Sono state raccolte le variabili demografiche e cliniche e i dati sono stati analizzati da una serie di test non parametrici. Dei 1800 PLWH in cura presso l’U.O.C. di Malattie Infettive e Tropicali dell’Azienda Ospedale Università-Padova, 123 (6.8%) hanno contratto l’infezione da SARS-CoV-2 o il COVID-19 durante il periodo dello studio. L’età mediana era di 51 anni (range interquartile, IQR: 40 – 58), il 79.7% erano pazienti di sesso maschile, il 77.2% erano pazienti di etnia caucasica; la conta mediana dei linfociti T CD4+ era di 560 cellule/mmc (IQR: 444 – 780), la durata media dell’infezione da HIV nei pazienti era di 11 anni (deviazione standard, SD: 9) ed infine tutti i pazienti presentavano un valore di HIV-RNA plasmatico < 40 copie/mL. Il 35% dei pazienti inclusi ha presentato un’infezione da SARS-CoV-2 asintomatica, il 48% ha sviluppato una forma di COVID-19 blanda, il 17.1% ha presentato una forma moderata o severa di COVID-19 che ha richiesto il ricovero ospedaliero e il 4.1% è deceduto. La politerapia (ovvero assunzione nello stesso paziente di cinque o più farmaci non antiretrovirali) è risultata essere l’unico fattore indipendente associato ad una forma severa di COVID-19. Per quanto riguarda la PACS, sui 75 pazienti che sono sopravvissuti all’infezione sintomatica da SARS-CoV-2, 20 (26.7%) hanno sviluppato la PACS ad un follow-up medio di 6 mesi. I tre disturbi più comunemente presenti fin dall’esordio o successivamente comparsi sono stati: astenia nell’80% dei casi, respiro corto, o dispnea, nel 50% dei casi e mal di testa ricorrente nel 25% dei casi. È stato visto che la gravità del COVID-19, le patologie psichiatriche, la politerapia e la presenza di una malattia AIDS-definente nella storia clinica, dopo l’aggiustamento per le variabili demografiche e cliniche, si associavano allo sviluppo della PACS. Nel nostro studio, i PLWH con un’infezione da HIV ben controllata dal punto di vista viro-immunologico (ossia con soppressione virale sostenuta e buona risposta immunologica) hanno dimostrato che il rischio di ricovero ospedaliero a causa di una forma severa di COVID-19 è basso, anche se la gravità del COVID-19 è associata ad un elevato tasso di mortalità. Nei PLWH, inoltre, la probabilità di sviluppare una forma grave di COVID-19 e la PACS è determinata prevalentemente da fattori di rischio quali la politerapia e la severità del COVID-19, che sono sovrapponibili ai fattori di rischio riscontrati nella popolazione generale.
SARS-COV-2
COVID-19
POST-COVID-19
HIV/AIDS
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10628