L’utilizzo di internet è in continua espansione, in ogni settore, da quello casalingo a quello professionale. Questo dirompente sviluppo e questa crescente necessità di apparati atti a fornire accessi ad Internet e a reti locali obbliga le aziende, che producono questi apparati, a essere assolutamente competitive e a ricercare intensivamente soluzioni per migliorare l’esperienza dell’utente fnale. Ci si è prefssi questo scopo: migliorare una tecnologia che già esiste, che in determinati contesti mostra le proprie lacune. I routers in questione, animati da un chip Broadcom, sottoposti ad un elevato stress di rete (attraverso la porta uplink) non riescono a garantire un’usabilità sufciente del servizio voce, realizzato con tecnologia voip. La “voce” non è l’unico elemento che ne sofre ma tutta la macchina ne risente, in particolar modo trasferimenti tramite le interfacce USB. Opportune modifche allo scheduler del kernel Linux probabilmente avrebbero potuto perfezionare la situazione: questa considerazione è stata l’inizio di questo studio
Scheduling in Linux: applicazione e benefici in processi interattivi
Rigo, Alvise
2010/2011
Abstract
L’utilizzo di internet è in continua espansione, in ogni settore, da quello casalingo a quello professionale. Questo dirompente sviluppo e questa crescente necessità di apparati atti a fornire accessi ad Internet e a reti locali obbliga le aziende, che producono questi apparati, a essere assolutamente competitive e a ricercare intensivamente soluzioni per migliorare l’esperienza dell’utente fnale. Ci si è prefssi questo scopo: migliorare una tecnologia che già esiste, che in determinati contesti mostra le proprie lacune. I routers in questione, animati da un chip Broadcom, sottoposti ad un elevato stress di rete (attraverso la porta uplink) non riescono a garantire un’usabilità sufciente del servizio voce, realizzato con tecnologia voip. La “voce” non è l’unico elemento che ne sofre ma tutta la macchina ne risente, in particolar modo trasferimenti tramite le interfacce USB. Opportune modifche allo scheduler del kernel Linux probabilmente avrebbero potuto perfezionare la situazione: questa considerazione è stata l’inizio di questo studioFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/14117