La tesi intende descrivere il progetto di ricerca svolto dalla tirocinante, nella seconda parte dell’anno scolastico 2020/2021, presso una scuola primaria in provincia di Vicenza. Il progetto è nato con l’obiettivo di indagare l’attuazione della metodologia del dialogo in una classe quinta della scuola primaria, nella speranza di poterne rilevare eventuali benefici, ma anche di evidenziare le difficoltà incontrate. Il progetto vuole inoltre diventare risorsa formativa per la tirocinante, attraverso la riflessione sull’esperienza svolta, in ottica professionalizzante. L’intero progetto fa riferimento a uno specifico gruppo classe, descritto come caratterizzato da dinamiche competitive e conflittuali. Molti degli alunni faticano a partecipare spontaneamente alle attività, ad esprimere il proprio punto di vista, ad accettare opinioni diverse dalle proprie e a rispettare i turni di parola. Spesso i confronti sfociano in litigi o arrabbiature che necessitano della costante mediazione dell’insegnante. Si rileva la necessità di creare momenti di condivisione e apertura all’altro, durante i quali valorizzare i diversi punti di vista e le individualità, fornendo nuove modalità di approccio relazionale e di gestione dei contrasti interni al gruppo. Durante il progetto si cerca di offrire agli alunni uno spazio e un tempo per l’espressione del proprio pensiero e per l’ascolto reciproco. Attraverso varie modalità di raccolta dei dati si intende rilevare se, la proposta di attività dialogiche, possa comportare situazioni di co-costruzione di conoscenza, di accettazione dell’opinione altrui e miglioramenti nelle abilità comunicative. Dato il bisogno emerso nel gruppo classe, la ricerca dello sfondo teorico di riferimento si concentra su alcuni degli autori che hanno trattato il tema del dialogo e, più nello specifico, del dialogo a scuola, come modalità di co-costruzione di conoscenza, di condivisione di significati e di esperienze, di riflessione condivisa e di ascolto reciproco. In quest’ottica il dialogo viene inteso come un bisogno e un diritto di ogni bambino e di ogni bambina, un momento in cui i diversi punti di vista si incontrano democraticamente per l’arricchimento di ognuno. Si accenna in particolare ad autori come Matthew Lipman, Marina Santi, Franco Lorenzoni, e molti altri. La ricerca della lettura si è svolta utilizzando il sito delle biblioteche vicentine e portali di ricerca tra i quali Google Scholar, Universe e GalileoDiscovery. Altri approfondimenti derivano del percorso di studi della tirocinante. Lo sfondo metodologico di ricerca fa riferimento al paradigma ecologico e all’epistemologia naturalistica. La metodologia della narrative inquiry appare la più opportuna al fine di valorizzare l’esperienza condotta dalla tirocinante, attraverso il racconto dei fatti e la riflessione su di essi. Il fenomeno indagato è considerato come strettamente determinato dal contesto in cui è avvenuto e dalle dinamiche relazionali che lo caratterizzano. Le conclusioni riportano le riflessioni della tirocinante in merito alle competenze acquisite e alle difficoltà incontrate. Si riporta inoltre l’apprezzamento degli alunni nei confronti delle attività di dialogo, la buona partecipazione, anche degli alunni solitamente meno partecipativi, e la pertinenza degli interventi. Si rilevano situazioni di co-costruzione di conoscenza e di riflessione sulle esperienze personali. Infine vengono evidenziati progressi nel rispetto dei turni di parola e nell’accettazione delle opinioni altrui.

Il dialogo in classe. Un'esperienza di dialogo alla scuola primaria.

CONTALBRIGO, GIORGIA
2021/2022

Abstract

La tesi intende descrivere il progetto di ricerca svolto dalla tirocinante, nella seconda parte dell’anno scolastico 2020/2021, presso una scuola primaria in provincia di Vicenza. Il progetto è nato con l’obiettivo di indagare l’attuazione della metodologia del dialogo in una classe quinta della scuola primaria, nella speranza di poterne rilevare eventuali benefici, ma anche di evidenziare le difficoltà incontrate. Il progetto vuole inoltre diventare risorsa formativa per la tirocinante, attraverso la riflessione sull’esperienza svolta, in ottica professionalizzante. L’intero progetto fa riferimento a uno specifico gruppo classe, descritto come caratterizzato da dinamiche competitive e conflittuali. Molti degli alunni faticano a partecipare spontaneamente alle attività, ad esprimere il proprio punto di vista, ad accettare opinioni diverse dalle proprie e a rispettare i turni di parola. Spesso i confronti sfociano in litigi o arrabbiature che necessitano della costante mediazione dell’insegnante. Si rileva la necessità di creare momenti di condivisione e apertura all’altro, durante i quali valorizzare i diversi punti di vista e le individualità, fornendo nuove modalità di approccio relazionale e di gestione dei contrasti interni al gruppo. Durante il progetto si cerca di offrire agli alunni uno spazio e un tempo per l’espressione del proprio pensiero e per l’ascolto reciproco. Attraverso varie modalità di raccolta dei dati si intende rilevare se, la proposta di attività dialogiche, possa comportare situazioni di co-costruzione di conoscenza, di accettazione dell’opinione altrui e miglioramenti nelle abilità comunicative. Dato il bisogno emerso nel gruppo classe, la ricerca dello sfondo teorico di riferimento si concentra su alcuni degli autori che hanno trattato il tema del dialogo e, più nello specifico, del dialogo a scuola, come modalità di co-costruzione di conoscenza, di condivisione di significati e di esperienze, di riflessione condivisa e di ascolto reciproco. In quest’ottica il dialogo viene inteso come un bisogno e un diritto di ogni bambino e di ogni bambina, un momento in cui i diversi punti di vista si incontrano democraticamente per l’arricchimento di ognuno. Si accenna in particolare ad autori come Matthew Lipman, Marina Santi, Franco Lorenzoni, e molti altri. La ricerca della lettura si è svolta utilizzando il sito delle biblioteche vicentine e portali di ricerca tra i quali Google Scholar, Universe e GalileoDiscovery. Altri approfondimenti derivano del percorso di studi della tirocinante. Lo sfondo metodologico di ricerca fa riferimento al paradigma ecologico e all’epistemologia naturalistica. La metodologia della narrative inquiry appare la più opportuna al fine di valorizzare l’esperienza condotta dalla tirocinante, attraverso il racconto dei fatti e la riflessione su di essi. Il fenomeno indagato è considerato come strettamente determinato dal contesto in cui è avvenuto e dalle dinamiche relazionali che lo caratterizzano. Le conclusioni riportano le riflessioni della tirocinante in merito alle competenze acquisite e alle difficoltà incontrate. Si riporta inoltre l’apprezzamento degli alunni nei confronti delle attività di dialogo, la buona partecipazione, anche degli alunni solitamente meno partecipativi, e la pertinenza degli interventi. Si rilevano situazioni di co-costruzione di conoscenza e di riflessione sulle esperienze personali. Infine vengono evidenziati progressi nel rispetto dei turni di parola e nell’accettazione delle opinioni altrui.
2021
Dialogue in the classroom. An experience of dialogue at primary school.
Dialogo
Scuola primaria
Narrative inquiry
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