INTRODUZIONE: L'intervento da parte di soccorritori non professionisti è una parte chiave della catena di sopravvivenza fuori dall'ambiente ospedaliero, dove la tempestività e la qualità con cui si mettono in atto le manovre salvavita riducono sensibilmente il rischio di mortalità e le complicanze successive. L'implementazione a livello scolastico di adeguati corsi di formazione sulle manovre BLS-D e RCP possono aumentare la capacità dei cittadini di prestare soccorso in situazione di emergenza ed urgenza e, di conseguenza, aumentare la probabilità di sopravvivenza. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è proporre uno strumento didattico interattivo per aumentare l'efficacia dei corsi di primo soccorso rivolti alle studentesse e agli studenti di età compresa tra 11 e 14 anni di età che frequentano le Scuole Secondarie di primo grado e stimolare il loro interesse per questo argomento. BACKGROUND: La morte improvvisa per arresto cardiaco è una delle principali cause di decesso nei paesi industrializzati, nonché responsabile della maggior parte delle morti legate a malattie cardiovascolari, la prima causa di decesso nel mondo e la seconda causa di disabilità. I tempi di risposta dei servizi di emergenza sanitaria richiedono diversi minuti, ma possono essere anche molto più lunghi. Tuttavia è possibile trattare l'arresto cardiaco e dilatare i tempi di sopravvivenza attraverso la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione, se l'intervento avviene tempestivamente. In seguito ad un arresto cardiaco le complicanze e la probabilità di sviluppare danni cerebrali reversibili sono direttamente correlate all'intervallo di tempo che intercorre tra il collasso cardiocircolatorio e l'intervento da parte dei soccorritori. Il soccorritore laico viene definito come un individuo che è testimone del collasso o che trova il soggetto incosciente e attiva il sistema di emergenza sanitaria. Questa figura è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza. La partecipazione degli infermiere nella formazione del primo soccorso nelle scuole è un esempio di quell'attività di prevenzione che è propria dell'infermiere, in quanto si compone di un'educazione sanitario e terapeutico. MATERIALI E METODI: Lo studio si propone di svolgere un'analisi tramite ricerca bibliografica delle esperienze a livello internazionale nell'applicazione di metodologie didattiche innovative, al fine di elaborare uno strumento didattico virtuale e interattivo basato sulle migliori evidenze scientifiche. Lo scopo della ricerca è di individuare gli elementi educativi in grado di coinvolgere i discenti e stimolare l'interesse per gli interventi di primo soccorso, in modo da modificare e memorizzare i comportamenti da attuare nel caso si sia testimoni di una situazione di emergenza sanitaria. Lo strumento oggetto della presente proposta si propone di rivolgere agli studenti un questionario virtuale e interattivo, elaborato sulla base di modelli educativi e teorie pedagociche proprie del Problem-Based Learning e del Gamified Learning. RISULTATI E DISCUSSIONE: Lo strumento didattico è stato presentato a cinque classi di prima media dell'Istituto Comprensivo Arturo Martini di Treviso al termine delle due ore del corso di primo soccorso. Al progetto hanno aderito spontaneamente quarantacinque studenti tra gli 11 e i 14 anni nel periodo tra il 21 Febbraio e il 10 Marzo 2022. Sono stati raccolti i risultati di una prima sperimentazione che concernono l'efficacia, la difficoltà e il gradimento dello strumento didattico. CONCLUSIONE: si propone uno strumento didattico che attraverso un sistema di risposta interattivo e un meccanismo a feedback vuole fornire agli studenti tra gli 11 e i 14 anni un ambiente virtuale sicuro e divertente in cui mettere alla prova le conoscenze di primo soccorso. Si auspica una diffusione maggiore in futuro per confermare la validità dello strumento didattico proposto.

