ABSTRACT Problema: La letteratura indaga in modo approfondito il tema della morte dei pazienti pediatrici ma lascia scoperti alcuni temi inerenti il vissuto degli infermieri in seguito alla morte di un bambino con malattia oncologica. Scopo: La tesi aveva lo scopo di indagare i vissuti degli infermieri in seguito alla morte del bambino affetto da malattia oncologica ed eventualmente proporre un supporto adeguato ai sanitari coinvolti. Sono stati analizzati quali fossero i bisogni del bambino e del genitore nelle sue ultime ore di vita, quali strategie l’infermiere ha messo in atto per soddisfarli, successivamente quali erano le difficoltà e le necessità che riscontrava l’infermiere nell’affrontare la morte del bambino e far fronte al lutto. Materiali e metodi: si è condotto uno studio qualitativo con approccio fenomenologico orientato sul vissuto degli infermieri che hanno assistito il bambino oncologico e la sua famiglia nelle ultime ore di vita. Si è condotta un’intervista al personale del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Lo studio è stato autorizzato dalla Direzione Ospedaliera e condotto con modalità idonee a garantire la privacy dei partecipanti. Le variabili quantitative si sono espresse mediante statistica descrittiva semplice, mentre l’analisi delle risposte all’intervista è stata effettuata utilizzando il metodo Colaizzi (1978). Risultati: Sono state svolte 18 interviste. Si sono identificati quattro temi principali: bisogni della famiglia e del bambino, strategie messe in atto dal personale infermieristico, difficoltà riscontrate dall’infermiere e necessità dell’infermiere nel post lutto. Il bisogno primario per il bambino è che non provi dolore, quello del genitore è di non vedere il proprio figlio soffrire. Le strategie messe in atto dagli infermieri sono molteplici come i bisogni del bambino e della sua famiglia, ma principalmente cercano di stare vicini e di assecondare tutte le esigenze della famiglia. Le difficoltà variano spesso in base al rapporto che si è andato a creare con il bambino e i suoi genitori, di conseguenza la comunicazione in un tema a cui non si ha una preparazione adeguata risulta difficile. Le necessità riscontrate sono il confronto d’équipe, mantenere un contatto con la famiglia anche dopo la morte del bambino e la possibilità di esternare le proprie emozioni con professionisti che possano aiutare e fornire strategie per superare il lutto. Conclusioni: La tesi ha permesso di evidenziare il vissuto e le principali necessità degli infermieri a seguito della morte di un bambino con malattia oncologica. I dati raccolti possono essere utili per sviluppare la preparazione dei sanitari nell’affrontare ed elaborare l’evento in oggetto sia durante la formazione di base che post base.
La morte del bambino oncologico e il vissuto degli infermieri: studio qualitativo
MANERA, ANNA
2020/2021
Abstract
ABSTRACT Problema: La letteratura indaga in modo approfondito il tema della morte dei pazienti pediatrici ma lascia scoperti alcuni temi inerenti il vissuto degli infermieri in seguito alla morte di un bambino con malattia oncologica. Scopo: La tesi aveva lo scopo di indagare i vissuti degli infermieri in seguito alla morte del bambino affetto da malattia oncologica ed eventualmente proporre un supporto adeguato ai sanitari coinvolti. Sono stati analizzati quali fossero i bisogni del bambino e del genitore nelle sue ultime ore di vita, quali strategie l’infermiere ha messo in atto per soddisfarli, successivamente quali erano le difficoltà e le necessità che riscontrava l’infermiere nell’affrontare la morte del bambino e far fronte al lutto. Materiali e metodi: si è condotto uno studio qualitativo con approccio fenomenologico orientato sul vissuto degli infermieri che hanno assistito il bambino oncologico e la sua famiglia nelle ultime ore di vita. Si è condotta un’intervista al personale del reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Azienda Ospedale Università di Padova. Lo studio è stato autorizzato dalla Direzione Ospedaliera e condotto con modalità idonee a garantire la privacy dei partecipanti. Le variabili quantitative si sono espresse mediante statistica descrittiva semplice, mentre l’analisi delle risposte all’intervista è stata effettuata utilizzando il metodo Colaizzi (1978). Risultati: Sono state svolte 18 interviste. Si sono identificati quattro temi principali: bisogni della famiglia e del bambino, strategie messe in atto dal personale infermieristico, difficoltà riscontrate dall’infermiere e necessità dell’infermiere nel post lutto. Il bisogno primario per il bambino è che non provi dolore, quello del genitore è di non vedere il proprio figlio soffrire. Le strategie messe in atto dagli infermieri sono molteplici come i bisogni del bambino e della sua famiglia, ma principalmente cercano di stare vicini e di assecondare tutte le esigenze della famiglia. Le difficoltà variano spesso in base al rapporto che si è andato a creare con il bambino e i suoi genitori, di conseguenza la comunicazione in un tema a cui non si ha una preparazione adeguata risulta difficile. Le necessità riscontrate sono il confronto d’équipe, mantenere un contatto con la famiglia anche dopo la morte del bambino e la possibilità di esternare le proprie emozioni con professionisti che possano aiutare e fornire strategie per superare il lutto. Conclusioni: La tesi ha permesso di evidenziare il vissuto e le principali necessità degli infermieri a seguito della morte di un bambino con malattia oncologica. I dati raccolti possono essere utili per sviluppare la preparazione dei sanitari nell’affrontare ed elaborare l’evento in oggetto sia durante la formazione di base che post base.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11523