In 2015 Polish presidential and parliamentary elections ended up with the victory of the right-wing party Law and Justice. Since then, the conservative party has put forward measures to undermine the independence of the Polish judicial system: main courts such as the Constitutional Tribunal, the Supreme Court and the National Council of the Judiciary were captured by the party. What is more, the captured institutions, in particular the Constitutional Tribunal, were used to adopt legal acts curtailing the rights of LGBTIQ+ people and also women access to sexual and reproductive health; additionally, human rights organizations, as well as media, were deprived of their freedom of expression, assembly and association; moreover, refugees that attempted to enter the Polish territory by crossing the Polish-Belarusian border were also subjected to severe human rights violations. Being Poland a EU member state the question arises on whether these violations result in negatively affecting the EU. Indeed, he European Union has bound its legitimacy and action, both within and beyond its borders, to the respect of core values that encompass the respect for the rule of law and human rights, as laid down in Article 2, Article 3 and Article 21 of the Consolidated Version of the Treaty on the European Union; moreover, observance, protection and promotion of these fundamental values are enshrined within the narrative adopted by the EU in approaching its security. The purpose of this research is indeed to determine whether violations that took place in Poland in regards to the rule of law and fundamental rights have consequences for EU security. To achieve this aim firstly a theoretical framework will be provided, which will investigate EU approach to security as connected to fundamental rights; secondly, EU core values’ violations within Polish jurisdiction and EU reaction to the latter will be analyzed in regards to their outcomes for the security of the EU; to conclude, two case studies related to the impact of Polish inconsistencies with EU core values on the functioning of EU institutions and their mechanisms will be provided.

Le elezioni presidenziali e parlamentari che si tennero in Polonia nel 2015 videro la vittoria del partito di estrema destra Diritto e Giustizia. Da allora il partito ha portato avanti delle riforme volte a minare l’indipendenza del sistema giudiziario polacco, in particolare della Corte Costituzionale, della Corte Suprema e del Consiglio Nazionale della Magistratura. In seguito, queste istituzioni, ormai assoggettate al partito, hanno favorito l’adozione di leggi volte alla limitazione dei diritti delle donne, della comunità LGBTIQ+, nonché delle libertà di espressione, assemblea ed associazione delle organizzazioni attive nella protezione dei diritti umani; inoltre, le autorità pubbliche polacche sono da ritenersi responsabili, insieme a quelle bielorusse, per le violazioni dei diritti dei richiedenti asilo lungo il confine con la Bielorussia. Essendo la Polonia uno Stato membro dell’Unione Europea, è naturale chiedersi se questi eventi abbiano avuto e stiano avendo tuttora delle conseguenze a livello comunitario; infatti, l’UE ha vincolato il suo processo di integrazione e la sua legittimità al rispetto dei valori fondamentali sanciti nell’Articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea, valori che le istituzioni polacche hanno mostrato di non riconoscere. Lo scopo di questo progetto è quello di determinare se le violazioni avvenute in Polonia in merito allo Stato di diritto e ai diritti fondamentali abbiano delle conseguenze sulla sicurezza dell’Unione. Per poter condurre questa ricerca, verrà in primo luogo fornito un quadro teorico volto a delineare l’approccio adottato dall’UE in termini di sicurezza ed a determinare l’importanza rivestita dai diritti fondamentali all’interno di quest’ultimo; successivamente verrà analizzato come il mancato rispetto dello Stato di diritto dei diritti fondamentali in Polonia, nonché la strategia adottata dall’Unione nei confronti di quest’ultima, abbiano avuto delle ripercussioni sulla sicurezza dell’UE; infine, verranno presi in esame dei “case-study” al fine di indagare gli effetti dell’approccio intrapreso dalla classe politica polacca nei riguardi dei valori fondamentali dell’UE sul funzionamento delle istituzioni dell'Unione Europea.

