Background Le malattie ematologiche sono patologie frequenti in età pediatrica. In particolare, tra le maligne troviamo le leucemie (tra le più frequenti troviamo la linfoblastica acuta e la mieloide acuta), che costituiscono un terzo delle diagnosi di neoplasia in questa popolazione. Le terapie per queste patologie, tra cui il trapianto di midollo, hanno conseguenze negative importanti sul paziente; nello specifico il trapianto di midollo consiste in una terapia di condizionamento che prevede polichemioterapia associata o meno a TBI, che compromette la funzionalità ovarica delle pazienti, dovuta sia ad un danno primitivo dell’ovaio che ad un danno dell’asse ipotalamo-ipofisi. Scopo dello studio Lo scopo dello studio consiste nel valutare la funzionalità ovarica ed endocrinologica e valutare l’outcome riproduttivo di queste pazienti sottoposte in età pediatrica a terapia gonadotossiche per il trapianto di midollo. Materiali e metodi Lo studio condotto è di tipo retrospettivo monocentrico. Ha incluso le pazienti femmine sottoposte a trapianto di midollo presso l’UOC di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova, tra il 9 Marzo 2010 e l’11 Agosto 2020. I dati sono stati raccolti tramite la consultazione delle cartelle digitali e cartacee delle pazienti. Le informazioni raccolte, inserite poi in un apposito database, riguardano la diagnosi posta, l’età al momento della diagnosi, la terapia di prima e seconda linea eseguita (ove eseguita), la terapia di condizionamento, la radioterapia (ove eseguita), le informazioni riguardanti la funzionalità ovarica (FSH, E2, menarca, cicli mestruali, terapia ormonale) sia prima del trattamento che ai follow up successivi. È inoltre stata indagata l’esecuzione della preservazione della fertilità e la storia di gravidanze. Risultati Il nostro studio ha osservato un aumento del valore medio di FSH post trattamento rispetto al dosaggio pre trattamento (da 8,8 U/l 27,2 a 54,3 U/l ± 51,0 dopo il trattamento). Questo è indice del peggioramento della funzionalità ovarica, confermato anche dalla percentuale di pazienti che vanno incontro a periodi di amenorrea (81,3% del totale delle pazienti di cui abbiamo notizie riguardanti la regolarità dei cicli mestruali) e che necessitano di terapia ormonale (29,1%). Il 10,4% delle pazienti ha eseguito trattamenti per la preservazione della fertilità (in tutti i casi è stata eseguita la crioconservazione di tessuto ovarico). L’11,4% delle pazienti hanno ricevuto diagnosi di POI, ma considerando i valori di FSH questa percentuale potrebbe aumentare, ed arrivare al 30,4%, includendo tutte le pazienti con FSH maggiore di 25 U/l. Una paziente è andata incontro a gravidanza. Confrontando poi le pazienti sottoposte a terapia radiante (TBI) con quelle che non hanno ricevuto radiazioni, notiamo come il delta FSH medio sia più elevato tra quelle sottoposte a TBI rispetto alle altre. Tuttavia, nonostante la differenza evidente di delta FSH nei due gruppi, possiamo considerare questa differenza non significativa in quanto in entrambi i gruppi i valori di FSH sono talmente elevati da poter considerare una ampia fetta delle pazienti in una condizione di insufficienza ovarica precoce (POI). Questo è confermato dalle percentuali di pazienti che hanno presentato amenorrea, che sono del tutto simili tra i due gruppi (17,2% nelle pazienti radio-trattate contro il 17% di quelle non trattate con radioterapia). Conclusione Dal nostro studio emerge una riduzione della funzionalità ovarica nelle pazienti sottoposte a terapia di condizionamento per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, in linea con quanto riscontrato nella letteratura scientifica a riguardo. va sottolineata l'importanza della counseling per la fertilità, al fine di dare alle pazienti trattate la stessa qualità della vita futura delle pazienti sane.

