Problema: L’interazione quotidiana tra gli infermieri e pazienti in fine vita richiede importanti capacità emotive e fisiche e questo può avere vari effetti a lungo termine sull’andamento sia professionale che personale degli operatori sanitari coinvolti nel percorso di cura. L'obiettivo principale delle cure palliative è quello di creare una relazione di fiducia con i pazienti e i loro famigliari facilitando i loro sintomi fisici ed emotivi. Poiché il numero di pazienti che necessitano di cure palliative aumenta di giorno in giorno, le sfide e lo stress vissuti dagli operatori sanitari cresce ancora di più e questo porta a sfide fisiche, psicologiche ed emotive tra i sanitari che, se non trattati, possono portare alla sindrome di burnout. Obiettivo: identificare quali sono le strategie, i comportamenti, le azioni per prevenire/ridurre il burnout all’interno dell’equipe che lavora in hospice. Metodologia: è stata effettuata una revisione della letteratura consultando la banca dati PubMed, attraverso la combinazione di termini MeSH. Sono inoltre stati consultati libri di testo e linee guida inerenti all’argomento. La ricerca bibliografica si è concentrata sulla lettura critica degli studi degli ultimi dieci anni. Risultati: sono stati selezionati 36 articoli. Sulla base di quanto emerso dall’analisi di letteratura, all’interno delle strutture di fine vita andrebbe rilevato in maniera sistematica i livelli di burnout e di stress in modo da valutare e prevenirne l’insorgenza, con conseguenze negative sia sulla vita personale dei professionisti sanitari, sia sui pazienti e le relative famiglie. Negli studi presi in considerazione, sono state analizzate tutte le figure sanitarie. In particolar modo medici e infermieri. Conclusioni: permettere a tutte le figure professionali che lavorano in strutture hospice di poter approfondire la propria formazione inerente a questa tematica sul fine vita, attraverso seminari, corsi di formazione, in modo tale da riconoscere e ridurre lo stress e aiutarli a comprendere maggiormente i bisogni dei pazienti e delle famiglie così da poter istaurare un rapporto di fiducia reciproca.
È POSSIBILE PREVENIRE IL BURNOUT IN EQUIPE HOSPICE? REVISIONE DELLA LETTERATURA
NEGRELLO, GABRIELE
2020/2021
Abstract
Problema: L’interazione quotidiana tra gli infermieri e pazienti in fine vita richiede importanti capacità emotive e fisiche e questo può avere vari effetti a lungo termine sull’andamento sia professionale che personale degli operatori sanitari coinvolti nel percorso di cura. L'obiettivo principale delle cure palliative è quello di creare una relazione di fiducia con i pazienti e i loro famigliari facilitando i loro sintomi fisici ed emotivi. Poiché il numero di pazienti che necessitano di cure palliative aumenta di giorno in giorno, le sfide e lo stress vissuti dagli operatori sanitari cresce ancora di più e questo porta a sfide fisiche, psicologiche ed emotive tra i sanitari che, se non trattati, possono portare alla sindrome di burnout. Obiettivo: identificare quali sono le strategie, i comportamenti, le azioni per prevenire/ridurre il burnout all’interno dell’equipe che lavora in hospice. Metodologia: è stata effettuata una revisione della letteratura consultando la banca dati PubMed, attraverso la combinazione di termini MeSH. Sono inoltre stati consultati libri di testo e linee guida inerenti all’argomento. La ricerca bibliografica si è concentrata sulla lettura critica degli studi degli ultimi dieci anni. Risultati: sono stati selezionati 36 articoli. Sulla base di quanto emerso dall’analisi di letteratura, all’interno delle strutture di fine vita andrebbe rilevato in maniera sistematica i livelli di burnout e di stress in modo da valutare e prevenirne l’insorgenza, con conseguenze negative sia sulla vita personale dei professionisti sanitari, sia sui pazienti e le relative famiglie. Negli studi presi in considerazione, sono state analizzate tutte le figure sanitarie. In particolar modo medici e infermieri. Conclusioni: permettere a tutte le figure professionali che lavorano in strutture hospice di poter approfondire la propria formazione inerente a questa tematica sul fine vita, attraverso seminari, corsi di formazione, in modo tale da riconoscere e ridurre lo stress e aiutarli a comprendere maggiormente i bisogni dei pazienti e delle famiglie così da poter istaurare un rapporto di fiducia reciproca.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/11923