Introduzione.La gastrite autoimmune (GAI) è un disordine infiammatorio, cronico ed immunomediato dello stomaco caratterizzato da progressiva atrofia della mucosa ossintica. Sebbene l’eziopatogenesi non sia ancora conosciuta, negli ultimi anni è stato dimostrato un ruolo rilevante dell’infezione da H. pylori. Nonostante diagnosi e follow-up dei pazienti GAI siano principalmente di tipo endoscopico/istologico, recenti studi hanno evidenziato come l’analisi dell’espressione dei miRNA possa rivestire un ruolo di rilievo come fattore diagnostico, biomarker di progressione neoplastica e, potenzialmente, bersaglio terapeutico. Scopo.Nel presente studio ci si è posti l’obiettivo di confrontare pazienti affetti da GAI HP-relata (diagnosi istologica di GAI e storia di HP/atrofia antrale) con pazienti affetti da GAI primaria (diagnosi istologica di GAI senza HP/atrofia antrale). In particolare, sono state analizzate: caratteristiche clinico-demografiche/bioumorali/istologiche e l’associazione con altre patologie autoimmuni o neoplastiche. Successivamente, è stato valutato il profilo di espressione di alcuni miRNA in pazienti affetti da GAI, da gastrite atrofica multifocale (GAM) e in controlli sani per evidenziare eventuali differenze di espressione. Materiali e metodi.Sono stati reclutati nello studio 103 pazienti affetti da GAI sottoposti ad EGDS tra gennaio 2011 ed aprile 2021 presso l’Endoscopia Digestiva dell’UOC di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova. I pazienti reclutati sono stati suddivisi in due gruppi: GAI primarie (n=57) e GAI HP-relata/atrofia antrale (n=46). Per ciascun paziente sono stati raccolti dati anamnestici e bioumorali mediante consultazione delle cartelle cliniche. Successivamente, ogni paziente è stato sottoposto ad EGDS di controllo con mappatura bioptica. Infine, sono stati dosati i livelli circolanti di miR21-5p (oncogene), miR142-3p (oncosoppressore), miR223-3p (oncogene), miR155-5p (oncogene ed oncosoppressore).Analogo confronto è stato eseguito tra pazienti affetti da GAI, da GAM (n=20) e controlli sani (n=8). Risultati.I due gruppi di pazienti GAI risultano simili per caratteristiche anagrafiche, bioumorali, anamnestiche e da un punto di vista del danno istopatologico. Le differenze diventano più evidenti confrontando i pazienti GAI con i pazienti GAM: dal punto di vista della stadiazione OLGA, i primi risultano appartenere maggiormente al primo ed al secondo stadio, mentre i secondi raggiungono anche il quarto stadio. Interessante da menzionare è quanto emerso dall’analisi dei miRNA: miR-21 (oncogene) risulta maggiormente espresso nei gruppi GAI primaria (p=0.024), GAI HP/aa (p<0.001) e GAM (p=0.039) rispetto ai controlli sani; miR-142 (oncosoppressore) risulta iperespresso nei controlli sani (vs GAI primaria p=0.059;vs GAI-HP/AA p=0.034;vs GAM p=0.021); miR-155 (oncogene ed oncosoppressore) non presenta differenze significative tra i 4 gruppi; miR-223 (oncogene) risulta overespresso nei controlli sani (vs GAI primarie, p=0.012;vs GAI HP/atrofia antrale, p=0.005;vs GAM, p=0.001) e maggiormente espresso nelle GAI primarie rispetto alle GAM (p=0.022). Conclusioni.Molteplici sono le pathways cellulari controllate a livello post-genomico dai miRNA, ma la modulazione della loro espressione potrebbe rappresentare una rivoluzione nel controllo della storia naturale delle lesioni gastriche atrofiche nei soggetti affetti. Un tale sviluppo potrebbe aprire nuovi scenari diagnostico-terapeutici nell’ambito delle gastriti atrofiche e delle altre lesioni coinvolte nella cascata di Correa, come metaplasia intestinale/SPEM o nelle lesioni displastiche:il controllo dell’espressione genica dei miRNA potrebbe aiutare nel follow-up delle lesioni gastriche nei pazienti affetti da gastrite atrofica, identificando un maggior rischio di progressione di malattia o addirittura facendo sì che il quadro istopatologico possa non peggiorare e in alcuni casi regredire.
