Questa tesi tratta le frodi alimentari nelle specie ittiche, in particolar modo è riferita alla frode di sostituzione la cui principale ricaduta è di tipo commerciale-annonaria conosciuta anche con la locuzione latina “aliud pro alio”. I prodotti della pesca sono sempre stati considerati dall’uomo un ottimo alimento per le loro caratteristiche nutrizionali e come alternativa al consumo delle carni degli animali allevati o cacciati sulle terre ferme. Il mercato, in questi ultimi decenni, ha cercato di soddisfare la grande richiesta da parte dei consumatori di prodotti della pesca anche attraverso l’aumento degli scambi commerciali e la seguente importazione ed esportazione da ogni parte del mondo. A sua volta sono aumentati i rischi sanitari connessi al consumo di questi prodotti e soprattutto le frodi. Come non mai il mercato ittico ha ampliato la sua diffusione diventando globale, dove è possibile consumare prodotti di ogni provenienza. Tutto questo sviluppo nello scambio internazionale insieme all’enorme valore economico e all’intrinseca deperibilità di queste merci, ha inevitabilmente portato a una proliferazione dei comportamenti scorretti da parte di commercianti e venditori miranti a ingannare il consumatore, attraverso frodi commerciali e a volte mettendo anche in grave pericolo la salute pubblica. A riguardo sono stati emanati decreti e regolamenti per tutelare il consumatore, sia nei confronti dei rischi sanitari (poiché trattasi di prodotti di origine animale che necessitano di trattamenti specifici di conservazione che variano da prodotto a prodotto) sia per l’ambito più strettamente commerciale, per avere una maggiore trasparenza nel prodotto finale fornendo le giuste indicazioni al consumatore al momento dell’acquisto.

LA FRODE DI SOSTITUZIONE " ALIUD PRO ALIO " IN ALCUNI PRODOTTI DELLA PESCA

Scarso, Giovanni
2010/2011

Abstract

Questa tesi tratta le frodi alimentari nelle specie ittiche, in particolar modo è riferita alla frode di sostituzione la cui principale ricaduta è di tipo commerciale-annonaria conosciuta anche con la locuzione latina “aliud pro alio”. I prodotti della pesca sono sempre stati considerati dall’uomo un ottimo alimento per le loro caratteristiche nutrizionali e come alternativa al consumo delle carni degli animali allevati o cacciati sulle terre ferme. Il mercato, in questi ultimi decenni, ha cercato di soddisfare la grande richiesta da parte dei consumatori di prodotti della pesca anche attraverso l’aumento degli scambi commerciali e la seguente importazione ed esportazione da ogni parte del mondo. A sua volta sono aumentati i rischi sanitari connessi al consumo di questi prodotti e soprattutto le frodi. Come non mai il mercato ittico ha ampliato la sua diffusione diventando globale, dove è possibile consumare prodotti di ogni provenienza. Tutto questo sviluppo nello scambio internazionale insieme all’enorme valore economico e all’intrinseca deperibilità di queste merci, ha inevitabilmente portato a una proliferazione dei comportamenti scorretti da parte di commercianti e venditori miranti a ingannare il consumatore, attraverso frodi commerciali e a volte mettendo anche in grave pericolo la salute pubblica. A riguardo sono stati emanati decreti e regolamenti per tutelare il consumatore, sia nei confronti dei rischi sanitari (poiché trattasi di prodotti di origine animale che necessitano di trattamenti specifici di conservazione che variano da prodotto a prodotto) sia per l’ambito più strettamente commerciale, per avere una maggiore trasparenza nel prodotto finale fornendo le giuste indicazioni al consumatore al momento dell’acquisto.
2010
108
frode, pesca
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/13646