OBIETTIVO: L’obiettivo di questo studio è quello di definire quali sono gli interventi che l’infermiere può attuare per prevenire le medical adhesive-related skin injuries (MARSI), e in che punto dell’assistenza infermieristica si possa lavorare maggiormente per ridurne il rischio. PROBLEMA: I dispositivi medici adesivi, comunemente utilizzati nella pratica clinica, possono concorrere alla formazione di lesioni cutanee, definite MARSI, che generano complicanze per il paziente, aumento del dolore e incremento del tempo di cura e dei costi per il sistema sanitario. Le MARSI sono un evento clinicamente rilevante e potenzialmente evitabile; le procedure assistenziali, le caratteristiche del dispositivo adesivo, il livello di integrità cutanea del paziente sono elementi determinanti per questo tipo di danno. METODI: È stata effettuata una revisione della letteratura pubblicata negli ultimi 5 anni, consultando le banche dati PubMed, Scopus-Elsevier, Cinahl e NICE: dalla ricerca sono stati individuati 178 articoli, e a seguito del processo di selezione sono stati analizzati 26 studi. RISULTATI: Sono stati individuati molte tipologie di interventi, mirati alla prevenzione delle MARSI, di cui alcuni incentrati sulle lesioni in prossimità di stomie o punti di inserzione di accessi vascolari. Parte degli articoli selezionati, attraverso studi sperimentali e semi sperimentali ha dato prova dell’efficacia di: prodotti che agevolano la rimozione di adesivi, prodotti barriera, da apporre tra la cute e il dispositivo, adesivi a base di silicone, sistemi di fissaggio privi di sostanze collanti, e protocolli di medicazione complessi, che prevedono l’uso di adesivi medici avanzati da parte di personale adeguatamente formato. Una Linea Guida ha fornito delle raccomandazioni sull’accertamento del rischio e le corrette procedure di applicazione e rimozione degli adesivi medici. La restante porzione di articoli consiste in una raccolta di strategie e strumenti di prevenzione delle MARSI che rientrano nelle “buone pratiche cliniche”, e perciò non confermate da studi sperimentali. Riguardano l’intero processo di assistenza focalizzato sulla salute dei tessuti, dall’accertamento globale del paziente e della cute, fino alla selezione del prodotto adesivo e alle tecniche di applicazione e rimozione; vengono inoltre suggeriti degli strumenti da utilizzare nella pratica clinica, come algoritmi e checklists. CONCLUSIONI: La ricerca ha dato prova che esistono degli interventi descritti in letteratura che riducono l’insorgenza di MARSI, o ne riducono la gravità. Inoltre esiste molto materiale informativo, di recente stesura, che suggerisce le buone pratiche per la prevenzione, le quali, non essendo sostenute da dati scientifici, dovrebbero essere verificate; ciò rappresenta un limite dello studio. Pertanto, si evidenzia la necessità di continuare a implementare la ricerca e la sperimentazione di interventi di prevenzione delle medical adhesive-related skin injuries, per ridurne l’incidenza e limitare l’impatto sulla qualità di vita del paziente e sul sistema sanitario.
La prevenzione delle lesioni cutanee correlate a dispositivi medici adesivi (MARSI): una revisione bibliografica
BENES, ANNA
2020/2021
Abstract
OBIETTIVO: L’obiettivo di questo studio è quello di definire quali sono gli interventi che l’infermiere può attuare per prevenire le medical adhesive-related skin injuries (MARSI), e in che punto dell’assistenza infermieristica si possa lavorare maggiormente per ridurne il rischio. PROBLEMA: I dispositivi medici adesivi, comunemente utilizzati nella pratica clinica, possono concorrere alla formazione di lesioni cutanee, definite MARSI, che generano complicanze per il paziente, aumento del dolore e incremento del tempo di cura e dei costi per il sistema sanitario. Le MARSI sono un evento clinicamente rilevante e potenzialmente evitabile; le procedure assistenziali, le caratteristiche del dispositivo adesivo, il livello di integrità cutanea del paziente sono elementi determinanti per questo tipo di danno. METODI: È stata effettuata una revisione della letteratura pubblicata negli ultimi 5 anni, consultando le banche dati PubMed, Scopus-Elsevier, Cinahl e NICE: dalla ricerca sono stati individuati 178 articoli, e a seguito del processo di selezione sono stati analizzati 26 studi. RISULTATI: Sono stati individuati molte tipologie di interventi, mirati alla prevenzione delle MARSI, di cui alcuni incentrati sulle lesioni in prossimità di stomie o punti di inserzione di accessi vascolari. Parte degli articoli selezionati, attraverso studi sperimentali e semi sperimentali ha dato prova dell’efficacia di: prodotti che agevolano la rimozione di adesivi, prodotti barriera, da apporre tra la cute e il dispositivo, adesivi a base di silicone, sistemi di fissaggio privi di sostanze collanti, e protocolli di medicazione complessi, che prevedono l’uso di adesivi medici avanzati da parte di personale adeguatamente formato. Una Linea Guida ha fornito delle raccomandazioni sull’accertamento del rischio e le corrette procedure di applicazione e rimozione degli adesivi medici. La restante porzione di articoli consiste in una raccolta di strategie e strumenti di prevenzione delle MARSI che rientrano nelle “buone pratiche cliniche”, e perciò non confermate da studi sperimentali. Riguardano l’intero processo di assistenza focalizzato sulla salute dei tessuti, dall’accertamento globale del paziente e della cute, fino alla selezione del prodotto adesivo e alle tecniche di applicazione e rimozione; vengono inoltre suggeriti degli strumenti da utilizzare nella pratica clinica, come algoritmi e checklists. CONCLUSIONI: La ricerca ha dato prova che esistono degli interventi descritti in letteratura che riducono l’insorgenza di MARSI, o ne riducono la gravità. Inoltre esiste molto materiale informativo, di recente stesura, che suggerisce le buone pratiche per la prevenzione, le quali, non essendo sostenute da dati scientifici, dovrebbero essere verificate; ciò rappresenta un limite dello studio. Pertanto, si evidenzia la necessità di continuare a implementare la ricerca e la sperimentazione di interventi di prevenzione delle medical adhesive-related skin injuries, per ridurne l’incidenza e limitare l’impatto sulla qualità di vita del paziente e sul sistema sanitario.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11902