Decostruendo l'archiettura della sicurezza dell'UE: le violazioni dei diritti umani in Pollonia (2015-2021)

MUSSOLIN, NICOLE
2021/2022

Abstract

In 2015 Polish presidential and parliamentary elections ended up with the victory of the right-wing party Law and Justice. Since then, the conservative party has put forward measures to undermine the independence of the Polish judicial system: main courts such as the Constitutional Tribunal, the Supreme Court and the National Council of the Judiciary were captured by the party. What is more, the captured institutions, in particular the Constitutional Tribunal, were used to adopt legal acts curtailing the rights of LGBTIQ+ people and also women access to sexual and reproductive health; additionally, human rights organizations, as well as media, were deprived of their freedom of expression, assembly and association; moreover, refugees that attempted to enter the Polish territory by crossing the Polish-Belarusian border were also subjected to severe human rights violations. Being Poland a EU member state the question arises on whether these violations result in negatively affecting the EU. Indeed, he European Union has bound its legitimacy and action, both within and beyond its borders, to the respect of core values that encompass the respect for the rule of law and human rights, as laid down in Article 2, Article 3 and Article 21 of the Consolidated Version of the Treaty on the European Union; moreover, observance, protection and promotion of these fundamental values are enshrined within the narrative adopted by the EU in approaching its security. The purpose of this research is indeed to determine whether violations that took place in Poland in regards to the rule of law and fundamental rights have consequences for EU security. To achieve this aim firstly a theoretical framework will be provided, which will investigate EU approach to security as connected to fundamental rights; secondly, EU core values’ violations within Polish jurisdiction and EU reaction to the latter will be analyzed in regards to their outcomes for the security of the EU; to conclude, two case studies related to the impact of Polish inconsistencies with EU core values on the functioning of EU institutions and their mechanisms will be provided.
2021
Undoing the EU Security Architecture: Human Rights Violations in Poland (2015-2021)
Le elezioni presidenziali e parlamentari che si tennero in Polonia nel 2015 videro la vittoria del partito di estrema destra Diritto e Giustizia. Da allora il partito ha portato avanti delle riforme volte a minare l’indipendenza del sistema giudiziario polacco, in particolare della Corte Costituzionale, della Corte Suprema e del Consiglio Nazionale della Magistratura. In seguito, queste istituzioni, ormai assoggettate al partito, hanno favorito l’adozione di leggi volte alla limitazione dei diritti delle donne, della comunità LGBTIQ+, nonché delle libertà di espressione, assemblea ed associazione delle organizzazioni attive nella protezione dei diritti umani; inoltre, le autorità pubbliche polacche sono da ritenersi responsabili, insieme a quelle bielorusse, per le violazioni dei diritti dei richiedenti asilo lungo il confine con la Bielorussia. Essendo la Polonia uno Stato membro dell’Unione Europea, è naturale chiedersi se questi eventi abbiano avuto e stiano avendo tuttora delle conseguenze a livello comunitario; infatti, l’UE ha vincolato il suo processo di integrazione e la sua legittimità al rispetto dei valori fondamentali sanciti nell’Articolo 2 del Trattato sull’Unione Europea, valori che le istituzioni polacche hanno mostrato di non riconoscere. Lo scopo di questo progetto è quello di determinare se le violazioni avvenute in Polonia in merito allo Stato di diritto e ai diritti fondamentali abbiano delle conseguenze sulla sicurezza dell’Unione. Per poter condurre questa ricerca, verrà in primo luogo fornito un quadro teorico volto a delineare l’approccio adottato dall’UE in termini di sicurezza ed a determinare l’importanza rivestita dai diritti fondamentali all’interno di quest’ultimo; successivamente verrà analizzato come il mancato rispetto dello Stato di diritto dei diritti fondamentali in Polonia, nonché la strategia adottata dall’Unione nei confronti di quest’ultima, abbiano avuto delle ripercussioni sulla sicurezza dell’UE; infine, verranno presi in esame dei “case-study” al fine di indagare gli effetti dell’approccio intrapreso dalla classe politica polacca nei riguardi dei valori fondamentali dell’UE sul funzionamento delle istituzioni dell'Unione Europea.
EU Common Security
Rule of Law
Women Rights
LGBTIQ Rights
Refugee Rights
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/10993