Background. Negli Stati Uniti e in Europa molti adolescenti e giovani adulti che fumano o sniffano eroina per la prima volta, dopo poco tempo, visto il forte potere dipendente di questa droga, passano al consumo per via parenterale in quanto il loro bisogno diventa sempre più forte. Le scarse condizioni igieniche, le molteplici iniezioni, le condizioni sociali ed economiche disagiate comportano danni a livello sociale e fisico; tra questi ultimi le infezioni costituiscono le principali cause di ricovero. Obiettivi. Gli obiettivi del presente elaborato sono quelli di esplorare, in letteratura, quali danni sono conseguenti all’assunzione delle sostanze stupefacenti per via iniettiva e quali strategie potrebbero essere messe in atto per una loro prevenzione e gestione. Metodo. Ricerca bibliografica di letteratura con rielaborazione. I database consultati sono stati: Pubmed/Medline, Comulative Index to Nursing and Allied Health Litterature, (CINAHL), National Institute on Drug Abuse (NIH), MedScape. Sono stati selezionati studi in lingua inglese e italiana su un arco temporale di 12 anni dalla data di pubblicazione. Risultati. Sono stati selezionati: 5 studi osservazionali, 2 studi retrospettivi, 2 studi trasversali, 2 studi qualitativi e 3 revisioni della letteratura. Dall’analisi della letteratura si evince che i danni da iniezione di droga possono essere rispettivamente locali (ascessi, cellulite, tromboflebite settica, fascite necrotizzante, aneurisma micotico etc.) e sistemici (polmonite, enfisema, endocardite, infezioni ossee, polmonari etc.). Le strutture di iniezione supervisionate”, presenti in alcuni paesi del mondo, hanno lo scopo di ridurre i danni, facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari, ridurre la morbilità e mortalità date dal sovradosaggio e il miglioramento dell’ordine pubblico. Esse forniscono set di iniezione sterili, un luogo sicuro e igienico, la supervisione da parte di infermieri e altro personale, assistenza ed educazione sulle corrette pratiche di iniezione e norme igieniche sulla trasmissione delle malattie. Conclusioni. La prevenzione, secondo gli studi selezionati, è utile al fine di garantire la riduzione del danno, in particolar modo l’abolizione di pratiche iniettive ad alto rischio e la trasmissione di malattie infettive mentre il trattamento, soprattutto in contesti ambulatoriali, è essenziale per ridurre la gravità dei danni talvolta anche mortali. Keyword: Injection drug use, complications, harm, intervention, treatment, risk factor
Background. Negli Stati Uniti e in Europa molti adolescenti e giovani adulti che fumano o sniffano eroina per la prima volta, dopo poco tempo, visto il forte potere dipendente di questa droga, passano al consumo per via parenterale in quanto il loro bisogno diventa sempre più forte. Le scarse condizioni igieniche, le molteplici iniezioni, le condizioni sociali ed economiche disagiate comportano danni a livello sociale e fisico; tra questi ultimi le infezioni costituiscono le principali cause di ricovero. Obiettivi. Gli obiettivi del presente elaborato sono quelli di esplorare, in letteratura, quali danni sono conseguenti all’assunzione delle sostanze stupefacenti per via iniettiva e quali strategie potrebbero essere messe in atto per una loro prevenzione e gestione. Metodo. Ricerca bibliografica di letteratura con rielaborazione. I database consultati sono stati: Pubmed/Medline, Comulative Index to Nursing and Allied Health Litterature, (CINAHL), National Institute on Drug Abuse (NIH), MedScape. Sono stati selezionati studi in lingua inglese e italiana su un arco temporale di 12 anni dalla data di pubblicazione. Risultati. Sono stati selezionati: 5 studi osservazionali, 2 studi retrospettivi, 2 studi trasversali, 2 studi qualitativi e 3 revisioni della letteratura. Dall’analisi della letteratura si evince che i danni da iniezione di droga