ABSTRACT Background: Il presente elaborato di tesi ha come obiettivo quello di affrontare una patologia di rilevante importanza come la depressione post partum. La gravidanza e il passaggio alla maternità costituiscono un evento molto significativo della vita, che risulta di per sé molto stressante. Colpisce il benessere biopsicosociale di una donna, rendendola vulnerabile a disturbi dell’umore come la depressione post partum. Tale patologia si rivela debilitante ed è caratterizzata da sentimenti come: estrema tristezza, ansia, disperazione, irritabilità, perdita di piacere. Il disturbo ha conseguenze profonde, che colpiscono la madre, il bambino e l’intero nucleo familiare. La madre può presentare difficoltà a svolgere anche i compiti più semplici; nei casi più gravi può esserci il distacco dal bambino. Nonostante l’attenzione sia aumentata nel corso degli anni, esistono ancora barriere alla diagnosi e al trattamento. In un momento delicato come il periodo post parto, le donne provano emozioni di disagio e di profonda tristezza, non si sentono giustificate nel chiedere aiuto oppure sottovalutano i sintomi a causa della pressione sociale, che vede la maternità come momento caratterizzato esclusivamente da sentimenti di gioia e appagamento. È di grande importanza investire energie negli aspetti relativi all’ambito materno infantile, conoscere le modalità che promuovono il benessere psicologico della madre durante la gravidanza e soprattutto dopo il parto. La figura dell’infermiere collabora con altre figure professionali specifiche che, per la loro formazione e il loro campo di intervento, rappresentano i riferimenti per la paziente ostetrica. Aiutare le donne affette da depressione è difficile perché bisogna saperle accogliere e accompagnarle durante tutto il processo di elaborazione. Le scelte di cura non dovrebbero essere casuali, gli atteggiamenti comportamentali e professionali devono essere mirati perché, per progettare l’assistenza infermieristica più adeguata, è necessario possedere delle idonee competenze e conoscenze tecniche.
Depressione post-partum: il ruolo dell'infermiere nella relazione con la donna.
BALLESHA, ALBA
2020/2021
Abstract
ABSTRACT Background: Il presente elaborato di tesi ha come obiettivo quello di affrontare una patologia di rilevante importanza come la depressione post partum. La gravidanza e il passaggio alla maternità costituiscono un evento molto significativo della vita, che risulta di per sé molto stressante. Colpisce il benessere biopsicosociale di una donna, rendendola vulnerabile a disturbi dell’umore come la depressione post partum. Tale patologia si rivela debilitante ed è caratterizzata da sentimenti come: estrema tristezza, ansia, disperazione, irritabilità, perdita di piacere. Il disturbo ha conseguenze profonde, che colpiscono la madre, il bambino e l’intero nucleo familiare. La madre può presentare difficoltà a svolgere anche i compiti più semplici; nei casi più gravi può esserci il distacco dal bambino. Nonostante l’attenzione sia aumentata nel corso degli anni, esistono ancora barriere alla diagnosi e al trattamento. In un momento delicato come il periodo post parto, le donne provano emozioni di disagio e di profonda tristezza, non si sentono giustificate nel chiedere aiuto oppure sottovalutano i sintomi a causa della pressione sociale, che vede la maternità come momento caratterizzato esclusivamente da sentimenti di gioia e appagamento. È di grande importanza investire energie negli aspetti relativi all’ambito materno infantile, conoscere le modalità che promuovono il benessere psicologico della madre durante la gravidanza e soprattutto dopo il parto. La figura dell’infermiere collabora con altre figure professionali specifiche che, per la loro formazione e il loro campo di intervento, rappresentano i riferimenti per la paziente ostetrica. Aiutare le donne affette da depressione è difficile perché bisogna saperle accogliere e accompagnarle durante tutto il processo di elaborazione. Le scelte di cura non dovrebbero essere casuali, gli atteggiamenti comportamentali e professionali devono essere mirati perché, per progettare l’assistenza infermieristica più adeguata, è necessario possedere delle idonee competenze e conoscenze tecniche.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11502