Mediante l'implementazione di modelli "shadow rate" si verifica innanzitutto l'esistenza di un lower bound che è dipendente dal tempo. Successivamente, si procede alla stima di due modelli "shadow rate" in diversi punti nel tempo. Il primo modello è specificato con un singolo "lower bound", mentre il secondo è specificato con un "regime-switching" lower bound, ovvero il suo valore può cambiare in determinate date predefinite. Si procede poi, mediante simulazioni Montecarlo, con le stime del cosiddetto "liftoff horizon", con lo scopo di evidenziare eventuali differenze tra i due modelli. I risultati delle stime dimostrano innanzitutto l'esistenza di un lower bound dipendente dal tempo, e di conseguenza l'importanza di permettere al modello di "aggiornare" il valore del lower bound ad ogni data di stima. Inoltre, le stime dimostrano come un "regime-switching" lower bound non consente di migliorare significativamente il "potere predittivo" del modello, che rimane mediamente discreto anche con un singolo lower bound, permettendo però una maggiore stabilità dei parametri ogni volta che i modelli vengono ristimati. In aggiunta, le stime dei "liftoff horizon" risultanti con un modello "regime-switching" sono più conservative rispetto al modello alternativo, riflettendo la diversa specificazione del lower bound.
A shadow rate model applied to the eurozone: real time estimation and model implied liftoff forecasts
RONCHI, CRISTIANO
2021/2022
Abstract
Mediante l'implementazione di modelli "shadow rate" si verifica innanzitutto l'esistenza di un lower bound che è dipendente dal tempo. Successivamente, si procede alla stima di due modelli "shadow rate" in diversi punti nel tempo. Il primo modello è specificato con un singolo "lower bound", mentre il secondo è specificato con un "regime-switching" lower bound, ovvero il suo valore può cambiare in determinate date predefinite. Si procede poi, mediante simulazioni Montecarlo, con le stime del cosiddetto "liftoff horizon", con lo scopo di evidenziare eventuali differenze tra i due modelli. I risultati delle stime dimostrano innanzitutto l'esistenza di un lower bound dipendente dal tempo, e di conseguenza l'importanza di permettere al modello di "aggiornare" il valore del lower bound ad ogni data di stima. Inoltre, le stime dimostrano come un "regime-switching" lower bound non consente di migliorare significativamente il "potere predittivo" del modello, che rimane mediamente discreto anche con un singolo lower bound, permettendo però una maggiore stabilità dei parametri ogni volta che i modelli vengono ristimati. In aggiunta, le stime dei "liftoff horizon" risultanti con un modello "regime-switching" sono più conservative rispetto al modello alternativo, riflettendo la diversa specificazione del lower bound.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10685