Valutazione della funzionalità ovarica in pazienti pediatriche sottoposte a trapianto di midollo

NEGRI, BENEDETTA
2021/2022

Abstract

Background Le malattie ematologiche sono patologie frequenti in età pediatrica. In particolare, tra le maligne troviamo le leucemie (tra le più frequenti troviamo la linfoblastica acuta e la mieloide acuta), che costituiscono un terzo delle diagnosi di neoplasia in questa popolazione. Le terapie per queste patologie, tra cui il trapianto di midollo, hanno conseguenze negative importanti sul paziente; nello specifico il trapianto di midollo consiste in una terapia di condizionamento che prevede polichemioterapia associata o meno a TBI, che compromette la funzionalità ovarica delle pazienti, dovuta sia ad un danno primitivo dell’ovaio che ad un danno dell’asse ipotalamo-ipofisi. Scopo dello studio Lo scopo dello studio consiste nel valutare la funzionalità ovarica ed endocrinologica e valutare l’outcome riproduttivo di queste pazienti sottoposte in età pediatrica a terapia gonadotossiche per il trapianto di midollo. Materiali e metodi Lo studio condotto è di tipo retrospettivo monocentrico. Ha incluso le pazienti femmine sottoposte a trapianto di midollo presso l’UOC di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedaliera di Padova, tra il 9 Marzo 2010 e l’11 Agosto 2020. I dati sono stati raccolti tramite la consultazione delle cartelle digitali e cartacee delle pazienti. Le informazioni raccolte, inserite poi in un apposito database, riguardano la diagnosi posta, l’età al momento della diagnosi, la terapia di prima e seconda linea eseguita (ove eseguita), la terapia di condizionamento, la radioterapia (ove eseguita), le informazioni riguardanti la funzionalità ovarica (FSH, E2, menarca, cicli mestruali, terapia ormonale) sia prima del trattamento che ai follow up successivi. È inoltre stata indagata l’esecuzione della preservazione della fertilità e la storia di gravidanze. Risultati Il nostro studio ha osservato un aumento del valore medio di FSH post trattamento rispetto al dosaggio pre trattamento (da 8,8 U/l 27,2 a 54,3 U/l ± 51,0 dopo il trattamento). Questo è indice del peggioramento della funzionalità ovarica, confermato anche dalla percentuale di pazienti che vanno incontro a periodi di amenorrea (81,3% del totale delle pazienti di cui abbiamo notizie riguardanti la regolarità dei cicli mestruali) e che necessitano di terapia ormonale (29,1%). Il 10,4% delle pazienti ha eseguito trattamenti per la preservazione della fertilità (in tutti i casi è stata eseguita la crioconservazione di tessuto ovarico). L’11,4% delle pazienti hanno ricevuto diagnosi di POI, ma considerando i valori di FSH questa percentuale potrebbe aumentare, ed arrivare al 30,4%, includendo tutte le pazienti con FSH maggiore di 25 U/l. Una paziente è andata incontro a gravidanza. Confrontando poi le pazienti sottoposte a terapia radiante (TBI) con quelle che non hanno ricevuto radiazioni, notiamo come il delta FSH medio sia più elevato tra quelle sottoposte a TBI rispetto alle altre. Tuttavia, nonostante la differenza evidente di delta FSH nei due gruppi, possiamo considerare questa differenza non significativa in quanto in entrambi i gruppi i valori di FSH sono talmente elevati da poter considerare una ampia fetta delle pazienti in una condizione di insufficienza ovarica precoce (POI). Questo è confermato dalle percentuali di pazienti che hanno presentato amenorrea, che sono del tutto simili tra i due gruppi (17,2% nelle pazienti radio-trattate contro il 17% di quelle non trattate con radioterapia). Conclusione Dal nostro studio emerge una riduzione della funzionalità ovarica nelle pazienti sottoposte a terapia di condizionamento per il trapianto di cellule staminali ematopoietiche, in linea con quanto riscontrato nella letteratura scientifica a riguardo. va sottolineata l'importanza della counseling per la fertilità, al fine di dare alle pazienti trattate la stessa qualità della vita futura delle pazienti sane.
2021
Evaluation of ovarian function in pediatric patients after bone marrow transplantation
ovaio
pediatrico
midollo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10646