La tesi si pone l’obbiettivo di analizzare il tema del riconoscimento facciale, in relazione alle implicazioni giuridiche che il suo impiego ha sulla privacy delle persone negli spazi pubblici. Si tratta di una tecnologia recente e in costante evoluzione, che manca di un quadro normativo che regoli il suo utilizzo e le conseguenze che questo comporta. L’elaborato prende in analisi due sistemi giuridici occidentali, Stati Uniti e Unione Europea, al fine di esaminare le diverse normative vigenti e i modi in cui tali strumenti sono impiegati dalle autorità. Per raggiungere questo obbiettivo la tesi si apre introducendo il concetto di privacy e le aspettative di questa negli spazi pubblici, anche alla luce della diffusione delle nuove tecnologie. Successivamente sono stati analizzati il sistema di riconoscimento facciale e le conseguenze giuridiche che il suo impiego comporta nei luoghi pubblici, per poi studiare i diversi approcci e normative che i due ordinamenti hanno adottato nell’affrontare la problematica connessa all’espansione sempre più crescente di tali software altamente invasivi. Alla luce dello studio svolto è emerso come entrambi gli ordinamenti siano attualmente privi di una regolamentazione ad hoc che disciplini l’impiego della tecnologia di riconoscimento facciale e siano perciò impreparati nell’affrontare le implicazioni giuridiche che tali strumenti comportano. Tenuto conto di quanto delineato si può concludere come sia auspicabile che ciascun sistema predisponga una normativa in grado di regolamentare e controllare l’uso massivo di tale software, sempre più diffuso, in vista del rispetto di quei diritti fondamentali che ciascuno deve sentirsi libero di godere.

La tutela dello spazio pubblico nei confronti del riconoscimento facciale: USA e UE a confronto

MENEGHETTI, VERONICA
2021/2022

Abstract

La tesi si pone l’obbiettivo di analizzare il tema del riconoscimento facciale, in relazione alle implicazioni giuridiche che il suo impiego ha sulla privacy delle persone negli spazi pubblici. Si tratta di una tecnologia recente e in costante evoluzione, che manca di un quadro normativo che regoli il suo utilizzo e le conseguenze che questo comporta. L’elaborato prende in analisi due sistemi giuridici occidentali, Stati Uniti e Unione Europea, al fine di esaminare le diverse normative vigenti e i modi in cui tali strumenti sono impiegati dalle autorità. Per raggiungere questo obbiettivo la tesi si apre introducendo il concetto di privacy e le aspettative di questa negli spazi pubblici, anche alla luce della diffusione delle nuove tecnologie. Successivamente sono stati analizzati il sistema di riconoscimento facciale e le conseguenze giuridiche che il suo impiego comporta nei luoghi pubblici, per poi studiare i diversi approcci e normative che i due ordinamenti hanno adottato nell’affrontare la problematica connessa all’espansione sempre più crescente di tali software altamente invasivi. Alla luce dello studio svolto è emerso come entrambi gli ordinamenti siano attualmente privi di una regolamentazione ad hoc che disciplini l’impiego della tecnologia di riconoscimento facciale e siano perciò impreparati nell’affrontare le implicazioni giuridiche che tali strumenti comportano. Tenuto conto di quanto delineato si può concludere come sia auspicabile che ciascun sistema predisponga una normativa in grado di regolamentare e controllare l’uso massivo di tale software, sempre più diffuso, in vista del rispetto di quei diritti fondamentali che ciascuno deve sentirsi libero di godere.
2021
Protecting public space against facial recognition: USA and EU compared
Facial recognition
UE
USA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11874