Si vuole dimostrare che l'obiezione di coscienza ha un suo legittimo fondamento. Si sono analizzati i fondamenti religiosi e morali. Si analizza il "dramma" dell'obiettore, costretto a scegliere fra due ordinamenti in conflitto, quello giuridico e il "diritto altro" imposto al soggetto dalla sua coscienza. Si analizza, infine, il paradosso del riconoscimento dell'obiezione di coscienza all'interno dell'ordinamento positivo.
Obiezione di coscienza o arbitrio della coscienza?
Carraro, Monica
2010/2011
Abstract
Si vuole dimostrare che l'obiezione di coscienza ha un suo legittimo fondamento. Si sono analizzati i fondamenti religiosi e morali. Si analizza il "dramma" dell'obiettore, costretto a scegliere fra due ordinamenti in conflitto, quello giuridico e il "diritto altro" imposto al soggetto dalla sua coscienza. Si analizza, infine, il paradosso del riconoscimento dell'obiezione di coscienza all'interno dell'ordinamento positivo.File in questo prodotto:
File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Tesi_Carraro_Monica.pdf
accesso aperto
Dimensione
499.05 kB
Formato
Adobe PDF
|
499.05 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
The text of this website © Università degli studi di Padova. Full Text are published under a non-exclusive license. Metadata are under a CC0 License
Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento:
https://hdl.handle.net/20.500.12608/13456