Questa tesi ha lo scopo di mostrare il ruolo della donna marocchina, quello che è veramente, i diritti e i doveri che l’islam le conferisce, non quella figura che viene trasmessa nei media e nella vita quotidiana. Le donne marocchine vengono spesso denominate oppresse ed inferiori facendo riferimento alla religione che chi non conosce giudica come discriminatoria. In un’epoca in cui le donne venivano considerate proprietà trasferibili, l’Islam le onorava nella società, proteggendole e attribuendole diritti che non avevano prima. L’Islam ha dato alle donne il diritto di lavorare, il diritto all’istruzione, il diritto di possedere e vendere proprietà, di sposare qualcuno a propria scelta, di conservare la propria identità dopo il matrimonio, di divorziare, di cercare protezione dalla legge, di votare e di partecipare a iniziative civiche e di impegno politico. La religione musulmana abolì la pratica di uccisione delle bambine che avveniva in Arabia Saudita prima dell’avvento dell’Islam e elevò la statura delle donne nella società a quella di dignità, stima e privilegio. Se le donne vengono viste come oppresse e inferiori è anche un po' colpa delle mentalità maschiliste. A volte si tratta di un vero e proprio retaggio culturale dovuto al contesto in cui si cresce. La donna oggi impone la sua presenza nell’ambito sportivo, universitario, della musica e anche in quello religioso. Le donne marocchine sono forti e coraggiose, infatti hanno svolto varie riforme per vedere i loro diritti garantiti. In questo campo, a svolgere un ruolo significativo vi è il Re Mohammed VI, che con il suo insediamento al trono nel 1999, ha promesso tanti cambiamenti come quelli che riguardano la giustizia e l’istruzione. In nessuno dei temi trattati dal Corano la donna viene percepita come una specie dell’uomo. Per Allah ad entrambi spetta eguale considerazione. I musulmani non sono sempre rappresentativi dell’Islam e possono seguire i propri interessi personali o le proprie influenze culturali. Quindi, le loro pratiche vanno contro le libertà e i diritti che l’Islam conferisce alle donne. La politica e la religione devono rimanere distinte, non sono le persone a dover imporre la spiritualità. La spiritualità deve essere qualcosa di personale, inviolabile. È importante l’istruzione perché porta alla consapevolezza e di conseguenza alla non discriminazione. L’uomo deve considerare la donna come la sua associata per la vita e la sua assistente nel compimento del compito. Bisogna che ella a sua volta consideri l’uomo come fosse un associato e un protettore. Le tradizioni patriarcali si sono infiltrate nelle interpretazioni del testo Islamico, legittimando usanze culturali che hanno reso le vite di molte donne musulmane insopportabili. È essenziale quindi impegnarsi a chiarire questi gravi malintesi tra coloro che usano la religione per opprimere le donne. Affinché la donna musulmana si comporti in accordo con gli insegnamenti dell’islam, è importante che le venga trasmessa la giusta interpretazione degli insegnamenti islamici. È importante quindi avere e trasmettere un’educazione religiosa, sulla base di interpretazioni che non siano influenzate dal contesto culturale che la circonda. Per quanto riguarda la donna marocchina, il 25 febbraio 2022, presenterò a Roma all’attuale Ambasciatore marocchino in Italia, Youssef Balla, un elaborato in cui chiederò un intervento da parte sua sul tema di questa tesi. Questo elaborato consisterà in un progetto di collaborazione con le istituzioni marocchine, le Moschee e le giovani ragazze che vogliono fornire corsi di sensibilizzazione.

TRA RETAGGIO CULTURALE E MODERNITA': LA CONDIZIONE DELLE DONNE MAROCCHINE

LAGHECHAOUA, LUBNA
2021/2022

Abstract

Questa tesi ha lo scopo di mostrare il ruolo della donna marocchina, quello che è veramente, i diritti e i doveri che l’islam le conferisce, non quella figura che viene trasmessa nei media e nella vita quotidiana. Le donne marocchine vengono spesso denominate oppresse ed inferiori facendo riferimento alla religione che chi non conosce giudica come discriminatoria. In un’epoca in cui le donne venivano considerate proprietà trasferibili, l’Islam le onorava nella società, proteggendole e attribuendole diritti che non avevano prima. L’Islam ha dato alle donne il diritto di lavorare, il diritto all’istruzione, il diritto di possedere e vendere proprietà, di sposare qualcuno a propria scelta, di conservare la propria identità dopo il matrimonio, di divorziare, di cercare protezione dalla legge, di votare e di partecipare a iniziative civiche e di impegno politico. La religione musulmana abolì la pratica di uccisione delle bambine che avveniva in Arabia Saudita prima dell’avvento dell’Islam e elevò la statura delle donne nella società a quella di dignità, stima e privilegio. Se le donne vengono viste come oppresse e inferiori è anche un po' colpa delle mentalità maschiliste. A volte si tratta di un vero e proprio retaggio culturale dovuto al contesto in cui si cresce. La donna oggi impone la sua presenza nell’ambito sportivo, universitario, della musica e anche in quello religioso. Le donne marocchine sono forti e coraggiose, infatti hanno svolto varie riforme per vedere i loro diritti garantiti. In questo campo, a svolgere un ruolo significativo vi è il Re Mohammed VI, che con il suo insediamento al trono nel 1999, ha promesso tanti cambiamenti come quelli che riguardano la giustizia e l’istruzione. In nessuno dei temi trattati dal Corano la donna viene percepita come una specie dell’uomo. Per Allah ad entrambi spetta eguale considerazione. I musulmani non sono sempre rappresentativi dell’Islam e possono seguire i propri interessi personali o le proprie influenze culturali. Quindi, le loro pratiche vanno contro le libertà e i diritti che l’Islam conferisce alle donne. La politica e la religione devono rimanere distinte, non sono le persone a dover imporre la spiritualità. La spiritualità deve essere qualcosa di personale, inviolabile. È importante l’istruzione perché porta alla consapevolezza e di conseguenza alla non discriminazione. L’uomo deve considerare la donna come la sua associata per la vita e la sua assistente nel compimento del compito. Bisogna che ella a sua volta consideri l’uomo come fosse un associato e un protettore. Le tradizioni patriarcali si sono infiltrate nelle interpretazioni del testo Islamico, legittimando usanze culturali che hanno reso le vite di molte donne musulmane insopportabili. È essenziale quindi impegnarsi a chiarire questi gravi malintesi tra coloro che usano la religione per opprimere le donne. Affinché la donna musulmana si comporti in accordo con gli insegnamenti dell’islam, è importante che le venga trasmessa la giusta interpretazione degli insegnamenti islamici. È importante quindi avere e trasmettere un’educazione religiosa, sulla base di interpretazioni che non siano influenzate dal contesto culturale che la circonda. Per quanto riguarda la donna marocchina, il 25 febbraio 2022, presenterò a Roma all’attuale Ambasciatore marocchino in Italia, Youssef Balla, un elaborato in cui chiederò un intervento da parte sua sul tema di questa tesi. Questo elaborato consisterà in un progetto di collaborazione con le istituzioni marocchine, le Moschee e le giovani ragazze che vogliono fornire corsi di sensibilizzazione.
2021
BETWEEN CULTURAL HERITAGE AND MODERNITY: THE CONDITION OF MOROCCAN WOMEN
DONNA
FEMMINISMO
CULTURA
MODERNITA'
ISLAM
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10985