La necessità di rendere il fotovoltaico maggiormente competitivo con le tradizionali tecniche di produzione dell'energia, ha determinato lo sviluppo di dispositivi organici per la conversione dell'energia solare a basso costo. L'elettronica organica è una tecnologia emergente che assicura il contenimento dei costi di produzione di tali celle, rispetto a quelli imposti dai dispendiosi processi di lavorazione delle celle basate su silicio. In questa tesi viene studiata l'affidabilità delle celle solari a colorante organico (DSSC), la cui maturazione risulta attualmente frenata dal ridotto tempo di vita e dall'elevata instabilità alle alte temperature. Gli stress ottici e termici a cui sono sottoposti i dispositivi hanno evidenziato questi problemi, collegati principalmente all'elettrolita. Il fattore di accelerazione del degrado riscontrato all'aumentare dell'intensità luminosa, è dovuto infatti alla lenta diffusione degli ioni nell'elettrolita, che favorisce il deterioramento delle molecole di colorante. Anche le alte temperature di esercizio incidono sul fattore di accelerazione, oltre a provocare la dilatazione termica dell'elettrolita, acuendo i problemi legati al suo confinamento all'interno della cella

Studio dell'affidabilità di celle solari DSSC sottoposte a stress ottico e termico

Guarnieri, Marco
2011/2012

Abstract

La necessità di rendere il fotovoltaico maggiormente competitivo con le tradizionali tecniche di produzione dell'energia, ha determinato lo sviluppo di dispositivi organici per la conversione dell'energia solare a basso costo. L'elettronica organica è una tecnologia emergente che assicura il contenimento dei costi di produzione di tali celle, rispetto a quelli imposti dai dispendiosi processi di lavorazione delle celle basate su silicio. In questa tesi viene studiata l'affidabilità delle celle solari a colorante organico (DSSC), la cui maturazione risulta attualmente frenata dal ridotto tempo di vita e dall'elevata instabilità alle alte temperature. Gli stress ottici e termici a cui sono sottoposti i dispositivi hanno evidenziato questi problemi, collegati principalmente all'elettrolita. Il fattore di accelerazione del degrado riscontrato all'aumentare dell'intensità luminosa, è dovuto infatti alla lenta diffusione degli ioni nell'elettrolita, che favorisce il deterioramento delle molecole di colorante. Anche le alte temperature di esercizio incidono sul fattore di accelerazione, oltre a provocare la dilatazione termica dell'elettrolita, acuendo i problemi legati al suo confinamento all'interno della cella
2011-03-15
134
fotovoltaico organico, affidabilità, stress
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12608/13902