Ogni giorno l’Unione europea è costretta a fronteggiare nuove sfide, una tra tutte il traffico di stupefacenti. Con questo studio si vuole innanzitutto analizzare la posizione delle istituzioni europee nei confronti di tale minaccia. Il susseguirsi dei Trattati istitutivi ha fornito la base su cui ancora oggi poggiano tutti i valori fondamentali dell’Unione. Successivamente, con l’evolversi delle nuove tecnologie e la nascita di nuove sostanze chimiche, sono state adottate nuove strategie, piani d’azione e decreti legge tutti aventi l’obiettivo di porre un freno ad un fenomeno che impegna tutto il mondo. Tali decisioni, che hanno sicuramente contribuito ad evitare che vi fossero conseguenze disastrose sulla vita dei cittadini europei, sono spesso state recepite in ritardo. In questo studio sono esaminati i grafici raffiguranti il commercio delle cinque più diffuse sostanze stupefacenti all’interno dell’Unione europea e gli interventi statali volti a fermarne il traffico nel periodo storico tra il 2013 e il 2020. Questi anni regalano una fotografia perfetta della situazione pre e post pandemia da Covid-19. In un mondo in cui la società non conosce quali siano i rischi legati all’avere una dipendenza alla droga, la pandemia da Covid-19 ha momentaneamente arrestato l’azione dei trafficanti, i quali si sono subito adattati alla nuova realtà mondiale. Da questo elaborato risultano evidenti i punti di debolezza su cui l’Unione europea deve ancora lavorare e quali invece i punti di forza che rendono tutt’oggi tale territorio protetto dal commercio incontrollato di droga.
Il traffico di stupefacenti in Unione europea: la lotta delle istituzioni europee contro il mercato della droga nel periodo 2013-2020
CERRIGONE, FEDERICA
2021/2022
Abstract
Ogni giorno l’Unione europea è costretta a fronteggiare nuove sfide, una tra tutte il traffico di stupefacenti. Con questo studio si vuole innanzitutto analizzare la posizione delle istituzioni europee nei confronti di tale minaccia. Il susseguirsi dei Trattati istitutivi ha fornito la base su cui ancora oggi poggiano tutti i valori fondamentali dell’Unione. Successivamente, con l’evolversi delle nuove tecnologie e la nascita di nuove sostanze chimiche, sono state adottate nuove strategie, piani d’azione e decreti legge tutti aventi l’obiettivo di porre un freno ad un fenomeno che impegna tutto il mondo. Tali decisioni, che hanno sicuramente contribuito ad evitare che vi fossero conseguenze disastrose sulla vita dei cittadini europei, sono spesso state recepite in ritardo. In questo studio sono esaminati i grafici raffiguranti il commercio delle cinque più diffuse sostanze stupefacenti all’interno dell’Unione europea e gli interventi statali volti a fermarne il traffico nel periodo storico tra il 2013 e il 2020. Questi anni regalano una fotografia perfetta della situazione pre e post pandemia da Covid-19. In un mondo in cui la società non conosce quali siano i rischi legati all’avere una dipendenza alla droga, la pandemia da Covid-19 ha momentaneamente arrestato l’azione dei trafficanti, i quali si sono subito adattati alla nuova realtà mondiale. Da questo elaborato risultano evidenti i punti di debolezza su cui l’Unione europea deve ancora lavorare e quali invece i punti di forza che rendono tutt’oggi tale territorio protetto dal commercio incontrollato di droga.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10950