Primo soccorso a scuola: proposta di uno strumento didattico interattivo

BERTON, ANDREA
2020/2021

Abstract

INTRODUZIONE: L'intervento da parte di soccorritori non professionisti è una parte chiave della catena di sopravvivenza fuori dall'ambiente ospedaliero, dove la tempestività e la qualità con cui si mettono in atto le manovre salvavita riducono sensibilmente il rischio di mortalità e le complicanze successive. L'implementazione a livello scolastico di adeguati corsi di formazione sulle manovre BLS-D e RCP possono aumentare la capacità dei cittadini di prestare soccorso in situazione di emergenza ed urgenza e, di conseguenza, aumentare la probabilità di sopravvivenza. Lo scopo di questo lavoro di ricerca è proporre uno strumento didattico interattivo per aumentare l'efficacia dei corsi di primo soccorso rivolti alle studentesse e agli studenti di età compresa tra 11 e 14 anni di età che frequentano le Scuole Secondarie di primo grado e stimolare il loro interesse per questo argomento. BACKGROUND: La morte improvvisa per arresto cardiaco è una delle principali cause di decesso nei paesi industrializzati, nonché responsabile della maggior parte delle morti legate a malattie cardiovascolari, la prima causa di decesso nel mondo e la seconda causa di disabilità. I tempi di risposta dei servizi di emergenza sanitaria richiedono diversi minuti, ma possono essere anche molto più lunghi. Tuttavia è possibile trattare l'arresto cardiaco e dilatare i tempi di sopravvivenza attraverso la rianimazione cardiopolmonare e la defibrillazione, se l'intervento avviene tempestivamente. In seguito ad un arresto cardiaco le complicanze e la probabilità di sviluppare danni cerebrali reversibili sono direttamente correlate all'intervallo di tempo che intercorre tra il collasso cardiocircolatorio e l'intervento da parte dei soccorritori. Il soccorritore laico viene definito come un individuo che è testimone del collasso o che trova il soggetto incosciente e attiva il sistema di emergenza sanitaria. Questa figura è fondamentale per aumentare le probabilità di sopravvivenza. La partecipazione degli infermiere nella formazione del primo soccorso nelle scuole è un esempio di quell'attività di prevenzione che è propria dell'infermiere, in quanto si compone di un'educazione sanitario e terapeutico. MATERIALI E METODI: Lo studio si propone di svolgere un'analisi tramite ricerca bibliografica delle esperienze a livello internazionale nell'applicazione di metodologie didattiche innovative, al fine di elaborare uno strumento didattico virtuale e interattivo basato sulle migliori evidenze scientifiche. Lo scopo della ricerca è di individuare gli elementi educativi in grado di coinvolgere i discenti e stimolare l'interesse per gli interventi di primo soccorso, in modo da modificare e memorizzare i comportamenti da attuare nel caso si sia testimoni di una situazione di emergenza sanitaria. Lo strumento oggetto della presente proposta si propone di rivolgere agli studenti un questionario virtuale e interattivo, elaborato sulla base di modelli educativi e teorie pedagociche proprie del Problem-Based Learning e del Gamified Learning. RISULTATI E DISCUSSIONE: Lo strumento didattico è stato presentato a cinque classi di prima media dell'Istituto Comprensivo Arturo Martini di Treviso al termine delle due ore del corso di primo soccorso. Al progetto hanno aderito spontaneamente quarantacinque studenti tra gli 11 e i 14 anni nel periodo tra il 21 Febbraio e il 10 Marzo 2022. Sono stati raccolti i risultati di una prima sperimentazione che concernono l'efficacia, la difficoltà e il gradimento dello strumento didattico. CONCLUSIONE: si propone uno strumento didattico che attraverso un sistema di risposta interattivo e un meccanismo a feedback vuole fornire agli studenti tra gli 11 e i 14 anni un ambiente virtuale sicuro e divertente in cui mettere alla prova le conoscenze di primo soccorso. Si auspica una diffusione maggiore in futuro per confermare la validità dello strumento didattico proposto.
2020
First aid at school: an interactive didactic tool proposal
First aid
Pbl
Bls course
Training
Gamification
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/11904