L'espressione "malessere della democrazia" è ormai di uso comune per evidenziare un profondo senso di insoddisfazione e disillusione. Ma la cosiddetta "crisi della democrazia" è frutto di un'involuzione e di un progressivo snaturamento dell'istituzione democratica oppure le sue aporie hanno carattere costitutivo? Si è tentata una risposta a questa domanda attraverso lo sguardo critico di Pierre Rosanvallon. La problematizzazione dei concetti di sovranità popolare, uguaglianza e rappresentanza ci conducono alla loro possibile genesi, individuata nella Rivoluzione Francese. Dopo lo spartiacque rivoluzionario il popolo sovrano avvia la ricerca della sua possibile rappresentazione, nel contempo l'individuo intraprende il suo cammino di autodeterminazione e di conquista di diritti. L'uguaglianza teorizzata dallo stato di natura cerca di concretizzarsi in un'uguaglianza sempre più sostanziale. Occorre una conoscenza storica dei presupposti e delle aspettative, delle lotte e delle sconfitte, che ci hanno infine condotto all'elaborazione di questa particolare forma democratica moderna. Secondo Pierre Rosanvallon infatti, attraverso lo studio delle presunte promesse infrante della democrazia è possibile ipotizzarne nuove forme di rafforzamento e consolidamento che egli individua negli istituti contro-democratici, ovvero nuove forme di sorveglianza attiva, controllo ed allarme. Essi potrebbero sanare i limiti della partecipazione democratica proiettandoci in un futuro possibile di condivisione e sviluppo sociale realmente egualitario.
Liberi e uguali? Aporie della democrazia in Pierre Rosanvallon
CESAROTTO, MATTEO
2021/2022
Abstract
L'espressione "malessere della democrazia" è ormai di uso comune per evidenziare un profondo senso di insoddisfazione e disillusione. Ma la cosiddetta "crisi della democrazia" è frutto di un'involuzione e di un progressivo snaturamento dell'istituzione democratica oppure le sue aporie hanno carattere costitutivo? Si è tentata una risposta a questa domanda attraverso lo sguardo critico di Pierre Rosanvallon. La problematizzazione dei concetti di sovranità popolare, uguaglianza e rappresentanza ci conducono alla loro possibile genesi, individuata nella Rivoluzione Francese. Dopo lo spartiacque rivoluzionario il popolo sovrano avvia la ricerca della sua possibile rappresentazione, nel contempo l'individuo intraprende il suo cammino di autodeterminazione e di conquista di diritti. L'uguaglianza teorizzata dallo stato di natura cerca di concretizzarsi in un'uguaglianza sempre più sostanziale. Occorre una conoscenza storica dei presupposti e delle aspettative, delle lotte e delle sconfitte, che ci hanno infine condotto all'elaborazione di questa particolare forma democratica moderna. Secondo Pierre Rosanvallon infatti, attraverso lo studio delle presunte promesse infrante della democrazia è possibile ipotizzarne nuove forme di rafforzamento e consolidamento che egli individua negli istituti contro-democratici, ovvero nuove forme di sorveglianza attiva, controllo ed allarme. Essi potrebbero sanare i limiti della partecipazione democratica proiettandoci in un futuro possibile di condivisione e sviluppo sociale realmente egualitario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/10951