Il presente lavoro ha avuto l’obiettivo di poter mettere alla prova due metodi di controllo sensorless applicati ai motori sincroni a riluttanza. Il motore sincrono a riluttanza (o SyRM) ,negli ultimi anni ha attirato sempre di più l’attenzione nei lavori di ricerca, come dimostrato anche da un forte incremento di paper nello stato dell’arte dedicati a questo tema. Il tutto è dovuto alle sue qualità costruttive che comportano ovvii vantaggi. Inoltre fulcro centrale del lavoro sono state le tecniche di controllo sensorless adoperate durante lo studio della letteratura recente. Infatti mi sono servito di due tecniche , la prima che rappresenta il controllo a Flusso Attivo (AF) e la seconda rappresentata dall’iniezione in Alta Frequenza(HF) [1]. Il tutto adoperando un metodo che sia una fusione di entrambi i metodi utilizzati facendone una ampia comparativa. Tutto questo grazie anche alla consultazione del Professor Nicola Bianchi e dell’Ing.Marcello Pucci e Ing.Angelo Accetta del dipartimento del CNR − INM di Palermo .
Controllo Sensorless a basse velocità per Motore Sincrono a Riluttanza
SCLAFANI, TOMMASO
2021/2022
Abstract
Il presente lavoro ha avuto l’obiettivo di poter mettere alla prova due metodi di controllo sensorless applicati ai motori sincroni a riluttanza. Il motore sincrono a riluttanza (o SyRM) ,negli ultimi anni ha attirato sempre di più l’attenzione nei lavori di ricerca, come dimostrato anche da un forte incremento di paper nello stato dell’arte dedicati a questo tema. Il tutto è dovuto alle sue qualità costruttive che comportano ovvii vantaggi. Inoltre fulcro centrale del lavoro sono state le tecniche di controllo sensorless adoperate durante lo studio della letteratura recente. Infatti mi sono servito di due tecniche , la prima che rappresenta il controllo a Flusso Attivo (AF) e la seconda rappresentata dall’iniezione in Alta Frequenza(HF) [1]. Il tutto adoperando un metodo che sia una fusione di entrambi i metodi utilizzati facendone una ampia comparativa. Tutto questo grazie anche alla consultazione del Professor Nicola Bianchi e dell’Ing.Marcello Pucci e Ing.Angelo Accetta del dipartimento del CNR − INM di Palermo .File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11550