Mirandola Susanna So “leggere” anch’io. I prelibri di Bruno Munari: un’esperienza laboratoriale alla scuola dell’infanzia. Scienze della formazione primaria Docente Manlio Celso Piva Quando consideriamo il rapporto tra il bambino in periodo prescolare e il mondo della lettura presumiamo quasi sempre che un adulto svolga la funzione di intermediario assumendo il compito di vero e proprio lettore al servizio del piccolo. Questo ricopre così il ruolo di ascoltatore, senza potersi approcciare autonomamente al libro non possedendo ancora l’abilità di lettura. Esistono però delle modalità per consentire al piccolo lettore di assumere un ruolo attivo, permettendo una “lettura” indipendente, formativa e propedeutica all’acquisizione delle future competenze di letto-scrittura. Bruno Munari nel 1980 propone una serie di dodici libri dalle dimensioni ridotte, adatti alle piccole mani dei bambini, denominati prelibri. Caratteristica principale di questi libri innovativi è la loro plurisensorialità, che consente la narrazione di storie, racconta differenze e allena abilità tramite l’uso dei sensi; si tratta di libri che, sebbene siano sprovvisti di parole, hanno molto da comunicare. In questo elaborato di tesi ho approfondito la loro storia, ne ho sottolineato l’importanza nello sviluppo del bambino e ho riportato l’esperienza pratica condotta con gli alunni. L’obiettivo di questo lavoro era comprendere se fosse possibile effettivamente proporre una sorta di lettura a bambini della prima infanzia, ancora non in possesso dei requisiti necessari. Durante questo corso di studi, ho maturato la consapevolezza di quanto sia importante l’approccio precoce alla lettura, non solo per favorire lo sviluppo di abilità e competenze propedeutiche, ma anche per incoraggiare l’amore tra bambino e libro. A ciò ho unito la mia passione per la letteratura infantile, per gli albi e le illustrazioni, che mi hanno portata a voler approfondire questo nuovo modo di leggere e raccontare e a metterlo in pratica coinvolgendo i bambini in prima persona. Non è stato semplice reperire materiale che trattasse specificatamente il tema dei prelibri, forse perché Bruno Munari, anche in questo, è rimasto fedele alla sua metodologia basata sul “fare per capire”, lasciando così testimonianze, materiali ed esperienze di cui parlare, piuttosto che libri che spiegassero come farlo. Mi sono quindi affidata ai libri da lui realizzati, ma anche a chi ha saputo sapientemente riportare il suo pensiero, il suo metodo e le sue idee. Ho curato anche l’aspetto didattico, formativo e pedagogico, approfondendo l’uso di metodi, la proposta di esperienze e alla loro importanza perché propedeutiche allo sviluppo ed all’educazione del bambino. Per esaudire le richieste poste inizialmente, ho scelto di utilizzare un approccio di tipo laboratoriale, proponendo un’esperienza ad un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia. Ho pianificato ed effettuato, con la collaborazione di un’insegnante di sezione, un’unità di apprendimento per la realizzazione di prelibri con i bambini. Un’accurata fase di ricerca ha preceduto la scelta dei temi, ho pianificato i tempi d’azione e predisposto spazi didattici adeguati, concludendo il percorso con l’allestimento di una mostra sullo stile di Munari, per rendere fruibile i lavori realizzati anche al resto della sezione. È stato emozionante vedere come i bambini più grandi, autori di questi libri, raccontassero ai più piccoli l’esperienza vissuta e le loro storie, sempre diverse e originali. I colori, le mescolanze le trasparenze e le diverse consistenze dei materiali, sono divenute così le nuove “parole” dei nostri prelibri. È quindi possibile proporre ai bambini una “lettura” alternativa, fatta di sensazioni e coinvolgimenti sensoriali, che consentono ai piccoli la possibilità di creare e avvicinarsi al mondo del libro in autonomia.

So "leggere" anch'io. I prelibri di Bruno Munari: un'esperienza laboratoriale alla scuola dell'infanzia.

