Background. Although falls and fall-related injuries have been recognized as a preventable health problem, they are still very common occurrences. Various research confirms that at least one third of people living in communities aged 65 and over and half of those aged 80 and over fall at least once a year. Globally, about half of all falls occur at home. Seniors who fall have two to three times more chance of falling again within a year. Faced with this, the prevention of falls is an increasingly important and necessary component for a society that has to cope with an ever increasing percentage of the elderly. Objective and Method. Identify which are the most effective strategies for reducing episodes of falls in the elderly as well as preventing them. The search was carried out using the Medline database, via Pubmed, on various types of studies and integrated with manual searches on various official sites relevant to the topic, in the period between October and December 2021. Results. The interventions for the prevention of falls are essentially of two types: single interventions, which involve one or the combination of two or more interventions of the same category, or involve combinations of two or more types of interventions of different categories. Their delivery - multi-component - can be divided into two subgroups: 1) multifactorial interventions and 2) multicomponent interventions. Discussions. Most fall prevention interventions in the elderly follow the ProFaNE classification. Although an important feature of the taxonomy is the distinction between different categories and combinations of interventions, it has been found that in addition to not being completely exhaustive. Interventions may differ depending on the population at risk, location, culture and belief. The major guidelines support the multifactorial prevention program, however there are authors opposed to the adoption of this intervention as they do not consider it the most effective. Conclusion. Falls are not an inevitable part of aging. They can be prevented with properly designed intervention programs. The interventions, whether single, multiple or multifactorial, had positive effects on fall rates but less on the risk of falling. But this can be a starting point for new challenges in the field of strategies to reduce falls in the elderly in the near future.

Background. Malgrado le cadute e le lesioni correlate alla caduta siano state riconosciute come un problema di salute prevenibile sono ancora eventi molto comuni e tuttora considerati come una delle principali cause di morbilità e mortalità nelle persone anziane. Varie ricerche confermano che almeno un terzo delle persone che vivono in comunità di età pari o superiore a 65 anni e la metà di quelle di età pari o superiore a 80 anni cadono almeno una volta all'anno. A livello globale circa la metà delle cadute avviene in casa. Gli anziani che cadono hanno da due a tre volte più possibilità di cadere di nuovo entro un anno. Di fronte a questo, la prevenzione delle cadute è una componente sempre più importante nonché necessaria per una società che deve far fronte ad una percentuale sempre più crescente di anziani. Obiettivo e Metodo. Identificare quali siano le strategie più efficaci per ridurre gli episodi di cadute negli anziani nonché prevenirle. La ricerca è stata effettuata utilizzando la banca dati Medline, tramite Pubmed, su varie tipologie di studi e integrato con ricerche manuali su vari siti ufficiali pertinenti alla tematica, nel periodo tra ottobre e dicembre 2021. Risultati. Gli interventi per la prevenzione delle cadute sostanzialmente sono di due tipi: interventi singoli, che coinvolgono una o la combinazione di due o più interventi della stessa categoria (ad es. esercizio), o coinvolgono combinazioni di due o più tipi di intervento di categorie diverse (es. esercizio e revisione dei farmaci). La loro erogazione – a più componenti – può essere suddivisa in due sottogruppi: 1) interventi multifattoriali in cui gli interventi componenti differiscono in base alla valutazione individuale del rischio; o 2) interventi multicomponenti (detti anche multipli) in cui gli stessi interventi a componenti sono standardizzati nonché ugualmente distribuiti a tutti. Discussioni. Ad oggi la maggior parte degli interventi di prevenzione delle cadute negli anziani seguono la classificazione ProFaNE. Sebbene una caratteristica importante della tassonomia sia la distinzione tra diverse categorie e combinazioni di interventi si è evinto che oltre a non essere del tutto esauriente. Gli interventi possono differire a seconda della popolazione a rischio, del luogo, della cultura e della credenza. Le maggiori linee guida supportano il programma di prevenzione multifattoriale, tuttavia ci sono autori contrari all’adozione di questo intervento in quanto non lo ritengono il più efficace. Risulta utopico pianificare una serie di valutazioni, visite e esami vari se non ci sono tempi, personale e risorse per poterlo fare. Anche fare prevenzione ha il suo costo. Non è stato dimostrato che la prevenzione a “pacchetti” non dia risultati, come non è neppure comprovato che gli interventi a componenti singolo prevenga meno cadute di quelli a più componenti. Anzi è stato dimostrato che a volte basterebbe un unico intervento – ma quello giusto – per ridurre o quanto meno evitare la caduta. Conclusione. Le cadute non sono una parte inevitabile dell’invecchiamento. Possono essere prevenute con programmi di intervento opportunamente progettati. Le cadute possono essere notevolmente ridotte se si affrontano i fattori di rischio identificabili e modificabili. Gli interventi, sia singoli, multipli oppure multifattoriali hanno avuto effetti positivi sui tassi di caduta ma meno sul rischio di caduta. Ma questo può essere un punto di partenza per nuove sfide nel campo delle strategie per ridurre le cadute dell’anziano in un futuro prossimo.

