Quando si tenta di capire l’evoluzione della ricerca di biomateriali e la loro disponibilità clinica negli ultimi 60 anni, vengono facilmente delineate tre diverse generazioni: prima generazione i materiali bioinerti, seconda generazione i materiali bioattivi e biodegradabili, terza generazione i materiali destinati a stimolare specifiche risposte cellulari. Ogni generazione rappresenta un’evoluzione rispetto ai requisiti e alle proprietà dei materiali della generazione precedente. In realtà, i materiali di ogni nuova generazione non necessariamente sostituiscono in tutto quelli precedenti. Questa prospettiva può fornire una visione più chiara della ricerca di biomateriali, dell’evoluzione per la progettazione e lo sviluppo di dispositivi innovativi e delle soluzioni ai problemi clinici ortopedici.
Biomateriali in ortopedia
Fioranzato, Maria
2010/2011
Abstract
Quando si tenta di capire l’evoluzione della ricerca di biomateriali e la loro disponibilità clinica negli ultimi 60 anni, vengono facilmente delineate tre diverse generazioni: prima generazione i materiali bioinerti, seconda generazione i materiali bioattivi e biodegradabili, terza generazione i materiali destinati a stimolare specifiche risposte cellulari. Ogni generazione rappresenta un’evoluzione rispetto ai requisiti e alle proprietà dei materiali della generazione precedente. In realtà, i materiali di ogni nuova generazione non necessariamente sostituiscono in tutto quelli precedenti. Questa prospettiva può fornire una visione più chiara della ricerca di biomateriali, dell’evoluzione per la progettazione e lo sviluppo di dispositivi innovativi e delle soluzioni ai problemi clinici ortopedici.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
tesina_fioranzato.pdf
accesso aperto
Dimensione
1.31 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.31 MB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
https://hdl.handle.net/20.500.12608/13434