La mia tesi si intitola, “L’evoluzione del controllo a distanza: la linea sottile tra tutela e violazione dei limiti”. Il primo capitolo si apre con la spiegazione, ai sensi del nostro ordinamento, di “lavoratore subordinato”, passando poi ad enunciare i poteri che il datore di lavoro può esercitare nei confronti di quest’ultimo (potere direttivo, potere disciplinare e potere di controllo), soffermandosi in modo particolare sul potere di controllo, punto centrale del mio elaborato. Viene poi illustrato il contenuto dell’Art 4 dello Statuto dei Lavoratori, articolo che disciplina il controllo a distanza dell’attività lavorativa mediante apparecchiature, partendo dal vecchio testo di questo articolo. Ultimo tema che viene analizzato nel primo capitolo è quello del rispetto della privacy del lavoratore, ovvero il diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali. In merito a questo viene fatto un ovvio riferimento ad altre due fonti che in questo campo si affiancano allo Statuto dei Lavoratori: il Codice della privacy e il GDPR. Nel secondo capitolo, troviamo illustrata la nuova disciplina dei controlli a distanza (il nuovo Art 4 dello Statuto dei lavoratori) e viene fatto un dovuto confronto con il vecchio testo. Si parla poi delle condizioni che rendono legittimi questi controlli a distanza, per poi capire come avviene la raccolta delle informazioni da parte del datore di lavoro e quali e come queste informazioni, possono poi essere utilizzate. Si parla anche delle ipotesi esentate dalla procedura autorizzativa, nodo interpretativo più difficile del nuovo testo. Il capitolo si conclude con un riferimento ad una interessante sentenza che mette in luce le difficoltà che si possono incontrare nell’applicazione delle misure di sorveglianza da parte del datore di lavoro nei confronti del lavoratore. Nel terzo capitolo, invece, viene analizzata la Sentenza 13057/2015. Questa sentenza riguarda l’accesso abusivo, effettuato da un responsabile di un Ufficio di Polizia Provinciale, alla posta elettronica di un dipendente. Il capitolo si apre con la spiegazione del fatto accaduto, si passa poi ad evidenziare i principi applicati e infine viene data un’opinione in merito a quanto deciso dalla Cassazione rispetto alla normativa vigente.

L'evoluzione del controllo a distanza: la linea sottile tra tutela e violazione dei limiti

STEFANI, ELENA
2021/2022

Abstract

La mia tesi si intitola, “L’evoluzione del controllo a distanza: la linea sottile tra tutela e violazione dei limiti”. Il primo capitolo si apre con la spiegazione, ai sensi del nostro ordinamento, di “lavoratore subordinato”, passando poi ad enunciare i poteri che il datore di lavoro può esercitare nei confronti di quest’ultimo (potere direttivo, potere disciplinare e potere di controllo), soffermandosi in modo particolare sul potere di controllo, punto centrale del mio elaborato. Viene poi illustrato il contenuto dell’Art 4 dello Statuto dei Lavoratori, articolo che disciplina il controllo a distanza dell’attività lavorativa mediante apparecchiature, partendo dal vecchio testo di questo articolo. Ultimo tema che viene analizzato nel primo capitolo è quello del rispetto della privacy del lavoratore, ovvero il diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali. In merito a questo viene fatto un ovvio riferimento ad altre due fonti che in questo campo si affiancano allo Statuto dei Lavoratori: il Codice della privacy e il GDPR. Nel secondo capitolo, troviamo illustrata la nuova disciplina dei controlli a distanza (il nuovo Art 4 dello Statuto dei lavoratori) e viene fatto un dovuto confronto con il vecchio testo. Si parla poi delle condizioni che rendono legittimi questi controlli a distanza, per poi capire come avviene la raccolta delle informazioni da parte del datore di lavoro e quali e come queste informazioni, possono poi essere utilizzate. Si parla anche delle ipotesi esentate dalla procedura autorizzativa, nodo interpretativo più difficile del nuovo testo. Il capitolo si conclude con un riferimento ad una interessante sentenza che mette in luce le difficoltà che si possono incontrare nell’applicazione delle misure di sorveglianza da parte del datore di lavoro nei confronti del lavoratore. Nel terzo capitolo, invece, viene analizzata la Sentenza 13057/2015. Questa sentenza riguarda l’accesso abusivo, effettuato da un responsabile di un Ufficio di Polizia Provinciale, alla posta elettronica di un dipendente. Il capitolo si apre con la spiegazione del fatto accaduto, si passa poi ad evidenziare i principi applicati e infine viene data un’opinione in merito a quanto deciso dalla Cassazione rispetto alla normativa vigente.
2021
The evolution of remote control: the fine line between protection and violation of limits
Potere di controllo
Art 4 SL
Privacy
Violazione diritti
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11889