Gli approcci basati sul DNA ambientale (eDNA) costituiscono una frontiera in rapida e progressiva espansione nell’ambito della biologia della conservazione. Nello studio in esame, si dimostra come gli approcci basati sull’eDNA, associati a metodiche di multiplex-PCR, siano in grado di rilevare la variabilità genetica intraspecifica non solo a livello di siti variabili all’interno del genoma mitocondriale, ma anche nel genoma nucleare, consentendo così di valutare le frequenze degli alleli a livello di popolazione e di stimare l’abbondanza assoluta di una specie in un campione di eDNA. Allestendo un pannello di loci microsatelliti per la specie Neogobius melanostomus, ed effettuando campionamenti sia in mesocosmi sperimentali, sia in campo, sono state confrontate le frequenze degli alleli ottenute a partire da eDNA e campioni di tessuto della specie target. In entrambi i tipi di campionamento è emersa una significativa correlazione tra le stime delle frequenze alleliche ottenute da eDNA e quelle ottenute da campioni di tessuto, ad indicare come anche i marcatori nucleari possano venire amplificati in modo affidabile a partire da campioni ambientali. Pur necessitando di opportune validazioni, questo approccio pone le basi per la possibilità di condurre studi di genetica di popolazione basati su DNA ambientale, e, per questo, non invasivi.

Il DNA ambientale (eDNA) nucleare stima le frequenze alleliche e l'abbondanza di una popolazione in mesocosmi sperimentali ed esperimenti sul campo

PLACENTINO, ANNA MARIA
2021/2022

Abstract

Gli approcci basati sul DNA ambientale (eDNA) costituiscono una frontiera in rapida e progressiva espansione nell’ambito della biologia della conservazione. Nello studio in esame, si dimostra come gli approcci basati sull’eDNA, associati a metodiche di multiplex-PCR, siano in grado di rilevare la variabilità genetica intraspecifica non solo a livello di siti variabili all’interno del genoma mitocondriale, ma anche nel genoma nucleare, consentendo così di valutare le frequenze degli alleli a livello di popolazione e di stimare l’abbondanza assoluta di una specie in un campione di eDNA. Allestendo un pannello di loci microsatelliti per la specie Neogobius melanostomus, ed effettuando campionamenti sia in mesocosmi sperimentali, sia in campo, sono state confrontate le frequenze degli alleli ottenute a partire da eDNA e campioni di tessuto della specie target. In entrambi i tipi di campionamento è emersa una significativa correlazione tra le stime delle frequenze alleliche ottenute da eDNA e quelle ottenute da campioni di tessuto, ad indicare come anche i marcatori nucleari possano venire amplificati in modo affidabile a partire da campioni ambientali. Pur necessitando di opportune validazioni, questo approccio pone le basi per la possibilità di condurre studi di genetica di popolazione basati su DNA ambientale, e, per questo, non invasivi.
2021
Nuclear eDNA estimates population allele frequencies and abundance in experimental mesocosms and field samples
DNA ambientale
Microsatelliti
Miscele di DNA
Diversità genetica
Specie invasive
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Placentino_AnnaMaria.pdf

accesso aperto

Dimensione 925.79 kB
Formato Adobe PDF
925.79 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11154