Il progetto sviluppa una tecnica che sfrutta le proprietà meccaniche e biologiche di uno scaffold naturale, decellularizzato, ossia privato di tutte le sue componenti cellulari. Lo scaffold viene lavorato in due fasi: la prima prevede la creazione di una rete di canali angolati e interconnessi tra loro in maniera funzionale; la seconda, materia di discussione in questo lavoro di Tesi, prevede la progettazione di una struttura che permetta, attraverso l’uso di una pompa peristaltica, l’ingresso di cellule staminali adulte nella matrice lavorata nella fase precedente. L’obiettivo che ci siamo posti è la ricerca dei parametri ottimali da applicare al sistema progettato, che favoriscano cioè la penetrazione, proliferazione e sopravvivenza delle staminali all’interno dello scaffold e non semplicemente applicando le tecniche di semina superficiale delle cellule come avviene attualmente nei laboratori specializzati. Questo progetto di ricerca potrà sviluppare una valida alternativa per la sostituzione di tessuti danneggiati del tratto esofageo, ma tale tecnica potrebbe presto essere estesa anche ad altri tessuti del nostro organismo, come per esempio l’intestino, la vescica e la cartilagine.
Progettazione e sviluppo di un sistema a una pompa peristaltica per la semina di colture cellulari
Nardo, Alice
2010/2011
Abstract
Il progetto sviluppa una tecnica che sfrutta le proprietà meccaniche e biologiche di uno scaffold naturale, decellularizzato, ossia privato di tutte le sue componenti cellulari. Lo scaffold viene lavorato in due fasi: la prima prevede la creazione di una rete di canali angolati e interconnessi tra loro in maniera funzionale; la seconda, materia di discussione in questo lavoro di Tesi, prevede la progettazione di una struttura che permetta, attraverso l’uso di una pompa peristaltica, l’ingresso di cellule staminali adulte nella matrice lavorata nella fase precedente. L’obiettivo che ci siamo posti è la ricerca dei parametri ottimali da applicare al sistema progettato, che favoriscano cioè la penetrazione, proliferazione e sopravvivenza delle staminali all’interno dello scaffold e non semplicemente applicando le tecniche di semina superficiale delle cellule come avviene attualmente nei laboratori specializzati. Questo progetto di ricerca potrà sviluppare una valida alternativa per la sostituzione di tessuti danneggiati del tratto esofageo, ma tale tecnica potrebbe presto essere estesa anche ad altri tessuti del nostro organismo, come per esempio l’intestino, la vescica e la cartilagine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/13243