Blood Flow Restriction e la sua applicazione nell'allenamento contro-resistenza per gli anziani

L’esercizio contro resistenza a bassa intensità, combinato con la parziale occlusione del flusso sanguigno degli arti (Blood Flow Restriction o BFR), sta aumentando la sua popolarità all’interno della ricerca scientifica. Sono sempre maggiori, infatti, le prove a favore del potenziale di questo particolare metodo di allenamento, il quale sembrerebbe indurre miglioramenti a livello muscolare simili a quelli indotti dall’esercizio contro resistenza ad alta intensità. Per la popolazione anziana, l’esercizio contro-resistenza risulta di fondamentale efficacia per contrastare l’insorgenza della sarcopenia. Tuttavia, per alcuni individui, l’utilizzo di alti carichi di allenamento, a causa dell’elevato impatto a livello articolare, può essere sconsigliato. L’allenamento a bassa intensità con Blood Flow Restriction è stato dimostrato essere in grado di produrre miglioramenti muscolari in termini di forza, massa e funzionalità, simili a quelli indotti dall’allenamento ad alta intensità in soggetti di età avanzata. Inoltre, l’esercizio con moderata restrizione vascolare, tramite l’utilizzo di carichi bassi, è risultato maggiormente accessibile per gli individui colpiti da osteoartrite, rispetto all’allenamento tradizionale, riducendo la sensazione di disagio e dolore provata a livello articolare. Al momento, il metodo del BFR, appare sicuro, sia per gli individui giovani, che quelli anziani, con rischio molto basso che si verifichino gli effetti collaterali associati, come ad esempio la formazione di trombi. L’esercizio contro-resistenza con Blood Flow Restriction, perciò, può essere considerato una valida alternativa all’allenamento ad alta intensità per gli individui anziani, risultando maggiormente efficace per coloro a cui l’utilizzo di carichi di allenamento elevati potrebbe procurare disagio.