Gastrite atrofica autoimmune: ruolo dei microRNA in relazione all'infezione da H. pylori
COLLESEI, EUGENIO
2021/2022
Abstract
Introduzione.La gastrite autoimmune (GAI) è un disordine infiammatorio, cronico ed immunomediato dello stomaco caratterizzato da progressiva atrofia della mucosa ossintica. Sebbene l’eziopatogenesi non sia ancora conosciuta, negli ultimi anni è stato dimostrato un ruolo rilevante dell’infezione da H. pylori. Nonostante diagnosi e follow-up dei pazienti GAI siano principalmente di tipo endoscopico/istologico, recenti studi hanno evidenziato come l’analisi dell’espressione dei miRNA possa rivestire un ruolo di rilievo come fattore diagnostico, biomarker di progressione neoplastica e, potenzialmente, bersaglio terapeutico. Scopo.Nel presente studio ci si è posti l’obiettivo di confrontare pazienti affetti da GAI HP-relata (diagnosi istologica di GAI e storia di HP/atrofia antrale) con pazienti affetti da GAI primaria (diagnosi istologica di GAI senza HP/atrofia antrale). In particolare, sono state analizzate: caratteristiche clinico-demografiche/bioumorali/istologiche e l’associazione con altre patologie autoimmuni o neoplastiche. Successivamente, è stato valutato il profilo di espressione di alcuni miRNA in pazienti affetti da GAI, da gastrite atrofica multifocale (GAM) e in controlli sani per evidenziare eventuali differenze di espressione. Materiali e metodi.Sono stati reclutati nello studio 103 pazienti affetti da GAI sottoposti ad EGDS tra gennaio 2011 ed aprile 2021 presso l’Endoscopia Digestiva dell’UOC di Gastroenterologia dell’Azienda Ospedale Università di Padova. I pazienti reclutati sono stati suddivisi in due gruppi: GAI primarie (n=57) e GAI HP-relata/atrofia antrale (n=46). Per ciascun paziente sono stati raccolti dati anamnestici e bioumorali mediante consultazione delle cartelle cliniche. Successivamente, ogni paziente è stato sottoposto ad EGDS di controllo con mappatura bioptica. Infine, sono stati dosati i livelli circolanti di miR21-5p (oncogene), miR142-3p (oncosoppressore), miR223-3p (oncogene), miR155-5p (oncogene ed oncosoppressore).Analogo confronto è stato eseguito tra pazienti affetti da GAI, da GAM (n=20) e controlli sani (n=8). Risultati.I due gruppi di pazienti GAI risultano simili per caratteristiche anagrafiche, bioumorali, anamnestiche e da un punto di vista del danno istopatologico. Le differenze diventano più evidenti confrontando i pazienti GAI con i pazienti GAM: dal punto di vista della stadiazione OLGA, i primi risultano appartenere maggiormente al primo ed al secondo stadio, mentre i secondi raggiungono anche il quarto stadio. Interessante da menzionare è quanto emerso dall’analisi dei miRNA: miR-21 (oncogene) risulta maggiormente espresso nei gruppi GAI primaria (p=0.024), GAI HP/aa (p<0.001) e GAM (p=0.039) rispetto ai controlli sani; miR-142 (oncosoppressore) risulta iperespresso nei controlli sani (vs GAI primaria p=0.059;vs GAI-HP/AA p=0.034;vs GAM p=0.021); miR-155 (oncogene ed oncosoppressore) non presenta differenze significative tra i 4 gruppi; miR-223 (oncogene) risulta overespresso nei controlli sani (vs GAI primarie, p=0.012;vs GAI HP/atrofia antrale, p=0.005;vs GAM, p=0.001) e maggiormente espresso nelle GAI primarie rispetto alle GAM (p=0.022). Conclusioni.Molteplici sono le pathways cellulari controllate a livello post-genomico dai miRNA, ma la modulazione della loro espressione potrebbe rappresentare una rivoluzione nel controllo della storia naturale delle lesioni gastriche atrofiche nei soggetti affetti. Un tale sviluppo potrebbe aprire nuovi scenari diagnostico-terapeutici nell’ambito delle gastriti atrofiche e delle altre lesioni coinvolte nella cascata di Correa, come metaplasia intestinale/SPEM o nelle lesioni displastiche:il controllo dell’espressione genica dei miRNA potrebbe aiutare nel follow-up delle lesioni gastriche nei pazienti affetti da gastrite atrofica, identificando un maggior rischio di progressione di malattia o addirittura facendo sì che il quadro istopatologico possa non peggiorare e in alcuni casi regredire.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11013