Presupposti dello studio La fase di impianto dell’embrione nell’endometrio materno resta una delle fasi più critiche e limitanti per l’ottenimento della gravidanza, sia in natura che durante i cicli di procreazione medicalmente assistita. Precedenti studi hanno dimostrato la secrezione di gonadotropina corionica da parte dell’embrione già prima dell’impianto e i suoi effetti paracrini ed autocrini nel favorire l’attecchimento e la placentazione, di conseguenza è stato proposto di instillare questo ormone all’interno dell’utero di pazienti sottoposte a trattamenti di PMA di secondo livello. Scopo dello studio Scopo dello studio è di valutare se l’instillazione intrauterina di hCG prima del transfer di embrioni allo stadio di blastocisti sia in grado di aumentare il numero di gravidanze ottenute rispetto al gruppo di controllo. Sono stati valutati come endpoint primari la Chemical Pregnancy Rate (ChPR), la Clinical Pregnancy Rate (CPR), l’Ongoing Pregnancy Rate e Live Birth Rate (OPR+LBR). Materiali e metodi Si tratta di uno studio clinico osservazionale multicentrico condotto presso i centri di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda Ospedaliera di Padova (PD) e del Centro di Medicina di Mestre (VE). Da aprile 2021 a febbraio 2022, 108 pazienti hanno soddisfatto i criteri e sono state incluse nello studio. Le pazienti hanno seguito protocolli sia con che senza donazione di gameti, in 52 di queste sono stati instillati tramite catetere 1000 UI di hCG dieci minuti prima del transfer, le restanti 56 hanno eseguito il transfer normalmente senza instillazione. Risultati È stato riscontrato un miglioramento statisticamente significativo (p<0,05) nelle pazienti che hanno ricevuto il trattamento rispetto ai controlli in termini di Chemical Pregnancy Rate (p=0,03), mentre non sono risultate differenze in Clinical Pregnancy Rate (p=0,09) e OPR+LBR (p=0,19). Conclusioni L’instillazione intrauterina di hCG tramite catetere prima del transfer di blastocisti in pazienti con ripetuti fallimenti di impianto, in protocolli sia con che senza donazione di gameti, aumenta in maniera significativa il tasso di gravidanze biochimiche ottenute, mentre non si evidenziano miglioramenti statisticamente significativi nelle gravidanze cliniche, in corso e nei nati vivi, sebbene sia osservabile un aumento positivo in tal senso.

Instillazione intrauterina di gonadotropina corionica umana (hCG) prima del transfer di blastocisti. Trial multicentrico

BRUNELLO, GIAN ANTONIO
2021/2022

Abstract

Presupposti dello studio La fase di impianto dell’embrione nell’endometrio materno resta una delle fasi più critiche e limitanti per l’ottenimento della gravidanza, sia in natura che durante i cicli di procreazione medicalmente assistita. Precedenti studi hanno dimostrato la secrezione di gonadotropina corionica da parte dell’embrione già prima dell’impianto e i suoi effetti paracrini ed autocrini nel favorire l’attecchimento e la placentazione, di conseguenza è stato proposto di instillare questo ormone all’interno dell’utero di pazienti sottoposte a trattamenti di PMA di secondo livello. Scopo dello studio Scopo dello studio è di valutare se l’instillazione intrauterina di hCG prima del transfer di embrioni allo stadio di blastocisti sia in grado di aumentare il numero di gravidanze ottenute rispetto al gruppo di controllo. Sono stati valutati come endpoint primari la Chemical Pregnancy Rate (ChPR), la Clinical Pregnancy Rate (CPR), l’Ongoing Pregnancy Rate e Live Birth Rate (OPR+LBR). Materiali e metodi Si tratta di uno studio clinico osservazionale multicentrico condotto presso i centri di procreazione medicalmente assistita dell’Azienda Ospedaliera di Padova (PD) e del Centro di Medicina di Mestre (VE). Da aprile 2021 a febbraio 2022, 108 pazienti hanno soddisfatto i criteri e sono state incluse nello studio. Le pazienti hanno seguito protocolli sia con che senza donazione di gameti, in 52 di queste sono stati instillati tramite catetere 1000 UI di hCG dieci minuti prima del transfer, le restanti 56 hanno eseguito il transfer normalmente senza instillazione. Risultati È stato riscontrato un miglioramento statisticamente significativo (p<0,05) nelle pazienti che hanno ricevuto il trattamento rispetto ai controlli in termini di Chemical Pregnancy Rate (p=0,03), mentre non sono risultate differenze in Clinical Pregnancy Rate (p=0,09) e OPR+LBR (p=0,19). Conclusioni L’instillazione intrauterina di hCG tramite catetere prima del transfer di blastocisti in pazienti con ripetuti fallimenti di impianto, in protocolli sia con che senza donazione di gameti, aumenta in maniera significativa il tasso di gravidanze biochimiche ottenute, mentre non si evidenziano miglioramenti statisticamente significativi nelle gravidanze cliniche, in corso e nei nati vivi, sebbene sia osservabile un aumento positivo in tal senso.
2021
Intrauterine injection of human chorionic gonadotropin (hCG) before blastocyst transfer. A multicenter Trial
Gonadotropina
corionica
blastocisti
transfer
PMA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10659