Assistenza al paziente con ustioni chimiche in fase preospedaliera: una revisione di letteratura.

Problema: Le ustioni causate da sostanze chimiche acide, alcaline o caustiche possono essere molto dannose e richiedono cure immediate. Nonostante il continuo aumento della prevenzione agli incidenti in ambito lavorativo, la possibilità che una persona subisca ustioni chimiche non è annullata. Le sostanze chimiche, attraverso le diverse fasi dalla loro produzione alla loro manipolazione, trasporto e utilizzo, rappresentano un pericolo reale per la salute umana. Obiettivo: lo scopo di questa revisione è quello di mettere in evidenza gli interventi in modo da poter garantire la miglior assistenza al cittadino, essendo per questa tipologia di infortuni la miglior assistenza quella immediata. L’obiettivo è stato quello di individuare il miglior agire nei confronti di una persona con ustioni chimiche. Materiali e metodi: La revisione di letteratura è stata svolta attraverso la consultazione di medline (Pubmed) e Scopus; la ricerca è stata condotta considerando tutti gli articoli presenti in letteratura in un periodo compreso tra Dicembre 2021 e Febbraio 2022. Risultati: La totalità degli articoli selezionati concordano nell’indicare la decontaminazione precoce come miglior modo per ridurre le sequele ed il tempo di degenza ospedaliera conseguente. La maggior parte degli articoli selezionati tratta la decontaminazione degli occhi colpiti da sostanza chimica. Conclusioni: Dallo studio degli articoli selezionati è possibile dedurre che il miglior metodo di intervento di assistenza alla persona con ustioni chimiche è quello della decontaminazione tempestiva della zona colpita in modo da garantire la riduzione della progressione del danno attraverso l’utilizzo di soluzioni amfotere ipertoniche se presenti, oppure con abbondante acqua dando precedenza alla tempestività dell’intervento e agli organi di senso (occhi).