Con il termine “sperimentazione animale” si vuole intendere l’utilizzo scientifico, ai fini della ricerca, di animali. Essa viene messa in pratica seguendo i principi di Riduzione, Perfezionamento e Sostituzione esplicati da Russell e Burch alla fine degli anni ’50 del Novecento. Nel tentativo di ridurre, perfezionare e sostituire l’impiego di animali, soprattutto vertebrati, all’interno della ricerca scientifica, si sono elaborate diverse tecniche “alternative”, come i modelli in vitro e quelli in silico. In quest’ultima vastissima categoria, focalizzandosi soprattutto sull’ambito tossicologico/farmaceutico, si possono indagare diverse fruibili alternative utili, se non a sostituire del tutto, per lo meno a limitare notevolmente il bisogno di impiegare modelli animali nella sperimentazione. Ne sono esempio i modelli QSAR, basati sullo studio dell’interazione tra la struttura chimica delle molecole e la loro attività biologica. Lungi dall’essere in grado di rimpiazzare completamente i modelli animali, i modelli in silicio presentano, come maggior ostacolo al loro utilizzo, la necessità di validarne la “credibilità”. Nonostante ciò, si è ormai giunti all’impiego di veri e propri “studi clinici in silicio”, in grado di aprire la strada all’applicabilità del principio delle 3R di Russell e Burch non solo in ambito di sperimentazione animale ma, mutatis mutandis, anche ai trial clinici umani, con il vantaggio di ottenere risultati sempre più accurati e in modo più veloce, efficiente e meno costoso.

Possibili Alternative alla Sperimentazione Animale

PUCCINI, REBECCA
2021/2022

Abstract

Con il termine “sperimentazione animale” si vuole intendere l’utilizzo scientifico, ai fini della ricerca, di animali. Essa viene messa in pratica seguendo i principi di Riduzione, Perfezionamento e Sostituzione esplicati da Russell e Burch alla fine degli anni ’50 del Novecento. Nel tentativo di ridurre, perfezionare e sostituire l’impiego di animali, soprattutto vertebrati, all’interno della ricerca scientifica, si sono elaborate diverse tecniche “alternative”, come i modelli in vitro e quelli in silico. In quest’ultima vastissima categoria, focalizzandosi soprattutto sull’ambito tossicologico/farmaceutico, si possono indagare diverse fruibili alternative utili, se non a sostituire del tutto, per lo meno a limitare notevolmente il bisogno di impiegare modelli animali nella sperimentazione. Ne sono esempio i modelli QSAR, basati sullo studio dell’interazione tra la struttura chimica delle molecole e la loro attività biologica. Lungi dall’essere in grado di rimpiazzare completamente i modelli animali, i modelli in silicio presentano, come maggior ostacolo al loro utilizzo, la necessità di validarne la “credibilità”. Nonostante ciò, si è ormai giunti all’impiego di veri e propri “studi clinici in silicio”, in grado di aprire la strada all’applicabilità del principio delle 3R di Russell e Burch non solo in ambito di sperimentazione animale ma, mutatis mutandis, anche ai trial clinici umani, con il vantaggio di ottenere risultati sempre più accurati e in modo più veloce, efficiente e meno costoso.
2021
Possible Alternatives to Animal Testing
sperimentazione
metodi alternativi
modelli in silicio
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10635