MIRANDOLA, SUSANNA
2021/2022

Abstract

Mirandola Susanna So “leggere” anch’io. I prelibri di Bruno Munari: un’esperienza laboratoriale alla scuola dell’infanzia. Scienze della formazione primaria Docente Manlio Celso Piva Quando consideriamo il rapporto tra il bambino in periodo prescolare e il mondo della lettura presumiamo quasi sempre che un adulto svolga la funzione di intermediario assumendo il compito di vero e proprio lettore al servizio del piccolo. Questo ricopre così il ruolo di ascoltatore, senza potersi approcciare autonomamente al libro non possedendo ancora l’abilità di lettura. Esistono però delle modalità per consentire al piccolo lettore di assumere un ruolo attivo, permettendo una “lettura” indipendente, formativa e propedeutica all’acquisizione delle future competenze di letto-scrittura. Bruno Munari nel 1980 propone una serie di dodici libri dalle dimensioni ridotte, adatti alle piccole mani dei bambini, denominati prelibri. Caratteristica principale di questi libri innovativi è la loro plurisensorialità, che consente la narrazione di storie, racconta differenze e allena abilità tramite l’uso dei sensi; si tratta di libri che, sebbene siano sprovvisti di parole, hanno molto da comunicare. In questo elaborato di tesi ho approfondito la loro storia, ne ho sottolineato l’importanza nello sviluppo del bambino e ho riportato l’esperienza pratica condotta con gli alunni. L’obiettivo di questo lavoro era comprendere se fosse possibile effettivamente proporre una sorta di lettura a bambini della prima infanzia, ancora non in possesso dei requisiti necessari. Durante questo corso di studi, ho maturato la consapevolezza di quanto sia importante l’approccio precoce alla lettura, non solo per favorire lo sviluppo di abilità e competenze propedeutiche, ma anche per incoraggiare l’amore tra bambino e libro. A ciò ho unito la mia passione per la letteratura infantile, per gli albi e le illustrazioni, che mi hanno portata a voler approfondire questo nuovo modo di leggere e raccontare e a metterlo in pratica coinvolgendo i bambini in prima persona. Non è stato semplice reperire materiale che trattasse specificatamente il tema dei prelibri, forse perché Bruno Munari, anche in questo, è rimasto fedele alla sua metodologia basata sul “fare per capire”, lasciando così testimonianze, materiali ed esperienze di cui parlare, piuttosto che libri che spiegassero come farlo. Mi sono quindi affidata ai libri da lui realizzati, ma anche a chi ha saputo sapientemente riportare il suo pensiero, il suo metodo e le sue idee. Ho curato anche l’aspetto didattico, formativo e pedagogico, approfondendo l’uso di metodi, la proposta di esperienze e alla loro importanza perché propedeutiche allo sviluppo ed all’educazione del bambino. Per esaudire le richieste poste inizialmente, ho scelto di utilizzare un approccio di tipo laboratoriale, proponendo un’esperienza ad un gruppo di bambini della scuola dell’infanzia. Ho pianificato ed effettuato, con la collaborazione di un’insegnante di sezione, un’unità di apprendimento per la realizzazione di prelibri con i bambini. Un’accurata fase di ricerca ha preceduto la scelta dei temi, ho pianificato i tempi d’azione e predisposto spazi didattici adeguati, concludendo il percorso con l’allestimento di una mostra sullo stile di Munari, per rendere fruibile i lavori realizzati anche al resto della sezione. È stato emozionante vedere come i bambini più grandi, autori di questi libri, raccontassero ai più piccoli l’esperienza vissuta e le loro storie, sempre diverse e originali. I colori, le mescolanze le trasparenze e le diverse consistenze dei materiali, sono divenute così le nuove “parole” dei nostri prelibri. È quindi possibile proporre ai bambini una “lettura” alternativa, fatta di sensazioni e coinvolgimenti sensoriali, che consentono ai piccoli la possibilità di creare e avvicinarsi al mondo del libro in autonomia.
2021
I can "read" too. Bruno Munari's prelibri: a workshop experience for preschoolers.
Bruno Munari
Prelibri
Scuola dell'infanzia
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11763