Sviluppo di bioceramici cellulari da polimeri preceramici con micro e nano fillers

Ottenimento di materiali amorfi a morfologia cellulare con elevata porosità e interconnessione mentre l altra prevede lo sviluppo di silicati cristallini, anch essi a struttura cellulare. Per quanto riguarda i materiali amorfi si cercato di esplorare delle composizioni di biovetro diverse dal classico Bioglass (45S5), spostando l attenzione su formulazioni come la 13-93 o la 13-93B1 che, dovrebbero fornire delle strutture con un elevato contenuto amorfo. Per i silicati cristallini invece le composizioni dell Akermanite e della Forsterite, con alcune varianti, sono state il focus della ricerca. I due tipi di materiali trattati, anche se diversi, sono accumunati dall utilizzo delle stesse tecnologie per l ottenimento; nello specifico ci si avvalsi della tecnologia polymer derived ceramics (PDCs). Le differenze consistono nei fillers utilizzati e nei parametri tecnologici utilizzati. Per ottenere una struttura cellulare sono state usate varie tecniche