Negli ultimi 2 decenni l’accelerazione che ha avuto la digitalizzazione delle attività produttive, spinta dal dover stare al passo con i tempi, da una concorrenza spietata e da finanziamenti di tipo governativo, ha mosso ogni azienda, dalle grosse multinazionali ai liberi professionisti a spostare diverse attività (gestionali, logistiche e di vendita) su internet. In particolare, spostare le attività di vendita e di marketing su internet oramai sono un obbligo implicito per qualunque attività economica. Si è visto, in particolare negli ultimi 2 anni di pandemia, quanto sia diventato cruciale e preponderante il flusso economico generato da vendite online oppure tramite canale diretto ma derivate da advertisement in rete. Analizzando il fenomeno e le modalità in cui esso si manifesta da un punto di vista informatico, si osserva che, oramai, lo “strumento” tramite il quale gli utenti della rete internet vengono a conoscenza, acquistano e si mettono in contatto con ogni sorta di attività economica è il web. Tuttavia, esistono ancor’oggi aziende tipicamente molto piccole che per settorialità dei loro clienti e/o dei loro prodotti non si sono mai avvicinate al mondo digitale, probabilmente per paura che i costi d’ingresso sommati ai costi periodici di mantenimento di un portale web non siano al livello dei potenziali guadagni derivanti dall’investimento. L’obbiettivo di questa tesi, dunque, è formulare un ipotetico sistema che annulli o contenga i costi di hosting di un server web, basando i contenuti del portale su una rete peer to peer piuttosto che in un unico server centralizzato che determina elevati costi di gestione da parte del committente. Il progetto di questo sistema non è nuovo, ma si basa sul lavoro fatto dal collega Davide MARTINI, laureatosi 3 anni fa presso l’Università degli Studi di Padova. Il focus del lavoro che andrò a presentare con questa tesi è una sostanziale modifica del lavoro fatto dal collega, che verrà spiegato nel Capitolo 1, sostituendo il sistema utilizzato da lui per la condivisione di risorse (IPFS – InterPlanetary File System), con un sistema più recente, chiamato ZeroNet, che verrà descritto nel Capitolo 2 e che a differenza di IPFS nasce specificamente per la condivisione di contenuti web, mentre la genericità di IPFS ad essere adattato a diversi protocolli ne mina le potenzialità. Il lavoro che verrà descritto in seguito è dunque orientato a spiegare come ho adattato ZeroNet al sistema di MARTINI, e inoltre, mostra come possa essere usato diversamente dallo scopo per cui è stato ideato e dunque in maniera del tutto trasparente per l’utente finale che intende accedere al portale web.
SVILUPPO DI UN WEB SERVER BASATO SU MECCANISMI PEER-TO-PEER
CAZZARO, MIRCO
2021/2022
Abstract
Negli ultimi 2 decenni l’accelerazione che ha avuto la digitalizzazione delle attività produttive, spinta dal dover stare al passo con i tempi, da una concorrenza spietata e da finanziamenti di tipo governativo, ha mosso ogni azienda, dalle grosse multinazionali ai liberi professionisti a spostare diverse attività (gestionali, logistiche e di vendita) su internet. In particolare, spostare le attività di vendita e di marketing su internet oramai sono un obbligo implicito per qualunque attività economica. Si è visto, in particolare negli ultimi 2 anni di pandemia, quanto sia diventato cruciale e preponderante il flusso economico generato da vendite online oppure tramite canale diretto ma derivate da advertisement in rete. Analizzando il fenomeno e le modalità in cui esso si manifesta da un punto di vista informatico, si osserva che, oramai, lo “strumento” tramite il quale gli utenti della rete internet vengono a conoscenza, acquistano e si mettono in contatto con ogni sorta di attività economica è il web. Tuttavia, esistono ancor’oggi aziende tipicamente molto piccole che per settorialità dei loro clienti e/o dei loro prodotti non si sono mai avvicinate al mondo digitale, probabilmente per paura che i costi d’ingresso sommati ai costi periodici di mantenimento di un portale web non siano al livello dei potenziali guadagni derivanti dall’investimento. L’obbiettivo di questa tesi, dunque, è formulare un ipotetico sistema che annulli o contenga i costi di hosting di un server web, basando i contenuti del portale su una rete peer to peer piuttosto che in un unico server centralizzato che determina elevati costi di gestione da parte del committente. Il progetto di questo sistema non è nuovo, ma si basa sul lavoro fatto dal collega Davide MARTINI, laureatosi 3 anni fa presso l’Università degli Studi di Padova. Il focus del lavoro che andrò a presentare con questa tesi è una sostanziale modifica del lavoro fatto dal collega, che verrà spiegato nel Capitolo 1, sostituendo il sistema utilizzato da lui per la condivisione di risorse (IPFS – InterPlanetary File System), con un sistema più recente, chiamato ZeroNet, che verrà descritto nel Capitolo 2 e che a differenza di IPFS nasce specificamente per la condivisione di contenuti web, mentre la genericità di IPFS ad essere adattato a diversi protocolli ne mina le potenzialità. Il lavoro che verrà descritto in seguito è dunque orientato a spiegare come ho adattato ZeroNet al sistema di MARTINI, e inoltre, mostra come possa essere usato diversamente dallo scopo per cui è stato ideato e dunque in maniera del tutto trasparente per l’utente finale che intende accedere al portale web.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10885