Contaminanti chimici considerati tossici e cancerogeni, come l'arsenico, apportano gravi danni alla popolazione esposta, come lo sviluppo di tumori e disfunzioni del sistema cardiovascolare e ormonale. Nel nord del Lazio, dove i bacini idrici alloggiano in rocce vulcaniche, ricche di arsenico, si sono rilevate concentrazioni oltre il limite di legge. Attraverso l'ifenazione di tecniche di separazione, come l'elettroforesi capillare (CE) o cromatografia liquida a fase stazionaria ionica ad alte prestazioni (HPLIC), con metodi di rivelazione molto sensibili, come il plasma accoppiato induttivamente con rivelazione a spettrometria di massa (ICP-MS), è possibile eseguire analisi qualitative e quantitative molto accurate e con bassi limiti di rilevabilità. La rimozione dell'arsenico è una problematica irrisolta a causa della complessa matrice che è l'acqua di falda. La combinazione di diversi processi, come la coagulazione, la precipitazione e la filtrazione, portano ad una diminuzione della concentrazioni di arsenico. Lo sviluppo di nuovi materiali adsorbenti specifici per l'arsenico e membrane filtranti performanti possono essere l'inizio di nuove tecniche che permettano l'utilizzo di questi anche su larga scala.
Qualità delle acque superficiali e sotterranee come fonte di acqua potabile
CHECCOZZO, AGATA
2021/2022
Abstract
Contaminanti chimici considerati tossici e cancerogeni, come l'arsenico, apportano gravi danni alla popolazione esposta, come lo sviluppo di tumori e disfunzioni del sistema cardiovascolare e ormonale. Nel nord del Lazio, dove i bacini idrici alloggiano in rocce vulcaniche, ricche di arsenico, si sono rilevate concentrazioni oltre il limite di legge. Attraverso l'ifenazione di tecniche di separazione, come l'elettroforesi capillare (CE) o cromatografia liquida a fase stazionaria ionica ad alte prestazioni (HPLIC), con metodi di rivelazione molto sensibili, come il plasma accoppiato induttivamente con rivelazione a spettrometria di massa (ICP-MS), è possibile eseguire analisi qualitative e quantitative molto accurate e con bassi limiti di rilevabilità. La rimozione dell'arsenico è una problematica irrisolta a causa della complessa matrice che è l'acqua di falda. La combinazione di diversi processi, come la coagulazione, la precipitazione e la filtrazione, portano ad una diminuzione della concentrazioni di arsenico. Lo sviluppo di nuovi materiali adsorbenti specifici per l'arsenico e membrane filtranti performanti possono essere l'inizio di nuove tecniche che permettano l'utilizzo di questi anche su larga scala.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11486