STRATEGIE PER RIDURRE LE CADUTE DELL'ANZIANO: REVISIONE DELLA LETTERATURA

GASTALDI, ADRIANA
2020/2021

Abstract

Background. Although falls and fall-related injuries have been recognized as a preventable health problem, they are still very common occurrences. Various research confirms that at least one third of people living in communities aged 65 and over and half of those aged 80 and over fall at least once a year. Globally, about half of all falls occur at home. Seniors who fall have two to three times more chance of falling again within a year. Faced with this, the prevention of falls is an increasingly important and necessary component for a society that has to cope with an ever increasing percentage of the elderly. Objective and Method. Identify which are the most effective strategies for reducing episodes of falls in the elderly as well as preventing them. The search was carried out using the Medline database, via Pubmed, on various types of studies and integrated with manual searches on various official sites relevant to the topic, in the period between October and December 2021. Results. The interventions for the prevention of falls are essentially of two types: single interventions, which involve one or the combination of two or more interventions of the same category, or involve combinations of two or more types of interventions of different categories. Their delivery - multi-component - can be divided into two subgroups: 1) multifactorial interventions and 2) multicomponent interventions. Discussions. Most fall prevention interventions in the elderly follow the ProFaNE classification. Although an important feature of the taxonomy is the distinction between different categories and combinations of interventions, it has been found that in addition to not being completely exhaustive. Interventions may differ depending on the population at risk, location, culture and belief. The major guidelines support the multifactorial prevention program, however there are authors opposed to the adoption of this intervention as they do not consider it the most effective. Conclusion. Falls are not an inevitable part of aging. They can be prevented with properly designed intervention programs. The interventions, whether single, multiple or multifactorial, had positive effects on fall rates but less on the risk of falling. But this can be a starting point for new challenges in the field of strategies to reduce falls in the elderly in the near future.
2020
STRATEGIES TO REDUCE FALLS IN THE ELDERLY: REVIEW OF THE LITERATURE
Background. Malgrado le cadute e le lesioni correlate alla caduta siano state riconosciute come un problema di salute prevenibile sono ancora eventi molto comuni e tuttora considerati come una delle principali cause di morbilità e mortalità nelle persone anziane. Varie ricerche confermano che almeno un terzo delle persone che vivono in comunità di età pari o superiore a 65 anni e la metà di quelle di età pari o superiore a 80 anni cadono almeno una volta all'anno. A livello globale circa la metà delle cadute avviene in casa. Gli anziani che cadono hanno da due a tre volte più possibilità di cadere di nuovo entro un anno. Di fronte a questo, la prevenzione delle cadute è una componente sempre più importante nonché necessaria per una società che deve far fronte ad una percentuale sempre più crescente di anziani. Obiettivo e Metodo. Identificare quali siano le strategie più efficaci per ridurre gli episodi di cadute negli anziani nonché prevenirle. La ricerca è stata effettuata utilizzando la banca dati Medline, tramite Pubmed, su varie tipologie di studi e integrato con ricerche manuali su vari siti ufficiali pertinenti alla tematica, nel periodo tra ottobre e dicembre 2021. Risultati. Gli interventi per la prevenzione delle cadute sostanzialmente sono di due tipi: interventi singoli, che coinvolgono una o la combinazione di due o più interventi della stessa categoria (ad es. esercizio), o coinvolgono combinazioni di due o più tipi di intervento di categorie diverse (es. esercizio e revisione dei farmaci). La loro erogazione – a più componenti – può essere suddivisa in due sottogruppi: 1) interventi multifattoriali in cui gli interventi componenti differiscono in base alla valutazione individuale del rischio; o 2) interventi multicomponenti (detti anche multipli) in cui gli stessi interventi a componenti sono standardizzati nonché ugualmente distribuiti a tutti. Discussioni. Ad oggi la maggior parte degli interventi di prevenzione delle cadute negli anziani seguono la classificazione ProFaNE. Sebbene una caratteristica importante della tassonomia sia la distinzione tra diverse categorie e combinazioni di interventi si è evinto che oltre a non essere del tutto esauriente. Gli interventi possono differire a seconda della popolazione a rischio, del luogo, della cultura e della credenza. Le maggiori linee guida supportano il programma di prevenzione multifattoriale, tuttavia ci sono autori contrari all’adozione di questo intervento in quanto non lo ritengono il più efficace. Risulta utopico pianificare una serie di valutazioni, visite e esami vari se non ci sono tempi, personale e risorse per poterlo fare. Anche fare prevenzione ha il suo costo. Non è stato dimostrato che la prevenzione a “pacchetti” non dia risultati, come non è neppure comprovato che gli interventi a componenti singolo prevenga meno cadute di quelli a più componenti. Anzi è stato dimostrato che a volte basterebbe un unico intervento – ma quello giusto – per ridurre o quanto meno evitare la caduta. Conclusione. Le cadute non sono una parte inevitabile dell’invecchiamento. Possono essere prevenute con programmi di intervento opportunamente progettati. Le cadute possono essere notevolmente ridotte se si affrontano i fattori di rischio identificabili e modificabili. Gli interventi, sia singoli, multipli oppure multifattoriali hanno avuto effetti positivi sui tassi di caduta ma meno sul rischio di caduta. Ma questo può essere un punto di partenza per nuove sfide nel campo delle strategie per ridurre le cadute dell’anziano in un futuro prossimo.
falls prevention
intervention
elderly people
epidemiology
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11516