La comunicazione medico-paziente è un tema molto studiato sia in ambito medico che psicologico, perchè influenza la compliance del paziente e la buona riuscita del trattamento. La letteratura sottolinea che una buona comunicazione dovrebbe essere caratterizzata da verità, coerenza e completezza, per aiutare il paziente a prendere contatto con la sua realtà di malattia e attivare le proprie energie per affrontarla. La comunicazione di una diagnosi, soprattutto quando riguardo una patologia grave, richiede un certo coinvolgimento da parte del medico, che tenga in considerazione l'unicità dell' individuo, con il proprio background culturale ed esperenziale poichè la malattia riguarda anche le emozioni. Attraverso interviste semistrutturate a 20 pazienti con diagnosi di HIV seguiti dagli ambulatori delle Malattie Infettive degli Spedali Civili di Brescia, si è cercato di comprendere meglio il fenomeno di "cosa significhi per una persona ricevere una diagnosi di HIV"; cosa si prova? come è stata comunicata la diagnosi di HIV? come è stato vissuto il periodo successivo a tale comunicazione? Scopo di questa ricerca qualitativa è quello di comprendere i vissuti dei pazienti al momento della diagnosi e nei momenti successivi, per aiutare i professionisti a migliorare questo difficile processo di comunicazione. Dalle interviste emerge il forte stato di disorientamento provato dai pazienti di fronte alla nuova diagnosi, seguito da una accettazione solo parziale della malattia; infatti, anche a distanza di mesi dalla diagnosi, tendono ad essere reticenti nel parlarne, in quanto vivono questa patologia come molto stigmatizzante. Inoltre, emerge come un ruolo importante nell'accettazione della diagnosi è rivestito dalla qualità umana del curante, che contribuisce a rendere più vivibile l'esperienza di malattia ed ha, di per sè, una valenza terapeutica, anche se non tutti i professionisti sembrano essere adeguatamente formati sul tema della comunicazione.
LA COMUNICAZIONE DI DIAGNOSI DI HIV. Una ricerca qualitativa sull'esperienza dei pazienti.
CRISTINELLI, ANITA
2021/2022
Abstract
La comunicazione medico-paziente è un tema molto studiato sia in ambito medico che psicologico, perchè influenza la compliance del paziente e la buona riuscita del trattamento. La letteratura sottolinea che una buona comunicazione dovrebbe essere caratterizzata da verità, coerenza e completezza, per aiutare il paziente a prendere contatto con la sua realtà di malattia e attivare le proprie energie per affrontarla. La comunicazione di una diagnosi, soprattutto quando riguardo una patologia grave, richiede un certo coinvolgimento da parte del medico, che tenga in considerazione l'unicità dell' individuo, con il proprio background culturale ed esperenziale poichè la malattia riguarda anche le emozioni. Attraverso interviste semistrutturate a 20 pazienti con diagnosi di HIV seguiti dagli ambulatori delle Malattie Infettive degli Spedali Civili di Brescia, si è cercato di comprendere meglio il fenomeno di "cosa significhi per una persona ricevere una diagnosi di HIV"; cosa si prova? come è stata comunicata la diagnosi di HIV? come è stato vissuto il periodo successivo a tale comunicazione? Scopo di questa ricerca qualitativa è quello di comprendere i vissuti dei pazienti al momento della diagnosi e nei momenti successivi, per aiutare i professionisti a migliorare questo difficile processo di comunicazione. Dalle interviste emerge il forte stato di disorientamento provato dai pazienti di fronte alla nuova diagnosi, seguito da una accettazione solo parziale della malattia; infatti, anche a distanza di mesi dalla diagnosi, tendono ad essere reticenti nel parlarne, in quanto vivono questa patologia come molto stigmatizzante. Inoltre, emerge come un ruolo importante nell'accettazione della diagnosi è rivestito dalla qualità umana del curante, che contribuisce a rendere più vivibile l'esperienza di malattia ed ha, di per sè, una valenza terapeutica, anche se non tutti i professionisti sembrano essere adeguatamente formati sul tema della comunicazione.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11815