Introduzione: L’insonnia è un problema comune tra gli anziani e spesso viene trattata con farmaci benzodiazepinici. Questi farmaci non sono più raccomandati dalle linee guida a causa dei rischi legati alla loro assunzione e inoltre sono raccomandati per il solo trattamento a breve termine. Sono molte le terapie non farmacologiche disponibili per trattare i disturbi del sonno come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale, l’educazione all’igiene del sonno, la terapia del controllo dello stimolo, la terapia di restrizione del sonno, ma anche solo svolgere dell’attività fisica regolare o mettere in atto delle tecniche di rilassamento possono aiutare a favorire un sonno migliore e ristoratore oltre ad avere una migliore funzionalità quotidiana e una migliore qualità di vita. Materiali e metodi: questa revisione della letteratura è stata svolta utilizzando le banche dati PubMed e Cinahl prendendo in considerazione articoli scientifici pubblicati negli ultimi dieci anni. Dopo un’attenta lettura critica degli studi, sono stati analizzati 19 articoli. La popolazione esaminata comprende anziani residenti nelle case di cura con più di 65 anni di età. Risultati: Gli studi analizzati mettono in risalto l’importanza di attuare dei trattamenti non farmacologici prima di prescrivere farmaci benzodiazepinici. Allo stesso tempo però è difficile trovare articoli scientifici specifici su come diminuire l’uso e la somministrazione di benzodiazepine, in quanto le fonti spesso sono vaghe. Discussione e conclusione: Gli interventi non farmacologici dovrebbero essere i trattamenti di prima linea per risolvere i disturbi del sonno. Le benzodiazepine dovrebbero essere utilizzate nella minor dose possibile e per il più breve periodo di tempo possibile in aggiunta ai trattamenti non farmacologici, quando questi da soli non hanno alcun beneficio. Mettere in atto interventi non farmacologici risulta essere difficile per medici e infermieri e a volte questi ultimi non sono nemmeno adeguatamente formati ad educare i pazienti alle altre terapie alternative possibili. Key words: elderly, sleep disorders, dyssomnias, sleep, benzodiazepines, complementary therapies, alternative treatment. Parole chiave: anziani, disturbi del sonno, insonnia, sonno, benzodiazepine, terapie complementari, trattamento alternativo.

Disturbi del sonno negli anziani: i trattamenti non farmacologici per ridurre uso e somministrazione di benzodiazepine

GERONAZZO, LISA
2020/2021

Abstract

Introduzione: L’insonnia è un problema comune tra gli anziani e spesso viene trattata con farmaci benzodiazepinici. Questi farmaci non sono più raccomandati dalle linee guida a causa dei rischi legati alla loro assunzione e inoltre sono raccomandati per il solo trattamento a breve termine. Sono molte le terapie non farmacologiche disponibili per trattare i disturbi del sonno come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale, l’educazione all’igiene del sonno, la terapia del controllo dello stimolo, la terapia di restrizione del sonno, ma anche solo svolgere dell’attività fisica regolare o mettere in atto delle tecniche di rilassamento possono aiutare a favorire un sonno migliore e ristoratore oltre ad avere una migliore funzionalità quotidiana e una migliore qualità di vita. Materiali e metodi: questa revisione della letteratura è stata svolta utilizzando le banche dati PubMed e Cinahl prendendo in considerazione articoli scientifici pubblicati negli ultimi dieci anni. Dopo un’attenta lettura critica degli studi, sono stati analizzati 19 articoli. La popolazione esaminata comprende anziani residenti nelle case di cura con più di 65 anni di età. Risultati: Gli studi analizzati mettono in risalto l’importanza di attuare dei trattamenti non farmacologici prima di prescrivere farmaci benzodiazepinici. Allo stesso tempo però è difficile trovare articoli scientifici specifici su come diminuire l’uso e la somministrazione di benzodiazepine, in quanto le fonti spesso sono vaghe. Discussione e conclusione: Gli interventi non farmacologici dovrebbero essere i trattamenti di prima linea per risolvere i disturbi del sonno. Le benzodiazepine dovrebbero essere utilizzate nella minor dose possibile e per il più breve periodo di tempo possibile in aggiunta ai trattamenti non farmacologici, quando questi da soli non hanno alcun beneficio. Mettere in atto interventi non farmacologici risulta essere difficile per medici e infermieri e a volte questi ultimi non sono nemmeno adeguatamente formati ad educare i pazienti alle altre terapie alternative possibili. Key words: elderly, sleep disorders, dyssomnias, sleep, benzodiazepines, complementary therapies, alternative treatment. Parole chiave: anziani, disturbi del sonno, insonnia, sonno, benzodiazepine, terapie complementari, trattamento alternativo.
2020
Sleep disorders in the elderly: non-pharmacological treatments to reduce the use and administration of benzodiazepines
Disturbi del sonno
Anziani
Benzodiazepine
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11519