Background: The immigrant population currently living in Italy amounts to 5 million and, according to ISTAT migration growth estimates, it is meant to increase in the next years. This demonstrates the need for the healthcare system, and therefore for the nurses as well, to embrace the changing demographic in order to achieve a personalized care sensitive to the patients’ beliefs and culture. Cultural competence could be a useful approach. This concept is rooted in Leininger’s Theory of Transcultural Nursing, and it can be defined as the ability to provide effective, safe, and quality care to patients from different cultures by taking into consideration the different aspects of their cultures in care provision. This ability is acquired through a gradual and ongoing process. Aim: To conduct a literature review on applying cultural competence in end-of-life care in hospice. To delve into the required communication competences and abilities, and the concept of “good death” in the more present cultures in Italy. Methods: The literature was conducted by searching through two electronic databases: Pubmed and Scopus Elsevier. English and Italian publications of the last ten years, with available full text and relevant for the review, were taken in consideration. Research queries were built on three main questions. 26 articles were selected. Results: Three major, inter-related concepts were found. Cultural competence application could be achieved through healthcare professional training, through self-reflection and recognition of one’s own cultural background influence on care provision; moreover, an open attitude to diversity and an inclination to learn and understand different perceptions on illness, death, and care expectations is needed. Cultural competence application also demands proper intercultural communication, team coordination, and a specific cultural needs assessment as a referee for care planning. Conclusion: Applying cultural competence on terminally ill care can be beneficial to both the patients’ quality of life and the healthcare providers’ well-being, since it allows individualized care provision through a holistic approach, and it offers a guideline for professionals on how to interact with diversity.

Background: La popolazione di immigrati residenti in Italia, pari a 5 milioni, e le stime ISTAT di crescita nell’immigrazione, indicano la necessità per il sistema sanitario e quindi anche per l’infermiere di adattarsi a tale cambiamento del bacino demografico di riferimento al fine di fornire un’assistenza personalizzata nel rispetto delle credenze e della cultura della persona. Un approccio utile è quello della competenza culturale, concetto che fonda le sue radici nella teoria infermieristica del Trascultural Nursing di Madeleine Leininger. La competenza culturale può essere definita come l’abilità, acquisita gradualmente e in modo continuo attraverso un processo, di fornire un’assistenza efficace, sicura e di qualità, ad assistiti appartenenti a diverse culture; quindi l’abilità di tenere in considerazione i differenti aspetti della loro cultura nello svolgimento dell’assistenza. Obiettivo: effettuare una revisione di letteratura sull’applicazione della competenza culturale nell’ambito dell’assistenza nel fine vita in hospice. Approfondire le competenze comunicative richieste e il concetto di buona morte nelle culture maggiormente presenti in Italia. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione le banche dati Pubmed e Scopus Elsevier. Sono state prese in considerazione le pubblicazioni degli ultimi dieci anni, in Italiano e Inglese, con full text disponibile, pertinenti all’argomento, strutturando le stringhe di ricerca in riferimento a tre quesiti. Sono stati selezionati 26 articoli. Risultati della ricerca: Sono emersi tre aspetti di maggiore rilevanza e inter-correlati tra loro. L’applicazione della competenza culturale passa prima per la formazione degli operatori, quindi dell’infermiere, all’autoriflessione e al riconoscimento del proprio background culturale come fattori influenti sulle modalità di erogazione dell’assistenza; necessita di un atteggiamento di apertura al diverso e di predisposizione ad imparare e comprendere le differenti percezioni di morte e malattia e le aspettative sull’assistenza, sostenuto anche da una formazione in merito; richiede infine un’adeguata comunicazione interculturale, un lavoro d’equipe e l’accertamento specifico dei bisogni culturali dell’assistito su cui fondare la pianificazione assistenziale. Conclusione: L’impiego della competenza culturale nell’assistenza alle persone nella terminalità può portare benefici sia per la qualità di vita dell’assistito che per il benessere degli operatori, in quanto consente di personalizzare l’assistenza considerando in modo olistico le necessità dell’assistito e può fornire una guida orientativa per l’operatore nel rapportarsi con una realtà differente da quella conosciuta.