possono essere rispettivamente locali (ascessi, cellulite, tromboflebite settica, fascite necrotizzante, aneurisma micotico etc.) e sistemici (polmonite, enfisema, endocardite, infezioni ossee, polmonari etc.). Le strutture di iniezione supervisionate”, presenti in alcuni paesi del mondo, hanno lo scopo di ridurre i danni, facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari, ridurre la morbilità e mortalità date dal sovradosaggio e il miglioramento dell’ordine pubblico. Esse forniscono set di iniezione sterili, un luogo sicuro e igienico, la supervisione da parte di infermieri e altro personale, assistenza ed educazione sulle corrette pratiche di iniezione e norme igieniche sulla trasmissione delle malattie. Conclusioni. La prevenzione, secondo gli studi selezionati, è utile al fine di garantire la riduzione del danno, in particolar modo l’abolizione di pratiche iniettive ad alto rischio e la trasmissione di malattie infettive mentre il trattamento, soprattutto in contesti ambulatoriali, è essenziale per ridurre la gravità dei danni talvolta anche mortali. Keyword: Injection drug use, complications, harm, intervention, treatment, risk factor
Danni da assunzione di sostanze stupefacenti tramite iniezione. Revisione della letteratura
BOVO, DANIELA
2020/2021
Abstract
Background. Negli Stati Uniti e in Europa molti adolescenti e giovani adulti che fumano o sniffano eroina per la prima volta, dopo poco tempo, visto il forte potere dipendente di questa droga, passano al consumo per via parenterale in quanto il loro bisogno diventa sempre più forte. Le scarse condizioni igieniche, le molteplici iniezioni, le condizioni sociali ed economiche disagiate comportano danni a livello sociale e fisico; tra questi ultimi le infezioni costituiscono le principali cause di ricovero. Obiettivi. Gli obiettivi del presente elaborato sono quelli di esplorare, in letteratura, quali danni sono conseguenti all’assunzione delle sostanze stupefacenti per via iniettiva e quali strategie potrebbero essere messe in atto per una loro prevenzione e gestione. Metodo. Ricerca bibliografica di letteratura con rielaborazione. I database consultati sono stati: Pubmed/Medline, Comulative Index to Nursing and Allied Health Litterature, (CINAHL), National Institute on Drug Abuse (NIH), MedScape. Sono stati selezionati studi in lingua inglese e italiana su un arco temporale di 12 anni dalla data di pubblicazione. Risultati. Sono stati selezionati: 5 studi osservazionali, 2 studi retrospettivi, 2 studi trasversali, 2 studi qualitativi e 3 revisioni della letteratura. Dall’analisi della letteratura si evince che i danni da iniezione di droga possono essere rispettivamente locali (ascessi, cellulite, tromboflebite settica, fascite necrotizzante, aneurisma micotico etc.) e sistemici (polmonite, enfisema, endocardite, infezioni ossee, polmonari etc.). Le strutture di iniezione supervisionate”, presenti in alcuni paesi del mondo, hanno lo scopo di ridurre i danni, facilitare l’accesso ai servizi socio-sanitari, ridurre la morbilità e mortalità date dal sovradosaggio e il miglioramento dell’ordine pubblico. Esse forniscono set di iniezione sterili, un luogo sicuro e igienico, la supervisione da parte di infermieri e altro personale, assistenza ed educazione sulle corrette pratiche di iniezione e norme igieniche sulla trasmissione delle malattie. Conclusioni. La prevenzione, secondo gli studi selezionati, è utile al fine di garantire la riduzione del danno, in particolar modo l’abolizione di pratiche iniettive ad alto rischio e la trasmissione di malattie infettive mentre il trattamento, soprattutto in contesti ambulatoriali, è essenziale per ridurre la gravità dei danni talvolta anche mortali. Keyword: Injection drug use, complications, harm, intervention, treatment, risk factorFile | Dimensione | Formato | |
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