Questa tesi analizza la rappresentazione dell’autenticità nel linguaggio, intesa come spontaneità e naturalezza con cui le persone interagiscono. Nel dettaglio, si concentra sul problema dell’autenticità nel cosiddetto linguaggio non autentico. È importante infatti distinguere tra linguaggio autentico e non autentico. Il primo termine si riferisce a conversazioni che nascono spontaneamente tra due o più partecipanti. Il secondo termine (linguaggio non autentico) si riferisce a quello che in questa tesi viene chiamato “scripted dialogue” (dialogo da copione), ossia conversazioni precostruite e organizzate. Il linguaggio non autentico caratterizza i vari prodotti d’intrattenimento per cinema e televisione, tra cui le serie TV. L’obiettivo di questa tesi è quello di valutare il grado di autenticità rappresentato dai prodotti televisivi seriali usando come campione la serie TV “Friends”, una serie comedy andata in onda tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Gli elementi analizzati sono due marcatori del discorso, "I mean" e "in fact", ossia elementi tipici del linguaggio autentico che operano a livello del discorso, senza quindi modificare il significato di un enunciato, e hanno la funzione di organizzare il flusso di informazioni. Attraverso un'analisi del discorso, viene studiata la frequenza di utilizzo di questi due marcatori in due raccolte di testi (corpus) rappresentanti uno il linguaggio autentico, "Santa Barbara Corpus of Spoken American English", e l'altro il linguaggio non autentico, "Friends: the TV Series Corpus". I risultati ottenuti da questa analisi, seppur limitati, sono utili per valutare il livello di spontaneità e quindi autenticità rappresentato nelle Serie TV.
Discourse markers in TV series: the issue of authenticity in scripted dialogue.
COVOLAN, ELEONORA
2021/2022
Abstract
Questa tesi analizza la rappresentazione dell’autenticità nel linguaggio, intesa come spontaneità e naturalezza con cui le persone interagiscono. Nel dettaglio, si concentra sul problema dell’autenticità nel cosiddetto linguaggio non autentico. È importante infatti distinguere tra linguaggio autentico e non autentico. Il primo termine si riferisce a conversazioni che nascono spontaneamente tra due o più partecipanti. Il secondo termine (linguaggio non autentico) si riferisce a quello che in questa tesi viene chiamato “scripted dialogue” (dialogo da copione), ossia conversazioni precostruite e organizzate. Il linguaggio non autentico caratterizza i vari prodotti d’intrattenimento per cinema e televisione, tra cui le serie TV. L’obiettivo di questa tesi è quello di valutare il grado di autenticità rappresentato dai prodotti televisivi seriali usando come campione la serie TV “Friends”, una serie comedy andata in onda tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000. Gli elementi analizzati sono due marcatori del discorso, "I mean" e "in fact", ossia elementi tipici del linguaggio autentico che operano a livello del discorso, senza quindi modificare il significato di un enunciato, e hanno la funzione di organizzare il flusso di informazioni. Attraverso un'analisi del discorso, viene studiata la frequenza di utilizzo di questi due marcatori in due raccolte di testi (corpus) rappresentanti uno il linguaggio autentico, "Santa Barbara Corpus of Spoken American English", e l'altro il linguaggio non autentico, "Friends: the TV Series Corpus". I risultati ottenuti da questa analisi, seppur limitati, sono utili per valutare il livello di spontaneità e quindi autenticità rappresentato nelle Serie TV.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11564