BACKGROUNG Il sovraffollamento nei reparti di Pronto Soccorso (PS) è un problema diffuso a livello mondiale. Questo comporta lunghe attese (anche superiori alle 4 ore) nelle sale di attesa, abbassamento della qualità del lavoro del personale sanitario, difficoltà dell’accesso ai reparti di degenza per coloro i quali ne necessitano. OBIETTIVO: Indagare le cause e le variabili correlate al sovraffollamento nei PS. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo della banca dati Pubmed. Sono state, inoltre, condotte interviste mirate a professionisti dei 6 PS dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana. Risultati: La causa maggiore di sovraffollamento è data dalla presenza dei codici minori (ingressi nel dipartimento di emergenza in assenza di reali necessità di carattere urgente). Questi, a loro volta, sono determinati da una percepita inadeguatezza di risposta del territorio, che non è in grado di soddisfare le richieste di salute dei cittadini, costretti a rivolgersi al PS per trovare risposte. Gli accessi “non appropriati” sono correlati a genere, età, etnia e giorni della settimana (i weekend). Le opinioni dei professionisti sono in linea con la letteratura, anche se il termine accesso “non appropriato” non è condiviso da tutti e condizionato dal territorio di appartenenza. . Conclusioni: Il potenziamento del personale nei reparti di PS, l’uso di ambulatori esclusivamente dedicati ai codici minori, l’utilizzo dei protocolli See&Treat e Fast Track, nonché la revisione dei modelli organizzativi di presa in carico nel territorio, sono strategie di possibile di miglioramento del sovraffollamento.
Sovraffollamento in Pronto Soccorso: variabili correlate agli "accessi non appropriati". Revisione della Letteratura
BONATO, DAMIANO
2020/2021
Abstract
BACKGROUNG Il sovraffollamento nei reparti di Pronto Soccorso (PS) è un problema diffuso a livello mondiale. Questo comporta lunghe attese (anche superiori alle 4 ore) nelle sale di attesa, abbassamento della qualità del lavoro del personale sanitario, difficoltà dell’accesso ai reparti di degenza per coloro i quali ne necessitano. OBIETTIVO: Indagare le cause e le variabili correlate al sovraffollamento nei PS. Materiali e metodi: È stata condotta una revisione di letteratura mediante l’utilizzo della banca dati Pubmed. Sono state, inoltre, condotte interviste mirate a professionisti dei 6 PS dell’Azienda Ulss 2 Marca Trevigiana. Risultati: La causa maggiore di sovraffollamento è data dalla presenza dei codici minori (ingressi nel dipartimento di emergenza in assenza di reali necessità di carattere urgente). Questi, a loro volta, sono determinati da una percepita inadeguatezza di risposta del territorio, che non è in grado di soddisfare le richieste di salute dei cittadini, costretti a rivolgersi al PS per trovare risposte. Gli accessi “non appropriati” sono correlati a genere, età, etnia e giorni della settimana (i weekend). Le opinioni dei professionisti sono in linea con la letteratura, anche se il termine accesso “non appropriato” non è condiviso da tutti e condizionato dal territorio di appartenenza. . Conclusioni: Il potenziamento del personale nei reparti di PS, l’uso di ambulatori esclusivamente dedicati ai codici minori, l’utilizzo dei protocolli See&Treat e Fast Track, nonché la revisione dei modelli organizzativi di presa in carico nel territorio, sono strategie di possibile di miglioramento del sovraffollamento.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11507