Nursing transculturale e terminalità: l’impiego della competenza culturale nel fine vita. Una revisione di letteratura

GENOVESE, ILARIA
2020/2021

Abstract

Background: The immigrant population currently living in Italy amounts to 5 million and, according to ISTAT migration growth estimates, it is meant to increase in the next years. This demonstrates the need for the healthcare system, and therefore for the nurses as well, to embrace the changing demographic in order to achieve a personalized care sensitive to the patients’ beliefs and culture. Cultural competence could be a useful approach. This concept is rooted in Leininger’s Theory of Transcultural Nursing, and it can be defined as the ability to provide effective, safe, and quality care to patients from different cultures by taking into consideration the different aspects of their cultures in care provision. This ability is acquired through a gradual and ongoing process. Aim: To conduct a literature review on applying cultural competence in end-of-life care in hospice. To delve into the required communication competences and abilities, and the concept of “good death” in the more present cultures in Italy. Methods: The literature was conducted by searching through two electronic databases: Pubmed and Scopus Elsevier. English and Italian publications of the last ten years, with available full text and relevant for the review, were taken in consideration. Research queries were built on three main questions. 26 articles were selected. Results: Three major, inter-related concepts were found. Cultural competence application could be achieved through healthcare professional training, through self-reflection and recognition of one’s own cultural background influence on care provision; moreover, an open attitude to diversity and an inclination to learn and understand different perceptions on illness, death, and care expectations is needed. Cultural competence application also demands proper intercultural communication, team coordination, and a specific cultural needs assessment as a referee for care planning. Conclusion: Applying cultural competence on terminally ill care can be beneficial to both the patients’ quality of life and the healthcare providers’ well-being, since it allows individualized care provision through a holistic approach, and it offers a guideline for professionals on how to interact with diversity.
2020
Transcultural nursing and end of life: applying cultural competence to end of life care. A literature review
Background: La popolazione di immigrati residenti in Italia, pari a 5 milioni, e le stime ISTAT di crescita nell’immigrazione, indicano la necessità per il sistema sanitario e quindi anche per l’infermiere di adattarsi a tale cambiamento del bacino demografico di riferimento al fine di fornire un’assistenza personalizzata nel rispetto delle credenze e della cultura della persona. Un approccio utile è quello della competenza culturale, concetto che fonda le sue radici nella teoria infermieristica del Trascultural Nursing di Madeleine Leininger. La competenza culturale può essere definita come l’abilità, acquisita gradualmente e in modo continuo attraverso un processo, di fornire un’assistenza efficace, sicura e di qualità, ad assistiti appartenenti a diverse culture; quindi l’abilità di tenere in considerazione i differenti aspetti della loro cultura nello svolgimento dell’assistenza. Obiettivo: effettuare una revisione di letteratura sull’applicazione della competenza culturale nell’ambito dell’assistenza nel fine vita in hospice. Approfondire le competenze comunicative richieste e il concetto di buona morte nelle culture maggiormente presenti in Italia. Materiali e metodi: è stata condotta una revisione della letteratura prendendo in considerazione le banche dati Pubmed e Scopus Elsevier. Sono state prese in considerazione le pubblicazioni degli ultimi dieci anni, in Italiano e Inglese, con full text disponibile, pertinenti all’argomento, strutturando le stringhe di ricerca in riferimento a tre quesiti. Sono stati selezionati 26 articoli. Risultati della ricerca: Sono emersi tre aspetti di maggiore rilevanza e inter-correlati tra loro. L’applicazione della competenza culturale passa prima per la formazione degli operatori, quindi dell’infermiere, all’autoriflessione e al riconoscimento del proprio background culturale come fattori influenti sulle modalità di erogazione dell’assistenza; necessita di un atteggiamento di apertura al diverso e di predisposizione ad imparare e comprendere le differenti percezioni di morte e malattia e le aspettative sull’assistenza, sostenuto anche da una formazione in merito; richiede infine un’adeguata comunicazione interculturale, un lavoro d’equipe e l’accertamento specifico dei bisogni culturali dell’assistito su cui fondare la pianificazione assistenziale. Conclusione: L’impiego della competenza culturale nell’assistenza alle persone nella terminalità può portare benefici sia per la qualità di vita dell’assistito che per il benessere degli operatori, in quanto consente di personalizzare l’assistenza considerando in modo olistico le necessità dell’assistito e può fornire una guida orientativa per l’operatore nel rapportarsi con una realtà differente da quella conosciuta.
Ethnonursing
Cultural competence
End of life care
Communication
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11517