Per la correzione di leggere ametropie quali l’ipermetropia,l’astigmatismo, ma soprattutto la miopia, un numero sempre maggiore di persone sceglie le lenti a contatto a discapito degli occhiali. Il mercato delle lenti a contatto è in continua espansione: le industrie, infatti, stanno continuamente cercando di rispondere alle esigenze del paziente, non solo provando a migliorare il comfort delle lenti, ma anche minimizzandone il costo. Attualmente sono disponibili in commercio diversi tipi di lenti, che si possono classificare in base alla rigidezza (rigide/semirigide e morbide) ed in base all’uso (giornaliero, settimanale, mensile, continuo). In questa tesina di carattere compilativo viene presentata l’evoluzione dei biomateriali per le lenti a contatto; dopo un primo capitolo introduttivo sull’anatomia dell’occhio, si prosegue nel secondo con una panoramica sulla lente a contatto: il suo sviluppo nel tempo, i difetti rifrattivi che può correggere, i parametri che la caratterizzano ed i requisiti di biocompatibilità con la cornea. Nel terzo e quarto capitolo ci si addentra poi, più specificatamente, sui materiali per le lenti a contatto rigide e per quelle morbide, sui problemi legati al loro utilizzo ed alle relative statistiche.

Evoluzione dei biomateriali per le lenti a contatto

Concolato, Sofia
2010/2011

Abstract

Per la correzione di leggere ametropie quali l’ipermetropia,l’astigmatismo, ma soprattutto la miopia, un numero sempre maggiore di persone sceglie le lenti a contatto a discapito degli occhiali. Il mercato delle lenti a contatto è in continua espansione: le industrie, infatti, stanno continuamente cercando di rispondere alle esigenze del paziente, non solo provando a migliorare il comfort delle lenti, ma anche minimizzandone il costo. Attualmente sono disponibili in commercio diversi tipi di lenti, che si possono classificare in base alla rigidezza (rigide/semirigide e morbide) ed in base all’uso (giornaliero, settimanale, mensile, continuo). In questa tesina di carattere compilativo viene presentata l’evoluzione dei biomateriali per le lenti a contatto; dopo un primo capitolo introduttivo sull’anatomia dell’occhio, si prosegue nel secondo con una panoramica sulla lente a contatto: il suo sviluppo nel tempo, i difetti rifrattivi che può correggere, i parametri che la caratterizzano ed i requisiti di biocompatibilità con la cornea. Nel terzo e quarto capitolo ci si addentra poi, più specificatamente, sui materiali per le lenti a contatto rigide e per quelle morbide, sui problemi legati al loro utilizzo ed alle relative statistiche.
2010-02-18
56
Lenti a contatto, biomateriali
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/13240