L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di valutare la variazione di espressione in Danio rerio di due marcatori ossei, col10a1 e cyp26b1, in seguito al trattamento con conduritol–β epossido (CBE), un inibitore irreversibile di un enzima lisosomiale: la glucocerebrosidasi. La somministrazione della sostanza è stata effettuata utilizzando due approcci differenti al fine di identificare il più efficace. In un gruppo di larve la sostanza è stata microiniettata all’interno del corion, in un altro gruppo di larve il CBE è stato disciolto nel mezzo di crescita per l’allevamento (fish water). Per monitorare la variazione di espressione dei due marcatori ossei, sono state effettuate delle ibridazioni in situ sulle larve fissate. I risultati ottenuti dimostrano che l’inibizione dell’enzima risulta più efficace se il CBE viene microniettato all’interno del corion. Inoltre, l’effetto dell’inibizione dell’enzima è stato quello di ridurre, anche se in misura limitata, l’espressione dei marcatori col10a1 e cyp26b1, particolarmente in regioni specifiche a livello cefalico.
Analisi di marcatori ossei in larve di zebrafish trattate con conduritol beta-epossido
Mazzi, Stefania
2012/2013
Abstract
L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di valutare la variazione di espressione in Danio rerio di due marcatori ossei, col10a1 e cyp26b1, in seguito al trattamento con conduritol–β epossido (CBE), un inibitore irreversibile di un enzima lisosomiale: la glucocerebrosidasi. La somministrazione della sostanza è stata effettuata utilizzando due approcci differenti al fine di identificare il più efficace. In un gruppo di larve la sostanza è stata microiniettata all’interno del corion, in un altro gruppo di larve il CBE è stato disciolto nel mezzo di crescita per l’allevamento (fish water). Per monitorare la variazione di espressione dei due marcatori ossei, sono state effettuate delle ibridazioni in situ sulle larve fissate. I risultati ottenuti dimostrano che l’inibizione dell’enzima risulta più efficace se il CBE viene microniettato all’interno del corion. Inoltre, l’effetto dell’inibizione dell’enzima è stato quello di ridurre, anche se in misura limitata, l’espressione dei marcatori col10a1 e cyp26b1, particolarmente in regioni specifiche a livello cefalico.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.12608/16877